Dopo molti articoli dedicati ai più piccoli, questa settimana torno a parlarvi del massaggio alla mamma, raccontandovi un’esperienza un po’ fuori dai canoni che può avere risultati molto intensi.
Qualche mese fa sono diventata operatrice di Armonizzazione Globale delle Cicatrici: avevo deciso di fare il corso perché mi mancava uno strumento per aiutare le donne che avevano avuto un taglio cesareo e una separazione precoce dal loro bimbo.
Il lavoro come insegnante di massaggio infantile mi ha sempre aiutata a supportare la ricostruzione del legame interrotto e il suo rafforzamento, ma sentivo che mi mancava comunque un modo per poter lavorare con le mamme, per far rielaborare eventi e sanare quelle ferite emotive e psicologiche che si inscrivono nel corpo, più o meno visibilmente, e che hanno il loro fulcro tangibile nella cicatrice del cesareo.
All’inizio del corso ero un po’ perplessa e scettica, ma ho incontrato una metodologia veramente potente, che lavora solo parzialmente a livello cutaneo e molto di più a livello appunto di consapevolezza, di emozioni, di sensazioni e percezioni. Si potrebbe dire a livello energetico, anche se questo termine dà forse l’idea di un trattamento “impalpabile”, quando invece l’esperienza è decisamente vivida!!
L’Armonizzazione Globale delle Cicatrici viene utilizzata per aiutare la ferita a rimarginarsi o per riprendere sensibilità nella zona ormai cicatrizzata e questo sia dal punto di vista strettamente fisico, sia nel senso che si va a completare o a concludere una storia (quella del travaglio e parto) che ha avuto un blocco, un’interruzione, senza che gli eventi potessero fluire liberamente, oppure a rielaborare proprio un vissuto negativo.
Il trattamento prende le mosse non da una cancellazione dell’evento doloroso, ma da una presa d’atto e di consapevolezza: il ringraziamento della cicatrice, che ha salvato la vita della mamma e del bambino e che formandosi e chiudendo la ferita ha protetto la pelle e il corpo da infezioni.
La pelle è l’organo di scambio sensoriale ed energetico tra interno del corpo ed esterno, lo abbiamo detto più volte: agisce da filtro dei messaggi in entrata e in uscita e, sin dal formarsi del corpo del bimbo in utero, è strettamente connessa al sistema nervoso. La ferita e la conseguente cicatrice fanno si che l’equilibrio tra dentro e fuori venga alterato.
La cicatrice del cesareo, poi spesso è connessa a una difficoltà di gestione del bambino: il taglio rende più difficoltoso l’allattamento, sia tecnicamente negli spostamenti, sia perché il dolore e la cicatrizzazione ostacolano quelle ondate di ossitocina utilissime per l’accudimento e il fluire del latte.
A seguito della presa di consapevolezza e del ringraziamento, la donna può iniziare a lasciare andare, a liberarsi, a rilassarsi. Infine vi è l’invio dell’ informazione positiva e con essa la possibilità della consapevolezza del vissuto che può essere superato, per stare bene e andare verso la vita.
Per questo motivo è un trattamento molto utile, per esempio, quando la donna desidera il VBAC, il parto vaginale dopo il taglio cesareo, ma anche in tutti i casi in cui la donna senta che c’è qualcosa in sospeso, che forse ha bisogno di essere elaborato.
Purtroppo, dal mio punto di vista, spesso non ci si rende conto di quando c’è “qualcosa in sospeso”: molte difficoltà con i neonati, per esempio, spesso possono avere una scintilla scatenante in un parto difficile e in un vissuto traumatico, ma è doloroso riconoscerlo (o vi è una consapevolezza solo sul piano inconscio): è proprio per questo motivo che è necessario prima ascoltare e prendere atto per poi potersi rilassare e liberare.
Il trattamento agisce su tre livelli, ma questo lo vedremo la prossima volta 🙂
Nicoletta Bressan
Emanuela
Verissimo!! Dopo un travaglio lungo ma gestibilissimo ho fatto il taglio cesareo. Il bambino durante il travaglio si era messo di traverso, probabilmente a causa della rottura delle acque fatta dall’ostetrica…. La cicatrice esteriore si sta rimarginando ma per quella interiore è stato utile l’intervento di una psicologa… Il taglio cesareo può essere traumatico e spesso viene dimenticato che si tratta di un operazione non di un parto natural… Questo massaggio farebbe al caso mio!
Ascoltare i genitori quando l’attesa si interrompe | M. Cecilia Gioia phd psicologa psicoterapeuta
[…] (dipende forse dall’epoca di gestazione?) ma di una perdita immensa che segna infinite cicatrici sulla pelle e sul […]