Innanzitutto, né l’OMS né il CDC, né altre istituzioni scientifiche hanno fornito la necessaria documentazione a supporto dell’esistenza del presunto nuovo virus H1N1 dell’Influenza A, documentazione che prevede l’isolamento del virus, la sua descrizione e la realizzazione di un’immagine fotografica tramite microscopio elettronico: la procedura standard scientificamente accettata. Tuttavia, tale documentazione viene utilizzata come fondamento della dichiarazione di minaccia “pandemica”.
L’attuale campagna ufficiale di induzione al panico sulla presunta minaccia da Influenza suina sta rapidamente assumendo le dimensioni di un romanzo fantascientifico alla George Orwell. Il documento firmato da Sebelius garantisce l’immunità ai produttori del vaccino anti-influenza suina, secondo la clausola di una legge del 2006 sulle emergenze sanitarie.
Il SAGE non è poi così saggio
Una volta dichiarata a Ginevra, su consiglio dello Straregic Adivisory Group on Immunizations dell’OMS, la fase 6 o pandemia, i previsti interventi di emergenza sanitaria potrebbero scattare persino in paesi come la Germania, dove i casi denunciati, o presunti, di H1N1 si possono più o meno contare sulle dita di una mano.
Lo stesso SAGE dell’OMS meriterebbe di essere sottoposto a indagine. Il suo direttore, il dottor David Salisbury, è dal 2005 a capo dell’Ufficio immunizzazioni del Ministero della Salute britannico. Pare che negli anni Ottanta Salisbury sia stato fatto oggetto di aspre critiche per il sostegno alla vaccinazione di massa dei bambini con un vaccino combinato MMR [anti morbillo, parotite e rosolia, ndt.] prodotto dall’attuale GlaxoSmithKline. L’MMR venne ritirato dal mercato giapponese allorché un cospicuo numero di bambini manifestò reazioni avverse al vaccino e il governo giapponese si trovò così costretto a pagare forti somme di denaro come risarcimento alle vittime. In Svezia il vaccino della GlaxoSmithKline venne ritirato dopo esser stato riconosciuto responsabile della diffusione della malattia di Crohn. Evidentemente il direttore del SAGE non ne ha per nulla risentito.
A quanto rivela un investigatore indipendente britannico, Alan Golding, che ha potuto disporre di documenti ad accesso libero sul caso, nel 1986 il Trivirix, un composto di MMR contenente il ceppo Urabe AM-9 della parotite, sarebbe stato introdotto in Canada in sostituzione dell’MMR I. Prove dei timori suscitati dall’introduzione dell’MMR nel Regno Unito sono rilevabili dai verbali del Gruppo di lavoro dell’Associazione Pediatrica britannica e del gruppo relatore del Comitato congiunto sulla vaccinazione e l’immunizzazione (JCVI) del 26 giugno dello stesso anno. Timori rivelatisi presto ben fondati, visto l’aumento dell’incidenza della meningite asettica ne i soggetti vaccinati. Tutti i vaccini MMR contenenti il ceppo Urabe della parotite vengono ritirati dal mercato canadese all’inizio del 1988. Ben prima che l’utilizzo di vaccini contenenti Urabe venga autorizzato dal Ministero della Salute nel Regno Unito.…”
Nel rapporto, inoltre, si legge: “Smith-Kline-French, azienda farmaceutica divenuta poi Smith-Kline-Beecham, allora coinvolta nella produzione britannica, esprime la propria preoccupazione circa la sicurezza di tali vaccini, tanto da essere restia a richiedere al governo britannico l’autorizzazione all’uso dei vaccini contenenti Urabe. Come risultato del “timore” che qualcuno dei suoi prodotti possa nuocere gravemente alla salute dei bambini, l’azienda chiede al governo britannico di essere assicurata nel caso di eventuali azioni legali a seguito di “perdite” ricollegabili al vaccino, del quale già allora erano noti i seri rischi per la salute. Il governo britannico, su consiglio del professor Salisbury e di funzionari del Ministero della Salute, lieto di poter mettere in commercio un MMR a buon mercato, approva la richiesta”.
Oggi quello stesso dottor Salisbury è tra i sostenitori della diffusione su scala mondiale dei vaccini non testati contro l’H1N1, anch’essi prodotti dalla stessa azienda, che ora si chiama GlaxoSmithKline.
