Ancora una volta le multinazionali del baby food fanno sentire la loro voce. Come dimenticare infatti il “nobile gesto” della Nestlè che anni fa distribuì gratuitamente latte in polvere scaduto alle donne africane? Questa volta è la Danone a fare scandalo e a cospirare contro i benefici del latte materno e la salute dei nostri bambini.
La Danone si rivela infatti come corruttrice di pediatri compiacenti, inducendoli (in cambio di viaggi e oggetti preziosi) a consigliare alle neo mamme di non allattare i figli al seno ma di ricorrere al latte artificiale (meglio se della Danone, ovviamente), andando così contro le prescrizioni del buon senso, della scienza e dell’OMS. Un giro di mazzette per centinaia di migliaia di euro che ha portato all’arresto di 12 pediatri tra Toscana e Liguria, tra cui due primari, e di cinque addetti commerciali dell’azienda sotto accusa.
Il fatto, oltre che criminale, è anche molto triste: immaginiamo infatti una neomamma che si affida completamente allo specialista, che ha fiducia in lui e che di fatto viene ingannata, sminuita, svalutata come mater e indotta a rifiutare al suo piccolo il suo prezioso latte a favore di un latte in polvere di qualità di gran lunga inferiore.
Il latte artificiale, infatti, oltre a essere privo di tutti gli anticorpi così importanti per il bimbo, nel quadro generale delle sue componenti non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello materno, che è specie-specifico, ossia perfettamente progettato dalla Natura per soddisfare le esigenze del piccolo di quella specie, e in particolare di quel singolo bambino. In altre parole, ogni madre produce sempre il miglior latte per suo figlio, e la sua composizione muta ad ogni poppata adattandosi di continuo ai bisogni mutevoli del bambino.
Come si ha l’impudenza di affermare che “ormai” tra il latte artificiale e quello materno non c’è più molta differenza? Eppure quante madri si sentono ripetere da anni queste falsità dal loro pediatra!
Basterebbe domandarsi com’è che ogni anno i produttori di alimenti sostitutivi del latte materno pubblicizzino la famosa “nuova formula”, più nutriente (a detta loro), più completa, più simile, più umanizzata, ecc. Ma cosa significa questo? Forse che l’anno prima il latte non era perfetto come quest’anno vogliono farci credere? E il prossimo anno? Altri nutrienti, altri benefici, altre novità per la salute del nostro piccolo nella “nuova formula”.
Insomma, una grande presa in giro, una colossale bugia che si ripete ogni qual volta una nuova formula viene introdotta sul mercato. Tristissimo constatare come la salute dei nostri bambini si riduca soltanto a un colossale business…
Eppure sarebbe così semplice… Basterebbe attaccare il bambino al seno, non perdersi d’animo se all’inizio ha difficoltà a succhiare, informarsi sull’allattamento materno per scoprire che tuo figlio si nutre come Natura comanda, riceve tutto ciò di cui ha bisogno, stabilendo con te – mamma – un rapporto di intimità profondo che per lui sarà un dono per tutta la vita e per te resterà un dolcissimo ricordo.
Ma ecco che il gesto più naturale del mondo, un gesto – portare il piccolo al seno – che si ripete da quando esiste l’umanità, non va più bene. Ecco che ci sono pediatri privi di moralità che sputano sul loro dovere di medico per un viaggio alle Maldive, facendo crescere dei bambini con un latte che li renderà più vulnerabili a malattie e allergie.
Pediatri che non si vergognano di dire alla mamma bugie come “lei ha poco latte”, “il suo latte non lo nutre abbastanza”, “gli dia subito l’aggiunta”. Tutto questo fa male al bambino ma anche alla mamma, che si sente inadeguata (“Tutte allattano, tranne me!“), trasmettendo il proprio malessere anche al bebè.
Per ora questi irresponsabili senza coscienza sono stati smascherati in Toscana e in Liguria. Ma cosa accade nelle altre regioni? Proprio la stessa cosa, purtroppo…
Bisogna muoversi, bisogna che il Ministero della Salute intervenga con forza e determinazione, bisogna far sì che la lotta contro questo disgustoso fenomeno non sia solo appannaggio dei carabinieri del NAS e della Magistratura. Bisogna ribellarsi, costituirci – noi mamme ingannate – parte civile, far dilagare lo scandalo, far sì che la gente e soprattutto le future mamme siano ben coscienti dei rischi cui vanno incontro.
