Nel quadro di una dimensione della salute che appare sempre più strettamente correlata con le nostre scelte quotidiane, i nostri comportamenti di tutti i giorni, ma anche con i nostri pensieri e le nostre emozioni più e meno profonde, il naturopata rappresenta una figura di grande rilevanza nel panorama delle professioni che a diverso titolo oggi si occupano di salute.
Innanzitutto il naturopata non è un medico, né un mezzo medico, né un surrogato del medico e neppure un medico alternativo. Il medico infatti cura le malattie e lo fa utilizzando la medicina convenzionale o la medicina omeopatica.
Il naturopata invece non si occupa di patologia bensì di forza vitale e di energia dove con questi termini si intende quella forza che forma, informa e trasforma ogni essere vivente caratterizzandone l’impronta sociale, quella emozionale, la capacità difensiva, la capacità creativa e quella realizzativa. In pratica quella forza che sta alla base di ogni nostra espressione nella vita che peraltro è così ben manifesta negli anni dell’infanzia.
Ma siamo pratici, cosa vuol dire nel concreto occuparsi di energia/forza vitale e che interesse/beneficio può avere in questo senso una mamma che a lui si rivolge?
Diciamo subito che parlare di energia non ha nulla di magico o di esoterico. Significa “semplicemente” aiutare la persona ad identificare, gestire, contenere e gradatamente eliminare tutti quei fattori che agiscono, spesso simultaneamente seppur in proporzione variabile, sull’espressione della forza vitale individuale, nel nostro caso della mamma e del bambino, condizionandone pesantemente la sua manifestazione a livello fisico e psichico ovvero la capacità difensiva dell’organismo così come la capacità di espressione emozionale o la capacità di affrontare con il giusto equilibrio, biologico ed emozionale, le varie esperienze della vita.
Come dire, perché ci ammaliamo? Perché soffriamo di disagi diversi? O forse, facendo qualche esempio tra i più frequenti, perché il mio bambino è continuamente ammalato? Perché fa sempre i capricci ed è agitato? Perché sono così stanca che quasi mi sento inadeguata nel mio ruolo di mamma? Perchè ne ho sempre una? Perché il mio bimbo ha continuamente difficoltà intestinali o eruzioni cutanee?
La naturopatia risponde: perché siamo sempre più esposti a tutta una serie di aggressioni di natura fisica, chimica, biologica e psicologica che spesso finiscono per superare le capacità di adattamento del nostro organismo e di quello delicatissimo e sensibilissimo dei bambini e in questa condizione l’espressione della forza vitale che informa il nostro essere ne risente a vari livelli. Così questa forza si squilibra, si blocca, si affievolisce, si incanala malamente o implode; e noi immediatamente ne risentiamo a livello fisico con il disturbo o la malattia e a livello psichico ed emozionale con il disagio.
A questo punto, mentre il dottore cura la malattia o il problema specifico, il naturopata aiuterà ed eliminare quei fattori che troppo impattano sull’energia vitale individuale conducendo ad una sua alterata espressione che, come si è detto, è poi la causa primaria della perdita dell’ equilibrio psico-emozionale e biologico.
Ma quali sono questi fattori che determinano il cattivo funzionamento energetico secondo l’ottica naturopatica?
Purturoppo sono molti e ogni persona, adulto o bambino che sia, ha il proprio “menu” di stressors (fattori stressanti di natura fisica, chimica o psichica) e questo spiega, almeno in parte, le differenti forme nella quali si manifestano la malattia o il disturbo, oltre al fatto che ogni individuo ha i propri “talloni d’Achille” (peraltro identificabili a priori, già nell’età infantile, attraverso alcune tecniche naturopatiche non invasive) e cioè delle aree corporee costituzionalmente più vulnerabili. Queste aree saranno, con buona probabilità, le parti del sistema che per prime tenderanno a segnalare il problema sotto il peso degli stressors.
Quello che segue è un elenco non esaustivo ma forse sufficientemente rappresentativo di tutto ciò che fuori e dentro di noi impatta negativamente sulla libera espressione del nostro quantum energetico individuale.
Fattori fisici e chimici
– Esposizione sempre più sistematica a tossine e sostanze chimiche di varia natura introdotte attraverso l’alimentazione
– Alimentazione sbagliata e incoerente con la fisiologia e con la specifica costituzione corporea (iperalimentazione, ipoalimentazione, eccesso di determinati gruppi di alimenti rispetto ad altri più indicati per quella costituzione)
– Accumulo lento e progressivo di tossine di origine endogena e residui del metabolismo (il metabolismo cellulare non produce solo molecole utili ma anche scarti endogeni, in parte tossici, che devono essere eliminati altrimenti possono creare sovraccarichi (ad esempio catarri) e per la loro eliminazione è necessario che gli organi dispongano del necessario livello di energia funzionale a tale movimento di eliminazione)
– Esposizione ad un ambiente inquinato (prodotti chimici, solventi, insetticidi, pesticidi,…)
– Esposizione a onde elettromagnetiche, onde acustiche, ultrasuoni, infrasuoni, radiazioni diverse
– Tendenza alla vita sedentaria e movimento insufficiente
– Cattiva respirazione e dunque ossigenazione irregolare e insufficiente movimento del diaframma con rallentamento della circolazione sanguigna e linfatica
– Postura non corretta con conseguente riscontro sul funzionamento neurovegetativo dei nostri sistemi biologici
– Brusche variazioni della condizioni atmosferiche
– Fattori geofisici e molto altro ancora
Daniela Iurilli