La digitopressione, se effettuata con le giuste accortezze in alcuni punti specifici del corpo, può aiutare ad avviare il travaglio e il parto naturale in modo sereno.
Nicoletta Bressan, educatrice perinatale e insegnante di massaggio infantile AIMI, illustra quali sono i punti da stimolare e in che modo vanno trattati affinché il massaggio sia efficace.
Digitopressione: alleata del parto naturale
Per avviare in modo dolce e sereno il parto naturale (prima di ricorrere all’induzione in ospedale) si possono usare dei punti di digitopressione: vanno trattati per almeno 5 minuti per parte con una pressione decisa, effettuata con il pollice o con qualche strumento (per esempio molto efficace può essere lo spargimiele, il cucchiaino di legno impiegato per spargere il miele sulle pietanze).
La digitopressione per l’induzione naturale non deve mai essere utilizzata prima della trentasettesima settimana perché questi punti potrebbero risultare abortivi.
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Punti in cui effettuare la digitopressione
Il numero e le lettere che trovate a indicare il punto da stimolare sono come le coordinate di una mappa in cui le lettere indicano il meridiano di riferimento e il numero indica il punto specifico sul meridiano.
Per esempio, BL è il meridiano della vescica, GB è quello di vescica biliare, SP è quello della milza, LI è quello del grosso intestino; una rapida ricerca in internet vi permetterà di consultare ulteriori immagini e capire al meglio come sollecitare i punti.
60BL
Il suo nome cinese è “montagna di kun lun” e si trova nella conca fra tra il malleolo esterno (osso della caviglia) e il tendine d’Achille.
Viene utilizzato per trattare rigidità della nuca, del dorso o della parte lombo coccigea. Si dice che questo punto “apra le acque” perché la sua stimolazione aiuta la discesa nel canale del parto.
21GB
Il suo nome cinese è “pozzo della spalla” e si trova a metà di una linea immaginaria tracciata tra la vertebra più mobile del collo (provate a fare su e giù con la testa lentamente: la vertebra di cui parliamo è quella che si muove e sporge di più facendo questo movimento) e il punto più alto della spalla.
Va stimolato con una decisa pressione verso il basso e provoca una leggera sensazione anestetizzante o di calore, oppure di vibrazione al tatto. Questo punto permette la discesa del bambino, perciò va stimolato soprattutto all’inizio del travaglio, ma è anche utilissimo per sbloccare le rigidità e le contratture.
6SP
Il suo nome cinese è “riunione dei tre yin” e si trova tre dita sopra il malleolo interno.
È uno dei punti più usati in digitopressione perché ha molte funzioni, fra cui tonificare l’energia vitale e rinfrescare il sangue, oltre a regolare le funzioni digestive e l’apparato genito-urinario (infatti è molto usato, per esempio, anche nel trattamento delle mestruazioni dolorose).
Questo punto aiuta a far aumentare le contrazioni quando sono deboli e, dalla trentasettesima settimana, è un buon metodo di induzione poiché facilita la dilatazione del collo dell’utero.
4LI
Il suo nome cinese è “unione della valle” o “grande eliminatore” e si trova sul dorso della mano, fra indice e pollice, o meglio fra il primo e il secondo metacarpo.
Per stimolare questo punto non si preme verso il basso, ma in diagonale, verso l’articolazione. Anche questo punto viene spesso trattato in digitopressione perché ha diversi utilizzi: in particolare è un antidolorifico, calma la mente e tonifica l’energia vitale e il sangue.
Aiuta anche in caso di patologie di bocca e faccia e viene spesso usato in caso di stitichezza. Durante il parto ha un effetto analgesico, stimola le contrazioni efficaci ed è molto utile anche nella seconda parte del travaglio.
Al termine della gravidanza viene usato anch’esso per “aprire le acque”, per dilatare e far partire le contrazioni; si dice che il trattamento di questo punto “spinga fuori il bambino”.
Può essere molto utile l’effetto del trattamento di questo punto in combinato con 6SP sull’arto opposto (cioè 4LI sulla mano destra e 6SP sulla gamba sinistra; poi viceversa).
Come tutti i punti di digitopressione, non ha un effetto solo fisico: il suo trattamento aiuta a percepire e lasciare andare il bambino, ma anche emozioni e vissuti che, a volte, si sentono a ondate dopo averlo a lungo stimolato.
Non ne abbiate paura, quello di lasciare andare è un processo utile e necessario per arrivare serene e pronte al parto: godetevi questo flusso e lasciate che, insieme alle emozioni, fluisca anche il vostro corpo, nelle contrazioni, fino alla nascita del vostro bambino.
di Nicoletta Bressan
Educatrice perinatale e insegnante di massaggio infantile AIMI.
Articolo revisionato il 22 luglio 2021