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Gravidanza naturale e fisiologica, non malattia!

gravidanza naturaleLA GRAVIDANZA, quando procede fisiologicamente, NON E’ UNA MALATTIA!

…Allora perché andiamo tutti i mesi da un medico?
…Perché ci sottoponiamo ad un’ecografia tutti i mesi? Siamo così sicure che al nascituro non faccia male?
…Perché dobbiamo “subire” un’indagine pelvica (visita vaginale) di routine in assenza di indicazioni specifiche?
… Perché ci sottoponiamo a tantissimi esami ed indagini?
… Perché assumiamo integratori di ogni genere? Siamo così sicure che non sia meglio un’alimentazione sana e corretta?
… Perché abbiamo paura che l’attività fisica possa nuocere?
… Perché abbiamo paura che l’attività sessuale possa nuocere?

….Insomm, se la gravidanza NON è una malattia…perché ci comportiamo come se fossimo malate?!?

Negli anni (specie, credo, negli anni Settanta/Ottanta) sono state create necessità per potercene offrire la soluzione
…Così oggi il 90% delle donne italiane è convinto che senza l’assistenza di un medico non sia possibile portare avanti una gravidanza, seppur fisiologica e priva di fattori di rischio, che senza un’ecografia di routine eseguita tutti i mesi non si possano seguire adeguatamente la crescita, lo sviluppo e la formazione del feto, che senza la visita pelvica non si possa escludere un parto prematuro o una sproporzione feto-pelvica, che senza una quantità smisurata di esami ed indagini non si possano escludere patologie, che gli integratori vitaminici e minerali siano la risposta (sicuramente comoda) a una dieta carente o sbilanciata, che non si possa fare quasi nulla, non si possa viaggiare, non si possa fare esercizio fisico e che il sesso sia sconsigliato…

…Ma non vi sembra tutto assurdo?!?

I medici, perlomeno una buona parte di essi, non hanno alcun interesse a smentire tale impostazione, poiché, diciamolo (pur sottolineando di nuovo che fortunatamente non sempre è così), una donna gravida è un “bell’affare” da circa 100/150 euro mensili e, in quanto tale, merita che le venga offerto il pacchetto completo: visita vaginale+ecografia di routine+integratore/farmaco/rimedio omeopatico…Il tutto in ¼ d’ora/20 minuti…(un medico poco tempo fa mi disse: “Se non faccio l’ecografia ad ogni visita, come giustifico la parcella?”).

Noi donne, diciamolo, oggi tendiamo a delegare volentieri ad altri, a “professionisti”, ciò che concerne il nostro corpo e il nostro istinto. Quindi deleghiamo volentieri ad un medico quanto siamo geneticamente predisposte a fare: comprendere cosa sta avvenendo dentro di noi, decifrare i movimenti del feto (quantità, qualità), la sua posizione in utero, la sua vivacità e vitalità, la sua crescita, il nostro stato di salute durante la gravidanza, riconoscere sintomi e segnali inviati dal nostro corpo per comunicarci che qualcosa sta uscendo dall’ordinario e dal fisiologico….
…Per fortuna c’è il nostro medico che ci fa l’ecografia! Per fortuna c’è lui che ci visita tutti i mesi per controllare che il collo dell’utero sia bello chiuso! Per fortuna c’è lui che ci prescrive l’integratore migliore in commercio!
….Ah! Come faremmo senza?

Già, come faremmo senza?

Lasciamo che siano le Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità aggiornate al 2011 a parlare:
Pagina 40 – Professionisti coinvolti: Quali professionisti devono offrire l’assistenza?

Alle donne con gravidanza fisiologica deve essere offerto il modello assistenziale basato  sulla presa in carico da parte dell’ostetrica/o. In collaborazione con l’ostetrica/o, il medico di medicina generale, i consultori e le altre strutture territoriali costituiscono la rete di assistenza integrata alla donna in gravidanza. Questo modello prevede, in presenza di complicazioni, il coinvolgimento di medici specializzati in ostetricia e di altri specialisti.

Pagina 58 – Integratori: In gravidanza e nel periodo periconcezionale è efficace la  supplementazione con acido folico, ferro, vitamina A, vitamina D?

Si raccomanda che le donne che programmano una gravidanza, o che non ne escludono  attivamente la possibilità, assumano regolarmente almeno 0,4 mg al giorno di acido
folico per ridurre il rischio di difetti congeniti. Per essere afficace l’assunzione di acido  folico deve iniziare almeno un mese prima del concepimento e continuare per tutto il
primo trimestre di gravidanza.

La supplementazione con ferro non deve essere offerta di routine a tutte le donne in  gravidanza, dal momento che non porta benefici di salute per la madre e il feto e può
avere effetti collaterali indesiderati

I professionisti devono informare le donne in gravidanza che la supplementazione con  vitamina A (assunzioni maggiori di 700 microgrammi al giorno) deve essere evitata
perché potenzialmente teratogena.

La supplementazione routinaria con vitamina D in gravidanza non è raccomandata.

Pagina 74 – Attività fisica: Quali sono gli effetti dell’attività fisica in gravidanza sulla salute  materna e feto-neonatale?

I professionisti devono informare le donne in gravidanza che iniziare o continuare  un’attività fisica moderata in gravidanza non è associato a eventi avversi.

