Pensare all’esperienza del parto senza paura e ansie o timori. Prepararsi ad accogliere il proprio bambino con serenità e fiducia in se stesse. Nel suo libro Travaglio e parto senza paura, Emanuela Rocca, ostetrica e mamma di tre figli, ci spiega come fare.
Emanuela, tu hai dedicato un libro alla paura del parto. Come mai proprio questo argomento?
Perchè è un argomento molto importante per le future mamme. Perchè per molte donne il pensiero del dolore del parto naturale è fonte di grande preoccupazione. E a volte la paura può essere così intensa da incrinare la serenità degli ultimi mesi dell’attesa.
Travaglio e parto senza paura è arrivato da poche settimane in libreria, ma ha alle spalle una storia molto lunga, si parla di più di dieci anni di “gestazione” giusto?
Sì, l’idea di questo libro nasce da lontano, dai tempi in cui frequentavo il corso di laurea in Ostetricia e ancora prima, dall’attesa del mio primo figlio. Io ero molto giovane allora, ma ero decisamente serena, l’unica mia preoccupazione, l’unica paura era quella del dolore del parto. Una paura così grande che ho scelto di partorire con l’analgesia epidurale.
Negli anni successivi, frequentando la scuola di Ostetricia, ho avuto modo di assistere molti parti – con e senza analgesia epidurale – e ho cominciato a riflettere sul significato del dolore del parto, a chiedermi quale fosse la sua funzione, perchè se la Natura lo ha previsto non sarà stato un caso… Così ho approfondito l’argomento, ho studiato la funzione fisiologica del dolore e i vari metodi naturali per tenerlo sotto controllo e alleviarlo. Il tema mi ha appassionato così tanto che ho deciso di dedicargli la mia tesi di laurea, per cui ho preparato un grandissimo studio, distribuito questionari a centinaia di neomamme, elaborato una serie di statistiche legate ai fattori che influenzano la percezione del dolore.
Dopo la laurea, lavorando come libera professionista e seguendo travagli a domicilio ho potuto mettere alla prova i vari metodi antalgici che avevo studiato. Dalla teoria alla pratica! Li ho provati anche su di me, in occasione della nascita del mio secondo bambino e poi del terzo.
Negli anni ho continuato ad aggiornare il testo che avevo usato per la tesi, arricchendolo di nuovi dati, ampliandolo e… sognando un giorno di poterlo pubblicare. Quando la collana del Bambino Naturale ha accolto la mia proposta, ho sottoposto il testo a un’ulteriore revisione, intervenendo sul linguaggio perchè fosse fruibile anche per i non addetti ai lavori. Ed eccolo qui…
Il tuo libro presenta tutti i metodi naturali con cui è possibile alleviare il dolore del parto. Più di venti tecniche che spaziano dalle posizioni assunte durante il travaglio alla respirazione, dalla danza all’uso della voce, dallo yoga all’autoipnosi… Una domanda un po’ provocatoria: c’è spazio per questo tipo di proposta in un periodo in cui si sta diffondendo sempre più il ricorso alla partoanalgesia?
Io credo di sì, perchè è vero che il ricorso all’epidurale è in crescita, ma contemporaneamente si assiste a un forte ritorno verso la naturalità. Dopo tanti anni di medicalizzazione della gravidanza e del parto sono numerose le donne che vogliono riappropriarsi dell’esperienza della nascita, tornare a viverla da protagoniste. Tanto che sono in aumento le mamme che scelgono di partorire tra le mura domestiche o in Casa Maternità con l’assistenza delle ostetriche. E anche le mamme che partoriscono in ospedale chiedono sempre più spesso di evitare interferenze e interventi medici non necessari…
L’obiettivo del libro è quello di accompagnare le donne alla scoperta di tutte le possibilità che abbiamo a disposizione per gestire il dolore nel rispetto della naturalità dell’evento nascita.
Travaglio e parto senza paura però si rivolge a tutte le future mamme anche a quelle che non hanno ancora deciso che tipo di esperienza vorrebbero vivere e alle donne che sono interessate all’epidurale.
Assolutamente sì, infatti nel libro si danno informazioni anche sull’analgesia epidurale, si spiega nel dettaglio in cosa consiste, per chi è indicata e in quali casi è controindicata, si dà un quadro il più completo possibile di vantaggi e svantaggi, perchè ogni donna possa fare le sue valutazioni e prendere le sue decisioni in modo consapevole.
Prima di parlare di analgesia farmacologica e alternativa, nel libro ci si sofferma a lungo sulle caratteristiche del dolore stesso…
Sì, perchè è fondamentale conoscere e comprendere la natura neurofisiologica del dolore del parto, il suo significato, la sua funzione. Perchè il dolore non è una componente casuale del processo della nascita, ha un suo ruolo ed è un ruolo molto importante per il buon esito del parto stesso. Con questa consapevolezza, possiamo vivere il dolore non come un nemico da sconfiggere ma come un alleato, un potente mezzo con cui la natura guida la donna nel processo che conduce alla nascita.
Emanuela, un’ultima domanda. Tecniche, strategie, metodi naturali… ma funzionano davvero? Cioè influenzano in modo determinante la percezione del dolore?
Sì funzionano. Però è indispensabile che ci sia una preparazione a monte, che nei mesi della gravidanza la donna abbia già modo di sperimentare e prendere confidenza con le varie tecniche. Questo libro vuol essere un punto di partenza. Una volta scoperto quali e quanti metodi possono aiutarla durante il travaglio e il parto, la futura mamma può iniziare un percorso di preparazione contattando un’ostetrica, cercando il corso di accompagnamento al parto che fa per lei, scegliendo il luogo dove far nascere il proprio bambino…
Ringraziamo la nostra Emanuela, dandole appuntamento alla prossima Fiera del Bambino Naturale, dove potremo conoscerla di persona e chiederle ulteriori approfondimenti sull’affascinante tema del suo libro!
Giorgia Cozza