La volta scorsa abbiamo incominciato ad approfondire le cause della respirazione a bocca aperta nei bambini adenoidei, che oggi sono sempre più numerosi.
Dopo aver parlato di alimentazione in gravidanza, passiamo a vedere gli altri due elementi scatenanti.
2 – Alimentazione dopo la nascita.
Sull’importanza strategica di allattare i bambini si sono spesi fiumi di parole da parte di colleghi più competenti di me. Mi limito a ricordare che il problema del “latte che non c’è” puo’ essere prevenuto adeguatamente con la dieta epigenetica, e con il giusto sostegno e una corretta informazione.
I latti di crescita lasciamoli nelle vetrine delle farmacie, non c’è pericolo che vadano a male visto che sono già devitalizzati. Così come lo è il latte pastorizzato industriale che siamo stati ammaestrati a credere unico possibile alimento per l’infanzia e oltre, e che invece è il comune denominatore dell’alimentazione del bambino che se non nasce adenoideo lo DIVENTA.
Uno degli aiuti fondamentali per far si che il bambino “catarrale”, “linfatico” o adenoideo che dir si voglia smetta di riempirsi di tutto quel muco che gli gonfia tonsille e adenoidi come palloni, è metterlo in condizione di digerire bene anzitutto eliminando dalla sua dieta quotidiana gli alimenti devitalizzati che promuovono la formazione e l’accumulo di muco. In testa a tutti ricordiamo il latte pastorizzato industriale e i suoi derivati: gli fanno buona compagnia i prodotti industriali contenenti glutine, i prodotti contenenti zuccheri artificiali e le carni di animali da allevamenti industriali.
Per saperne di piu’ abbiamo approntato e aggiorniamo quotidianamente una pagina facebook di informazione rapida per genitori di bambini adenoidei, con video informativi e articoli su argomenti “digeriti per voi”, come quello sul latte industriale e i suoi aspetti tossici relativi alla sua componente caseinosa.
3 – La ginnastica posturale al contrario: il biberon. Non e’ questa la sede per spiegare fisicamente la diversa dinamica del succhiare da una cosa come il seno e da una cosa come il biberon. Quello che ci interessa sottolineare è che il biberon e il suo sostituto non nutritivo, il ciuccio, operano UN ADDESTRAMENTO NEUROMOTORIO DISFUNZIONALE AI DANNI DI MUSCOLI E STRUTTURE NERVOSE AUTOMATICI, IN UN’ETA’ IN CUI L’APPRENDIMENTO NEUROMOTORIO RISULTA ESSERE DELLA MASSIMA EFFICACIA CON UN MINIMO SFORZO E UN MINIMO TEMPO DI ALLENAMENTO.
Voglio dire che bastano pochissimi mesi o addirittura settimane di ciuccio e biberon da neonati per ritrovarsi un controllo motorio disfunzionale dei muscoli automatici di lingua, guance, labbra, velo palatino, tube di Eustachio, collo, solo per nominare le strutture più ovvie.
Nel succhiare dal biberon il bambino impara a spostare la lingua in basso e indietro e a sfruttare modalità alternative per poter deglutire e respirare. Immaginate se questo viene sommato ad un tono muscolare insufficiente della sola lingua originatosi epigeneticamente da una gravidanza non proprio ottimale e/o al buon latte pastorizzato industriale che tanto calcio porta alle ossa… Cominciate a capire perché circa l’80% dei bambini nelle grandi città manifesta i sintomi e i segni dell’adenoidismo, per poi ritrovarsi tutti insieme nello studio della pediatra come a una festa di compleanno?

L’alterazione motoria indotta da biberon/ciuccio (vista di profilo e di fronte) viene recepita e adottata come automatismo motorio “ufficiale” tanto più rapidamente e facilmente quanto più precocemente introdotta. Notate come aumenta il tono delle guance e degli angoli delle labbra, mentre la lingua e il velo del palato vengono sospinti indietro a comprimere tonsille, adenoidi e apertura della tuba di Eustachio.