Il disastro della precedente – fasulla – Influenza suina
L’ultima volta che l’Amministrazione statunitense si è trovata ad affrontare un nuovo virus dell’influenza suina è stato nel 1976. La campagna vaccinale a livello nazionale fu seguita da una pioggia di richieste di risarcimento dei danni causati dagli effetti collaterali del vaccino. Questa volta il governo si è tutelato in anticipo per prevenire possibili ricorsi da parte dalle migliaia di cittadini statunitensi eventualmente colpiti dalle gravi conseguenze dei vaccini non testati.
Nel 1976 al Presidente Gerald Ford, che stava affrontando una difficile campagna elettorale per la rielezione, fu consigliato dal capo della CDC, David Sencer, di dare il via a una campagna di vaccinazione di massa a livello nazionale. Come oggi con l’Influenza suina H1N1, Sencer ricorse allo spettro della presunta pandemia influenzale del 1918. In particolare, alcuni ricercatori ritengono che le morti sopravvenute in occasione dell’ondata influenzale del 1918-19, subito dopo la terribile Prima Guerra Mondiale, non furono causate da un virus, bensì dalle campagne governative di vaccinazione di massa contro l’”Influenza spagnola”. È interessante notare come l’Università e la Fondazione Rockfeller fossero coinvolte anche in quella vicenda.
Casi di quella che fu poi chiamata influenza suina furono individuati in soldati di stanza a Fort Dix, nel New Jersey, nel 1976, tra i quali vi fu una vittima. La vera causa di quella morte è ancora oggetto di discussione, poiché il soldato, ammalatosi di influenza, fu costretto a compiere una marcia forzata, nonostante le sue condizioni, che si concluse con il decesso dello stesso. L’episodio fu utilizzato da Sencer per spingere Ford verso uno dei peggiori fiaschi nella storia della sanità pubblica degli Stati Uniti, un fiasco che costrinse Sencer a dimettersi da capo del CDC.
Nel corso della campagna nazionale di vaccinazione, i funzionari federali vaccinarono 40 milioni di americani. Non ci fu alcuna pandemia, ma furono migliaia i cittadini vaccinati che richiesero un risarcimento per essere stati colpiti da una forma di paralisi conosciuta come Sindrome di Guillain-Barrè o da altri effetti collaterali. Almeno 25 persone morirono dopo aver ricevuto il vaccino e 500 svilupparono la sindrome di Guillain-Barrè, un’infiammazione del sistema nervoso che può provocare paralisi, o la morte. Allorché le vittime del vaccino fecero scoppiare uno scandalo nazionale, l’Amministrazione statunitense si vide costretta a pagare i danni. Alla fine del 1976 il vaccino contro l’Influenza suina si dimostrò più dannoso della patologia stessa.
Sencer fu silurato nel 1977, quando il danno era già stato fatto.
Niente test di sicurezza? Don’t worry, be happy…
La questione si fa ancora più grave. Ora che l’Amministrazione Obama ha firmato un documento che garantisce l’immunità dai procedimenti giudiziari, la FDA negli Stati Uniti e le autorità sanitarie del Regno Unito hanno deciso di consentire a Big Pharma di immettere i propri vaccini sul mercato prima ancora che qualsiasi test sui loro potenziali effetti collaterali venga reso noto.
Le prime dosi del vaccino contro l’influenza suina saranno rese disponibili al pubblico prima che i dati completi sulla loro sicurezza ed efficacia diventino accessibili. I vaccini “pandemici” non testati verranno somministrati in due dosi e in quantità maggiore, e, a quanto pare, una marca conterrà un additivo chimico – un coadiuvante – che permetterà al vaccino di “andare oltre”, aumentando drasticamente i potenziali rischi di effetti collaterali.
I bambini saranno tra i primi ad essere vaccinati, probabilmente oltre un mese prima della ricezione dei risultati dei test.
Nel Regno Unito, il Servizio Sanitario Nazionale, NHS, ha ricevuto l’ordine di elaborare una previsione secondo cui l’influenza suina potrebbe causare 65.000 morti nel prossimo inverno, tra cui diverse migliaia di bambini.
Il Governo britannico ha già ordinato 132 milioni di dosi di vaccino a due produttori, GlaxoSmithKline e Baxter, che hanno brevettato “in anticipo” tre vaccini “fondamentali” in vista della pandemia. Manovra abbastanza opportuna nonostante l’OMS e gli epidemiologi sostengano che non ci si possa preparare in anticipo a un’eventuale mutazione del virus, che rischia di essere ancor più minacciosa dell’- attualmente – poco virulenta influenza H1N1.