Pagina 75 – Attività sessuale: Quali sono le conseguenze dell’attività sessuale in gravidanza  sulla salute materna e feto-neonatale?

I professionisti devono informare le donne che avere rapporti sessuali nel corso della  gravidanza non è associato a eventi avversi.

Pagina 95 – Qual è in gravidanza l’efficacia della misurazione routinaria del  peso e dell’indice di massa corporea e dell’esame routinario del seno e della pelvi?

Il peso materno e l’altezza devono essere misurati al primo appuntamento insieme al  calcolo dell’IMC (peso[kg]/altezza [m²]). Le misurazioni ripetute a ogni appuntamento devono essere limitate ai casi a rischio di esiti di salute avversi.

L’esame del seno svolto di routine durante la gravidanza non è raccomandato, in quanto non ci sono prove che sia efficace per la promozione dell’allattamento.

L’esame pelvico di routine non è raccomandato come strumento predittivo di nascita  pretermine o sproporzione cefalo-pelvica.

Pagina 183 – Accrescimento fetale: Quali sono la validità diagnostica e l’efficacia nella pratica dei seguenti metodi per identificare le deviazioni dalla normale crescita fetale:
– esame clinico/palpazione addominale
– misurazione della lunghezza fondo uterino-sinfisi pubica
– ecografia (biometria fetale)
– velocimetria Doppler ombelicale
– valutazione ecografia del liquido amniotico?

La distanza fondo uterino-sinfisi pubica deve essere misurata e registrata a ogni visita prenatale dopo le 24+0 settimane di età gestazionale.

Nelle donne in gravidanza a basso rischio non sono raccomandate né la stima ultrasonica delle dimensioni fetali in feti sospetti di essere grandi per l’età gestazionale né
valutazioni Doppler di routine.

Pagina 190 – Benessere fetale: Quali sono la validità diagnostica e l’efficacia nella pratica dei  seguenti metodi per determinare il benessere fetale:
– palpazione addominale per diagnosticare la presentazione fetale
– conteggio di routine dei movimenti fetali
– auscultazione del battito cardiaco fetale
– cardiotocografia
– ecografia dopo 24 settimane?

La presentazione fetale deve essere diagnosticata a 36 settimane o successivamente,  epoca a partire dalla quale può influenzare la pianificazione del parto. Una valutazione routinaria della presentazione con la palpazione addominale prima di 36 settimane non deve essere offerta perché non è accurata e può essere sgradevole. Una sospetta malpresentazione fetale deve essere confermata con l’ecografia.

In donne con gravidanza senza complicazioni non deve essere proposta la cardiotocografia per la valutazione del benessere fetale.

Le prove di efficacia non rilevano benefici derivanti dalla esecuzione di un’ecografia di routine dopo 24 settimane in donne in cui non sia stata identificata una specifica
indicazione.

Pagina 193 – Gravidanza a termine: Quali sono i rischi associati a una gravidanza a termine?
Quali sono i benefici e i danni dell’induzione del parto per prevenire i rischi associati alla prosecuzione della gravidanza dopo 40+0 settimane?

Alle donne con gravidanza non complicata deve essere offerta l’opportunità di partorire spontaneamente.

Il momento in cui effettuare l’induzione del parto deve tener conto delle preferenze della donna, dei risultati dei test di sorveglianza fetale adottati e del contesto assistenziale.

I professionisti che assistono la donna in gravidanza devono rispettare la scelta della  donna di non effettuare l’induzione del parto e, da quel momento in poi, condividere con lei le opzioni assistenziali.

Alle donne che a 42+0 settimane di età gestazionale rifiutano l’induzione al parto deve essere offerto un monitoraggio più frequente, consistente nella cardiotocografia almeno due volte a settimana abbinata a una stima ecografica della massima tasca di liquido amniotico (maximum amniotic pool depth).

Abbiamo visto che le linee guida italiane demedicalizzano moltissimo la gravidanza, ma molto di più potrebbe esser fatto!

Il compito dei professionisti che accompagnano la gravidanza e la nascita è quello di rendere le donne consapevoli di se stesse, dei propri mezzi, della propria innata capacità di conoscere ciò che avviene nel proprio corpo…e di non accettare deleghe o di farsi sostituire!

E la futura madre che aspetta un bimbo, è la madre che partorisce, è la madre che lo allatta…non il medico che è bravo perché con l’ecografia o la visita le dice che va tutto bene, né  l’ostetrica a far nascere il bambino!!!
Certo è gratificante per un professionista sentirsi ringraziare per l’assistenza, ma ricordiamoci chi sono i VERI protagonisti dell’evento nascita e agiamo di conseguenza! 😉

Emanuela Rocca

Per approfondire leggi il testo di Sarah J. Buckley Partorire e accudire con dolcezza

Un commento

    • Laura

    • 12 anni fa

    Già!!! Quando dico che desidero partorire questo secondo bambino a casa mia o, al massimo in casa di maternità, i più riservati si limitano a guardarmi tipo extraterrestre, quelle (mi duole dirlo ma in genere sono donne) più disinibite si lanciano in commenti del tipo sei una madre degenere, se fai succedere qualcosa poi piangi per tutta la vita!!! Come se solo il fatto di essere in un ospedale sia garanzia che non possa accadere nulla! La vita detta le sue regole, sia che ci si trovi con il miglior ginecologo del mondo (che di solito è il miglior latitante durante il parto) o che ci si trovi altrove.

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