  
Un bambino da subito attaccato al biberon da neonato, lattante e da grandicello. Osservate come si sia definita e conservata la postura da succhia biberon caratterizzata dal tono eccessivo della muscolatura degli angoli delle labbra e il tono viceversa insufficiente delle labbra stesse.

Il diverso aspetto del terzo medio del viso in un bambino non adenoideo allattato al seno ( sopra ), e di un bambino adenoideo succhiatore di biberon (sotto).
Per saperne di più su quest’ultimo aspetto, legato spesso ma non solo allo sviluppo delle otiti, tipica e dolorosa malattia dei bambini adenoidei, consiglio la lettura del mio articolo sull’otite nei bambini che respirano a bocca aperta.
Come sempre vi esorto a riflettere e, soprattutto, provate per credere. Preferite chi vi offre soluzioni che vi rendano indipendenti e responsabili. Diffidate da chi sa consigliarvi sempre e solo cose da comprare, a meno che non siano una tantum. Lasciate perdere approcci che vi leghino vita natural durante alla farmacia. Spargete la voce tra le tante mamme, sono tante quelle che hanno i figli a bocca aperta e che cercano una via d’uscita.
Insomma, come disse Peppone a Don Camillo, “crescete et moltiplicorum”.
Dott. Andrea Di Chiara
Elisa
Ecco, a me personalmente viene l’orticaria quando vedo un bimbo col ciuccio in bocca. Per tale oggetto ho coniato due nomignoli: “ciuccio malefico” nelle prime settimane, quando è evidente la sua compartecipazione a ragadi e difficoltà varie nell’allattamento; “tappo” in tutte le altre situazioni. Quello che è certo, però, è che non posso dire alle madri: “non usate il ciuccio perchè io non lo sopporto”.
D’altra parte non me la sento nemmendo di ignorare le sempre più diffuse evidenze in merito ai danni provocati dal ciuccio. Però, come è difficile dare indicazioni super partes quando il ciuccio è nell’immaginario comune così parte del “pacchetto neonato”. Quando è visto come la manna per un bimbo che piange, per farlo tacere quando siamo in pubblico, perchè ha le coliche, per farlo dormire, per evitare la poppata ‘che ha mangiato solo due ore fa’, perchè così non porta le mani e gli oggetti (magari potesse farlo liberamente) alla bocca, perchè piange se glielo tolgo, perchè è nervoso che sta mettendo i denti, perchè qui perchè lì….. E io sono la strega cattiva quando appena possibile lo levo di bocca dai bimbi, che peraltro non si lamentano quasi.
Ma di fatto la maggioranza ignora che di fronte a un, presunto, beneficio dell’uso del ciuccio, c’è un imponente rovescio della medaglia, organico e relazionale.
Ecco, io credo che anche la maggioranza dei pediatri non si ponga il problema, e che anche in qualche modo ne incoraggino l’uso fino a sti fantastici tre anni, così come per lo spannolinamento che non si sa perchè ma negli ultimi decenni i bambini devono essere gradualmente rimbambiti, ma questo è un altro discorso.
Dicevo: come passare un messaggio concreto alle mamme, basato su evidenze scientifiche, semplice, chiaro, non a sfondo terroristico, valido, apprezzabile e accettabile, che riesca gradualmente a diffondersi?