Risulta abbastanza curioso come, un anno prima della denuncia dei primi casi di presunta influenza da virus H1N1, la Baxter, numero uno tra le aziende farmaceutiche, abbia depositato il brevetto di un vaccino contro tale virus: Domanda di brevetto per il Vaccino Baxter n. US 2009/0060950 A1. Nella descrizione si dichiara che “il composto o vaccino contiene più di un antigene… come l’influenza A e l’influenza B prelevati in particolare dai sottotipi umani H1N1, H2N2, H3N2, H5N1, H7N7, H1N2, H9N2, H7N2, H7N3, H10N7 , dell’influenza suina H1N1, H1N2, H3N1 e H3N2, dell’influenza canina o equina sottotipi H7N7, H3N8 o dell’influenza aviaria H5N1, H7N2, H1N7, H7N3, H13N6, H5N9, H11N6, H3N8, H9N2, H5N2, H4N8, H10N7, H2N2, H8N4, H14N5, H6N5, H12N5″.
Sempre nella descrizione si afferma che “coadiuvanti idonei possono derivare da gel minerali, idrossido di alluminio, surfattanti, lisolecitina, polioli pluronici, polianioni o emulsioni d’olio come acqua in olio o olio in acqua, o loro combinazione. Certamente la scelta del coadiuvante dipende dall’uso che se ne intende fare. Ad esempio, la tossicità potrebbe dipendere dall’organismo del soggetto destinatario e può variare dall’assenza di tossicità al massimo grado di tossicità”.
Senza alcun vincolo legale, è possibile che la Baxter si stia preparando alla vendita di centinaia di milioni di dosi che abbiano per coadiuvante il tossicissimo idrossido di alluminio? Forse sarebbe ora di chiedere a tutti i principali funzionari dell’OMS, del SAGE e del CDC e ai funzionari di Gabinetto dell’Amministrazione Obama di fare un passo avanti e di farsi somministrare per primi l’intera dose del vaccino contro l’H1N1, in procinto di essere reso disponibile al pubblico. Alla lista dovrebbero aggiungersi tutti i membri del Congresso che hanno votato a favore dello stanziamento di 7 miliardi di dollari per l’emergenza H1N1 e che hanno approvato l’immunità delle aziende farmaceutiche da condanne legate ai danni causati dai loro prodotti. Loro, e non la popolazione civile, dovrebbero essere le prime cavie umane del nuovo vaccino, sulle quali poterne osservare gli effetti. Lo stesso dovrebbe valere per gli altri governi e per le principali agenzie sanitarie che richiedono ai propri cittadini di farsi somministrare il vaccino anti-H1N1 della GlaxoSmithKline o della Baxter, per verificarne l’effettiva sicurezza.
E l’OMS disse stop ai controlli sull’H1N1
Un altro indizio dell’enorme presa in giro dello scenario apocalittico dipinto dall’OMS intorno all’Influenza suina è che l’OMS stessa, l’ente che ha il compito di monitorare gli sviluppi delle cosiddette pandemie, oltre che delle epidemie su scala mondiale, ha appena deciso di interrompere il monitoraggio dell’influenza suina (o influenza da virus A/H1N1 come si preferisce chiamarla adesso, così da non recare offesa a Smithfield Foods e ad altri allevatori di maiali a livello industriale).
L’Organizzazione Mondiale della Sanità in un “comunicato stampa” pubblicato sul proprio sito Internet, ha reso noto – lasciandoci senza parole – che non controllerà più gli sviluppi dell’H1N1. L’ultimo aggiornamento dell’OMS, pubblicato il 6 luglio, indica 94.512 casi confermati in 122 paesi, con 429 morti. L’OMS sembra sostenere l’insensatezza dei numeri sui casi confermati in laboratorio.
Nel comunicato stampa si dichiara, tuttavia, che si dovrà continuare a tenere nota dei primi casi conclamati nei diversi Paesi, e che è consigliabile prestare attenzione a eventuali focolai, che potrebbero essere indice della possibile mutazione del virus in una forma più grave. Altri “segnali ai quali prestare particolare attenzione”, si aggiunge, sono i picchi di assenteismo scolastico e l’aumento dei controlli ospedalieri.