Perché, diversamente da quanto vogliono farci credere certi operatori e professionisti, tutte le mamme hanno il latte, le difficoltà che talvolta si incontrano all’inizio (il bambino che si addormenta durante la suzione, il capezzolo introflesso, le ragadi) si possono risolvere felicemente con l’aiuto di figure specializzate nel sostegno dell’allattamento al seno (consulenti professionali, peer counselor, ostetriche).
Tutte noi mamme, a questo punto, dobbiamo reagire con forza a questa frode, a questo rigetto delle norme naturali. Non si tratta solo di latte, ma di doveri, responsabilità, deontologia professionale, serietà, onestà intellettuale: principi che questi bugiardi hanno calpestato col più vile degli inganni, quello di abusare dell’autorità rappresentata dal camice bianco per imbrogliare donne in un periodo delicatissimo della vita, un periodo in cui si è particolarmente vulnerabili.
Quindi ben venga l’accusa di corruzione, ma si tenga presente anche quella di plagio, di abuso di potere della professione. E noi speriamo vivamente che con i carabinieri del NAS e col Ministero della Salute scendano in campo le dirette interessate: le mamme.
Avete storie da raccontare? Scrivetecele nei commenti a questo articolo, mandatecele a Redazione, e noi le pubblicheremo!
Anita Molino
sere
Mi piace il tono di denuncia di questo articolo. Sto allattando il mio secondo bimbo di 15 mesi e per il momento non ho intenzione di smettere. Io penso che la maggior parte dei pediatri dovrebbe vergognarsi per come curano i nostri bimbi… Non sanno niente di allattamento, vaccinazioni e cure naturali… Hanno il solito procedimento.. Se non cresce tot allora. Tot aggiunta, se ha la febbre da più di 3 giorni ..antibiotico etc. Però è anche vero che tante mamme non si informano e scelgono il pediatra come unica fonte di sapienza… Troppo spesso sento dire” che fortuna che hai il latte” fortuna!!!!!!!! Intanto e’ normale averlo e poi bisogna avere sostegno, determinazione.. Voglia di fare il meglio per tuo figlio… Se , come e’ successo a me , non si ha sostegno a casa si può cercare altrove es ostetrica, lega del latte, qualche buon libro, spazio mamme…. La fortuna non esiste in questo discorso penso che se vogliamo un mondo migliore dobbiamo cominciare da un sano rapporto di amore mamma e figlio che inizia dal gesto più naturale del mondo… l allattamento solo così ci può essere una buona base per creare individui migliori.. Prendiamo fiducia nel nostro sentire di mamma.
andrea
Buongiorno a tutti.
Sono un papà di due bambine che poppamo alla grande, dal mio punto di vista si dovrebbe sottolineare maggiormente il ruolo centrale che le ostetriche dovrebbero (meritetebbero) di avere.
Certo che la cultura dell’ accudimento del bambino è proprio messa male.
Meno dottori(e meficine) e più ostetriche !
soanso
il mio bimbo ha 5 mesi.. la prima ostetrica che mi vide in ospedale mi disse che il bimbo nn si sarebbe mai attaccato al seno… il pediatra dell’ospedale mi diede pure una marca di latte da comprare.. grazie al cielo e alla mia ostinazione e a quella di un altra ostetrica dello stesso ospedale.. il mio cucciolo si nutre da me da 5 mesi…la mia pediatra al 3 mese mi diede degli “integratori” per aumentare il latte .. in 8 giorni non ne avevo più ed ho sputato sangue per farlo ritornare..ed in più a detta sua dovevo cmq iniziare a svezzarlo a 2/3 mesi perchè “sedicenti studi” dicono che per difendere i bimbi dalle allergie bisogna iniziare prima lo svezzamento… molti medici dovrebbero andare a zappare al posto di stare nei loro studi (tutto rispetto per i contadini ovvio)