Krisanne ha partorito Kaia Michelle a 24 settimane, 550 grammi scarsi. Viene subito separata dalla figlia, trasportata in un reparto di neonatologia a un’ora di distanza. Quando Krisanne incontra di nuovo la sua bambina, Kaia è collegata ai monitor e al respiratore artificiale. Krisanne ha il terrore di tenerla in braccio ma le infermiere la incoraggiano e le dicono di togliersi maglietta e reggiseno, poi le mettono Kaia fra le braccia.
Krisanne osserva Kaia mentre si dimena, ma, con sua grande sorpresa, la piccola si addormenta tranquilla. In seguito dirà: “Mi ha fatto sentire mamma per la prima volta, in quel momento ho capito che sarebbe vissuta”.
Il contatto pelle a pelle praticato da Krisanne è stato utilizzato per la prima volta in un reparto di neonatologia nel 1979, a Bogotà, in Colombia, perché le incubatrici non erano sufficienti per tutti i bambini ricoverati con gravi infezioni. I neonatologi Edgar Rey e Hector Martinez si rivolsero alla natura, in particolare ai canguri, le cui mamme portano i piccoli appena nati.
Mandarono a casa le madri con la raccomandazione di tenere i neonati nudi a parte il pannolino, pelle a pelle sul loro seno in posizione verticale, il più spesso possibile, nutrendoli solo con latte materno.
Quello che i medici scoprirono, coniando poi il termine “Kangaroo Care” (marsupio terapia o metodo della mamma canguro), è che il contatto pelle a pelle non solo consentiva le dimissioni, evitando il sovraffollamento in ospedale, ma diminuiva anche la dipendenza dalle incubatrici. E la cosa più sorprendente? I dottori videro precipitare i tassi di mortalità, dal 70 al 30%.
Oggi medici di Stati Uniti, Sud America, Sud Africa e altri Paesi raccomandano la marsupio terapia alle neomamme di bambini prematuri e nati a termine. La raccomandazione è di mantenere il contatto per un tempo che va da un minimo di 60 minuti fino a 24 ore; anche i padri possono partecipare.
“Maggiore è il contatto pelle a pelle e meglio è. L’ideale sarebbe farlo iniziare sin dalla nascita, ma è utile in qualsiasi momento”, afferma il Dr. Nils Bergman, primario del Mowbray Maternity Hospital di Città del Capo in Sud Africa, dove nascono 7.000 bambini ogni anno.
“La fisiologia e la ricerca medica offrono prove più che abbondanti del fatto che la marsupio terapia non solo è sicura ma persino superiore all’utilizzo della tecnologia e delle incubatrici” aggiunge Bergman; “privare i bambini del contatto pelle a pelle fa sì che si creino nel cervello dei percorsi neurologici alternativi fondati sullo stress, il che può portare, fra le altre cose, a deficit di attenzione (ADD), coliche, disturbi del sonno”.
Nessuno studio ha mai riscontrato effetti collaterali negativi, ma solo benefici, fra cui:
– Miglioramento della respirazione e del ritmo cardiaco. I bambini con problemi respiratori messi nella posizione della marsupio terapia sono migliorati entro le 48 ore senza bisogno di respiratori artificiali. Uno studio del 1998 ha concluso che il ritmo cardiaco dei bambini in marsupio terapia era più regolare di quello di bambini a cui non veniva praticata.
– Maggiore probabilità di essere allattati. Secondo uno studio i neonati tenuti per più di 50 minuti avevano 8 volte più probabilità di iniziare l’allattamento in modo spontaneo; inoltre il contatto pelle a pelle favorisce il riflesso di emissione del latte.
– Migliore immunità. Secondo Bergman i bambini prematuri hanno un sistema immunitario debole e sono più soggetti a infezioni, allergie, problemi di alimentazione. Un precoce contatto pelle a pelle riduce moltissimo queste evenienze.
– Maggiore aumento del peso e della circonferenza cranica. Secondo una ricerca i neonati tenuti pelle a pelle acquistano peso più in fretta degli altri, e questo spesso significa una degenza più breve.
– Regolazione della temperatura corporea. Bergman afferma che le madri sono in grado di controllare la temperatura corporea del neonato meglio di un’incubatrice. La temperatura corporea può alzarsi fino a due gradi se il bambino ha freddo, e abbassarsi di un grado quando ha caldo”.
– Stabilizzazione delle funzioni organiche e della capacità di autoregolazione.
– Riduzione del pianto.
– Miglioramento dei ritmi di sonno.
I genitori dovrebbero sedersi comodamente in una stanza riservata, silenziosa e con le luci soffuse. La canguro terapia può diventare un momento straordinario per parlare a bassa voce, canticchiare dolcemente al proprio bambino, o anche solo sedere tranquilli e essere grati delle piccole cose; ignorare i monitor e concentrarsi sulla sensazione offerta dalla pelle del piccolo, dal suo respiro, dal suo odore, dai versetti e dal suo peso sul petto.
I benefici del contatto pelle a pelle sono anche a lungo termine e implicano un miglior attaccamento alla figura materna; a sei mesi i bambini sono più attenti e le madri più in sintonia con i loro richiami e meno depresse; nella prima infanzia mostrano maggiori competenze sociali, una positiva percezione di sé e un migliore sviluppo cognitivo e motorio, tutti segni di un sano sviluppo cerebrale.
Anche per i padri può essere una grande occasione per sentirsi una persona importante nella vita del figlio, esercitare le proprie abilità pratiche di accudimento e costruire un legame affettivo solido e duraturo.
Traduzione dall’inglese di Michela Orazzini
tratto da
www.parents.com – Kangaroo care: The importance of a mother’s touch di Tracy Baginski McGinnis
www.handtohold.org – The benefits of kangaroo care di Jennifer Beatty