Suggerimenti?
andrea.dichiara
dobbiamo metterci in testa che esistono regole naturali. che ne viviamo al di fuori e che i nostri ritmi sono innaturali e sempre più accelerati. il ciuccio serve perchè le mamme occidentali moderne non hanno tempo e nemmeno voglia di star dietro ai figli come farebbe una mamma africana. tutta questa fretta e innaturalità è all’origine della nostra violenza, della nostra impotenza, della nostra insoddisfazione. ma un giorno tutto questo finirà per fortuna. io temo che finirà in malo modo, purtroppo. spero di sbagliarmi.
elisa
In quest’ultimo periodo, in cui mi sono mostrata un po’ più “agguerrita” in merito alla questione ciuccio, ho ricevuto per la maggiore ritorni di questo tipo: “Ma mi hanno detto che se non gli dò il ciuccio si succhia il pollice, non è peggio?” -ma chi dice che un bambino debba per forza succhiarsi il pollice..- e “Il dentista mi ha detto che fino a tre anni non ci sono problemi, e spesso è una questione di costituzione, se un bambino deve avere i denti storti ce li avrà con o senza ciuccio”. Al momento ho pensato: “certo che se i dentisti non si allarmano fino a i tre anni, ovvio che le mamme non si pongono il problema.”
Ma poi mi sono detta, e questo è un pensiero personale non supportato da evidenze: “ma non è che, come i pediatri vanno in crociera col latte artificiale, i dentisti ci vanno con apparecchi ed espansori palatali?”
andrea.dichiara
succhiare il pollice teoricamente puo’ essere peggio che succhiare il ciuccio. in realta’ gli effetti neuromuscolari e sulla morfologia scheletrica della faccia sono sovrapponibili. . in genere i bambini di oggi non succhiano il pollice perche’considerato disdicevole un po’da tuti gli adulti di oggi. per cui imparano a succhiare il labbro inferiore, che agli occhi degli adulti non addetti ai lavori passa del tutto inosservato. a 3 anni i danni sono gia’visibili, e si e’ gia’stabilito un circolo vizioso neuro muscolare che si automantiene e si autoriproduce a meno che non venga opportunamente interrotto. ai dentisti non vengono insegnate le basi neurologiche e costituzionali delle malocclusioni.
arianna
forse mi ha già risposto ma vorrei che approfondisse la questione del succhiare il pollice: mia figlia di 15 mesi lo succhia ogni tanto per addormentarsi è molto grave?spesso lo toglie ed ho notato che alterna fasi di pollice a fasi in cui respira con bocca aperta ad altre con bocca chiusa. Ma come fare per farla smettere?ero così contenta che non avesse il ciuccio ed ora mi devo ricredere
andrea.dichiara
mia figlia di 15 mesi lo succhia ogni tanto per addormentarsi è molto grave?
NO, BASTA CHE LA COSA NON DURI TROPPO TEMPO.
spesso lo toglie ed ho notato che alterna fasi di pollice a fasi in cui respira con bocca aperta ad altre con bocca chiusa.
INFATTI IL DITO IN BOCCA HA DIVERSE FUNZIONI. ANZITUTTO DI STIMOLAZIONE SENSORIALE. POI COME ANSIOLITICO. QUINDI ANCHE COME DEPRESSORE DEI MUSCOLI DEL PAVIMENTO LINGUALE PER FAVORIRE IL PASSAGGIO DELL’ARIA IN CONDIZIONI DI CONGESTIONE DELLE VIE AEREE SUPERIORI
Ma come fare per farla smettere?ero così contenta che non avesse il ciuccio ed ora mi devo ricredere
CONTROLLATE CHE NON MANGI TROPPE PROTEINE SOPRATTUTTO ANIMALI. LE PROTEINE NON DEVONO SUPERARE LA QUANTITA’ CHE SAREBBE PRESENTE NEL LATTE MATERNO. FATE IN MODO CHE BEVA TUTTA L’ACQUA CHE PUO’ E LASCIATE CHE SI MUOVA MOLTO
arianna
grazie per le risposte! beve ancora il latte materno 3/4 volte soprattutto di notte, mi sa che dovrò ridurre all’osso le proteine animali!!
andrea.dichiara
se la allatti cura la tua alimentazione. almeno il 70 % di quello che mangi dovrebbe essere vivo cioè non cotto e non industriale. bevi molto acqua poco mineralizzata.