Il CDC di Atlanta ha dato il proprio consenso allo stop dei monitoraggi da parte dell’OMS. Il dottor Michael T. Osterholm, direttore del Centro per la ricerca e le politiche sulle malattie infettive dell’Università del Minnesota, ammette che i test esistenti per confermare l’Influenza A/ H1N1 non sono neppure attendibili, ma piuttosto approssimativi. “Provvedimenti inadeguati possono essere peggio della totale assenza di provvedimenti”, ha aggiunto. Ecco perché l’OMS ha deciso di sospendere test che in ogni caso non hanno contribuito a delineare alcun quadro scientifico su chi abbia o meno contratto il virus H1N1, sospendendo altresì la valutazione dei test e la conta dei casi registrati nel mondo, affermando che “si può supporre siano quasi tutti casi di Influenza suina H1N1″. E questi sarebbero i dati scientifici per cui veniamo esortati a vaccinare i nostri figli? Eh no!… Con loro no!
Articolo di F. William Engdahl
Traduzione di Beatrice Cerrai
Fonte: Global Research.ca
G Paolo Vanoli
Come la mettiamo dopo che avrete letto cio” che vi invio sulle le campagne vaccinali ?
Controllate tutto quanto, e” tutto documentato con argomentazioni e dimostrazioni medico scientifiche anche pubblicate, effettuate da medici e ricercatori qualificati. Inoltre, in Italia, nella sola UMBRIA, la ns associazione ha raccolto quasi 5.000 segnalazioni di autismo…e l”Umbria e” una piccola regione a densita” di popolazione minima….pensate quindi a quanti bambini autistici ci sono in Italia, proporzionalmente e rispettivamente siamo attorno ai 150.000 malati e forse piu….malati di disfunzioni dello sviluppo che portano all”autismo, per le ischemie (e non solo quelle) indotte dai vaccini ! e tutto cio” senza contare le epilessie, allergie, asma, malattie respiratorie, gastrointestinali, autoimmunitarie, distrofie, leucemie, cancri, sclerosi,. sids, malformazioni, down, ecc. ecc.
In sintesi ecco cosa provoca l”inoculazione di un qualsiasi Vaccino in un corpo umano od animale:
E” il principio vaccinale stesso (introduzione di sostanze eterologhe=estranee) che deve essere rimesso in totale discussione in quanto portatore, con le varie sostanze altamente tossiche ed invasive e quindi destabilizzanti, introdotte con qualsiasi vaccino, di:
– ischemie (vedi qui sotto l”articolo con le foto dimostrative)
– Intossicazioni per mezzo delle tossine contenute nei vaccini per mezzo degli adiuvanti, contaminanti (piu” o meno occulti, inseriti per errore od intenzionalmente dal produttore – vedi Baxter) che sono sostante pericolose, cancerogene (es. formaldeide), nanoparticelle, porzioni di DNA eterologo=estraneo dei virus vaccinali=proteine complesse a DNA, ecc. si creano anche delle reazioni immunitarie innaturali
– infiammazioni a livello cellulare, tissutale e successivamente organiche o sistemiche, generando malassorbimento e malnutrizione e con il tempo anche malattie degenerative anche in eta” adulta.
– immunodepressione od immuneccitazione che perdurano per tutta la vita del soggetto, se non utilizza la Medicina Naturale.
– mutazioni genetiche mitocondriali – vedi Universo Bambino – le mutazioni genetiche identificabili, sono trasmissibili alla prole.
– alterazione del metabolismo cellulare, ciclo di Krebs, e quelle del pH del citoplasma, con immediate alterazioni delle funzioni cellulari (sintesi delle proteine e duplicazioni del dna) per lo stress ossidativo indotto, che puo” divenire il piu” importante fattore di destabilizzazione nutrizionale.
– malnutrizione cellulare e corporea
…insomma qualsiasi malattia puo” essere indotta dai vaccini, grazie a Big Pharma ed ai medici vaccinatori !
Visionare questo sito in English (con le citazioni bibliografiche)
vedi anche: Vaccinazioni Pediatriche (dott. R. Gava, medico) + Danni Biologici dai Vaccini (dott. M. Montinari medico) + Danni neurologici dai Vaccini ….e cio” grazie a Big Pharma + Big Pharma 2
vedi anche il Meccanismo delle Mutazioni cromosomiche – cercare in questa pagina : Aberrazioni Cromosomiche + Meccanismi delle Mutazioni al DNA cellulare (del mitocondrio)
http://www.mednat.org/vaccini/dannivacc.htm
Dr. G. Paolo Vanoli – Giornalista specializzato in Sanita’ da 40 anni – Consulente in Scienza della Nutrizione e Medicine Naturali – info@vanoli.net