Dopo aver interpellato il Ministero della Salute e l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN), il Garante per la concorrenza ed il mercato ha deciso di accogliere le segnalazioni di presunta ingannevolezza dei messaggi pubblicitari – da parte di alcuni consumatori – riferiti ad alcuni omogeneizzati di frutta a marca Plasmon che recavano la dicitura “100% frutta”.
“Nelle richieste di intervento – recita la sentenza dell’Authority – si ritiene che quanto riportato sulle confezioni dei prodotti ‘Nuovo Plasmon 100% – Banana omogeneizzato’ e ‘Nuovo Plasmon 100% – Prugna omogeneizzato’, lascerebbe intendere che gli omogeneizzati siano composti totalmente (100%) dal frutto indicato e illustrato sulla confezione (Banana nel primo caso, Prugna nel secondo), mentre invece essi contengono anche il 36% di mela, il 4% di succo concentrato deacidificato di mela e vitamina C. La reale composizione del prodotto è desumibile dall’elenco degli ingredienti riportato sull’etichetta apposta sui barattoli avvolti dalla confezione, la cui lettura non è agevolmente accessibile. Inoltre, in un delle segnalazioni si evidenzia che il prodotto è arricchito di vitamina C senza che sulla confezione o sull’etichetta riportante gli ingredienti venga specificato se questa sia naturale (ricavata dalla frutta) o di sintesi (acido ascorbico e simili).”
In ragione della gravità (Plasmon è azienda leader nello specifico settore dell’alimentazione per bambini ed è in grado in grado di raggiungere un ampio numero di consumatori) e della durata (diffuso complessivamente per un lungo periodo, date le diverse modalità di promozione dei prodotti) della violazione, il Garante ha stabilito una sanzione pari a 30.100 euro.
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