Pare, infatti, che siano proprio le madri – più che i padri – a notare i difetti dei piccoli, la cui “avvenenza” influenzerebbe gli atteggiamenti dei genitori nei loro confronti; e che le mamme sarebbero più coinvolte nella salute dei figli, tendendo a rifiutare quelli meno sani.
Una spiegazione del fenomeno potrebbe risiedere nella teoria evolutiva, per la quale – in caso di carenza di risorse – si tende a favorire gli individui più sani o più forti.
Lo studio ha visto coinvolti 13 uomini e 14 donne, ai quali sono state mostrate 80 fotografie di neonati: 50 con normali fattezze, 30 con difetti al volto. Ne è emerso che le donne risulterebbero più attratte dai volti “normali” e più sensibili a notare i difetti del viso, con maggiori difficoltà a guardare i volti dei bimbi affetti da “anomalie” e la tendenza a rifiutarne la visione.
Al contrario gli uomini non sembrerebbero mostrare particolari differenze.
Fonte: La Stampa.it