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Il bambino e l’acqua

bambino in acquaI bimbi nascono e crescono nell’abbraccio dell’acqua, elemento naturale e culla della vita.

Si è svolto a Bari, il 27 maggio, il Water Baby’s Day, un meeting nazionale, unico in Italia, volto a promuovere l’acquaticità e l’educazione natatoria nei più piccoli, un’attività che permette uno sviluppo armonico dell’intelligenza motoria e aiuta a costruire nel bambino buone basi fisiche e psichiche.

Chi ha provato a fare dei corsi di acquaticità con i propri bimbi lo sa: è un’esperienza bellissima di relazione (in vasca si entra con il proprio bambino), un momento speciale di contatto mediato dall’acqua.

La didattica natatoria, così come viene proposta dalla Scuola Nazionale di Educazione Acquatica infantile, si basa infatti sul metodo sensoriale: i neonati stanno in vasca con un genitore e l’elemento acqua assume un’importanza fondamentale per stabilire con il bambino una comunicazione immediata, che si è visto avere un ottimo riscontro anche con bambini disabili.

Oltre all’aspetto di piacere e benessere, l’autonomia natatoria sotto l’anno di età è importantissima per la prevenzione della mortalità infantile per annegamento: i bambini anche di pochi mesi hanno l’opportunità di ripristinare il riflesso di apnea e con esso la capacità di risalire in superficie e di porsi in galleggiamento.

Avete anche voi esperienze positive in questo senso con i vostri bambini? Li portate in piscina? A che età hanno iniziato?

Un commento

    • Annamaria Renna

    • 12 anni fa

    Anch’io frequento con la mia bimba di 2 anni un corso di acquaticità, a lei piace tantissimo. Per me è molto faticoso, però ne vale la pena per i grandi benefici che apporta, ne parlo anche nel mio blog http://0z.fr/L_ArB

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