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Scuola e bisogni dei bambini al centro

scuola-bisogni-bambini-maestraSono maestra di scuola elementare e formatrice per insegnanti da quasi vent’anni e mamma di due bimbe di quattro anni e mezzo e di diciotto mesi: uno sguardo strabico fatto di tanta esperienza nella scuola e di un intenso e radicale maternage che mi ha cambiata da molti punti di vista, anche come insegnante.
Riflettendo per questo mio primo contributo per una scuola che metta maggiormente i bambini e i loro bisogni al centro delle nostre scelte di adulti, vorrei iniziare considerando come la coerenza educativa tra scuola e famiglia mi sembri essere, oggi più che mai, il punto di partenza, la vera scommessa, e il banco di prova della professionalità dei docenti e del sistema scuola.
Una scuola a cui però vengono poste, dalle famiglie, domande contraddittorie e a volte diversamente o scarsamente orientate. Questa mia prima riflessione vuole quindi da subito mettere in campo la corresponsabilità che insegnanti e genitori hanno, pur nella teorica diversità di ruolo e competenze, nel definire gli orizzonti educativi su cui entrambi dovrebbero incontrarsi nel momento in cui si trovano a crescere insieme per alcuni anni i medesimi bambini.
Mi capita, di solito nel mese di gennaio, di ricevere da parte di diverse persone richieste di aiuto per scegliere la scuola dei propri figli: “Sonia, quale è la scuola migliore qui in zona?” Chiedo: migliore rispetto a quali parametri? Quale è , mamma e papà, il vostro modello educativo? Ci avete mai pensato? Avete alcuni paletti rispetto ai quali cercate condivisione negli insegnanti potenziali di vostro figlio? Molti genitori vanno agli open day, ascoltano descrizioni generiche dei vari istituti scolastici e non sanno cosa chiedere, quali punti cardinali tenere nella bussola che li porterà a scegliere.
D’altro canto la scuola, per non impegnarsi troppo o peggio perché non ha modelli pedagogici di riferimento condivisi, rimane vaga sulle sue scelte educative e didattiche, così si sorvola su questioni importanti che nessuno di due interlocutori solleva.
E’ molto raro che si affrontino le ragioni di molte scelte apparentemente organizzative o marginali, ma che invece sono espressione di una o altra visione pedagogica:
come vengono disposti i banchi in classe? Esiste la pratica del “vieni alla lavagna e segna chi parla” quando la maestra esce dalla classe? Castighi: si/no/quali? Note? Sistema premi punizioni (faccine tristi e felici/stellette/caramelle…)? Quali spazi e tempi per il rapporto scuola/famiglia? Come si gestiscono le relazioni e i conflitti in classe ? E poi (o prima) ci sono le domande più legate alla didattica (scelta e uso dei materiali didattici, compiti, modalità di verifica, uso dei voti, uso delle nuove tecnologie, lavoro di gruppo o individuale…).
Ma soprattutto chiediamo PERCHÉ ciascuna di queste scelte viene fatta.
Quale è l’idea di scuola, di bambino, di gruppo, di apprendimento che ci sta dietro?

Di queste e altre questioni rifletteremo nei prossimi articoli, ma sin da ora mi pare importante affermare il dovere, e non solo il diritto, dei genitori di chiedere alla scuola un’esplicitazione a priori delle scelte che mette in campo, non per interferire (orrore!!) in esse ma per scegliere con consapevolezza il percorso che desiderano per i loro figli, ed anche per poter poi rimandare a quel patto educativo che se invece non viene invece esplicitato può creare diversi fraintendimenti e conflitti di cui spesso rimane vittima il bambino.

Quelle educative sono scelte profonde e spesso identitarie, che rimandano a una visione più ampia delle relazioni e del mondo, se non vengono esplicitate e condivise tra scuola e famiglia nel momento della scelta si rischia semplicemente di parlare lingue diverse, di intendere cose differenti pur utilizzando parole simili, con la frustrazione che ne consegue quando diventa urgente comunicare… con il rischio che i nostri bimbi non diventino bilingui ma analfabeti!

 

 

Sonia Coluccelli

Commenti (2)

    • monica

    • 11 anni fa

    Grande inizio SOnia….faccio parte di un’associazione bolognese di genitori, Piccoli Passi Montessori, e ti seguiremo con interesse e partecipazione!

    • laura

    • 11 anni fa

    Che bella novità!!!! Ti seguirò sicuramente con tantissimo interesse!!!!

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