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Latte materno oltre l’anno, perché?
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L’UNICEF da tempo incoraggia l’allattamento oltre i due anni e L’Accademia Americana di Pediatria raccomanda nelle sue linee guida che l’allattamento duri almeno un anno e prosegua poi per tutto il tempo che madre e figlio lo desiderano. Persino la Società di Pediatria Canadese, nelle più recenti direttive sulla nutrizione, riconosce la possibilità che le madri allattino per due anni o più, mentre Health Canada ha formalizzato dichiarazioni analoghe a quelle dell’UNICEF. Allattare bambini di 3 o 4 anni è stato molto comune nella storia recente di gran parte del mondo, ed è tuttora molto diffuso in diverse società e culture.

Perché dovrei allattare oltre i sei mesi?

Mamme e bambini spesso apprezzano molto l’allattamento. Perché porre fine a una relazione soddisfacente? Continuare ad allattare ha anche risvolti positivi per la salute e il benessere di entrambi.

Ma si dice che il latte non abbia più valore dopo sei mesi.

Forse qualcuno lo dice, ma è evidente quanto sia sbagliato. Il fatto che ci siano persone, pediatri compresi, capaci di fare una simile affermazione non è che il segno di quanta cattiva informazione circoli ancora sull’allattamento nella nostra società. Il latte resta sempre latte. Anche dopo sei mesi continua a essere fatto di proteine, grassi e altri elementi fondamentali e appropriati ai bisogni nutrizionali dei bambini. Possiede sempre fattori immunologici che aiutano a proteggere il bambino, anche se ha 2 anni o più. Anzi, alcuni fattori immunitari che proteggono il piccolo dalle infezioni sono più abbondanti nel secondo anno di vita rispetto al primo. Questo avviene, come è naturale che sia, poiché i bambini più grandicelli di solito sono più esposti al rischio di infezioni rispetto ai neonati. Il latte materno contiene, inoltre, speciali fattori di crescita che aiutano il sistema immunitario a maturare e il cervello, l’intestino e altri organi a svilupparsi e crescere.

È stato dimostrato, per esempio, che i bambini che frequentano il nido e continuano ad essere allattati hanno minori e meno gravi infezioni dei compagni non allattati. Se la madre continua ad allattare una volta tornata al lavoro, potrà perdere meno giornate lavorative.

È interessante che le compagnie produttrici di formule (pallidissime copie del latte materno) spingano al suo uso per un anno, dando tuttavia per scontato che il latte materno (che tentano senza successo di riprodurre) sia valido solo per 6 mesi o anche meno (“Il miglior alimento per i neonati”). Sono davvero troppi i medici e gli specialisti della salute che ne hanno adottato il ritornello.

Ho sentito dire che i fattori immunitari del latte materno impediscono al bambino di formarsi una propria immunità se l’allattamento supera i sei mesi.

Non è vero, anzi è assurdo. È incredibile quante persone nella nostra società distorcano i vantaggi dell’allattamento trasformandoli in svantaggi. Vacciniamo i neonati perché siano capaci di difendersi dalle infezioni. Anche il latte materno li aiuta a sconfiggere le infezioni, e quando le debellano conquistano una propria immunità, ma in modo naturale.

Ma voglio che mio figlio diventi indipendente.

Allattare un bambino per anni lo rende dipendente? Non credeteci. Il bambino che si svezza da solo (spesso fra i due e i quattro anni) è di solito più indipendente e forse, cosa ancor più importante, si sente più sicuro di sé nella propria indipendenza. Ha ricevuto conforto e sicurezza attraverso la relazione di allattamento finché non si è sentito pronto e l’ha interrotta lui stesso (1). Quando un bambino fa il passo da solo, sa di aver raggiunto una nuova fase della vita, sa di aver conquistato qualcosa. È una pietra miliare della sua crescita, e ne andrà fiero.

Spesso spingiamo i bambini all’indipendenza con troppa fretta. Dormire da soli troppo presto, svezzarsi dal seno troppo in fretta, dover stare senza genitori troppo presto, fare qualsiasi cosa con eccessiva precocità. Anche senza pressione, i bambini conquisteranno la propria indipendenza con sufficiente rapidità. Che fretta c’è? Ben presto ve li ritroverete fuori di casa. Volete che se ne vadano a 14 anni? Un bisogno soddisfatto è un bisogno che sparisce, invece un bisogno insoddisfatto (come quello di essere allattato e di stare vicino alla mamma) resta ancora un bisogno per tutta l’infanzia e persino nell’adolescenza.

Vi sono situazioni in cui l’allattamento può, certo, favorire una relazione di eccessiva dipendenza. Lo stesso dicasi per il cibo e l’educazione al vasino. Il problema in questi casi non è l’allattamento. Ma questo è un altro argomento.

Che altro?

Per quanto essenziali, gli aspetti nutrizionali e immunologici dell’allattamento forse non sono i più importanti. Credo che l’aspetto più importante dell’allattare un bambino oltre l’anno sia la relazione speciale che si stabilisce con la madre. Allattare è un atto d’amore che onora la vita e che si ripete ogni volta che il bambino cerca il seno. Prosegue anche quando il bambino cresce. Chiunque abbia osservato senza pregiudizi culturali un piccolo di due o più anni che viene allattato, potrà testimoniare che avviene qualcosa di speciale, che va ben oltre la nutrizione. Senza motivo apparente spesso può scoppiare a ridere mentre prende il latte. La sua gioia al seno va ben oltre il fatto che sia una sorgente di cibo. E se la madre se lo permette, l’allattamento diventa fonte di delizia anche per lei, al di là del piacere di procurare il cibo. Certo non è sempre solo rose e fiori, ma cosa lo è? E per la maggior parte dei momenti in cui lo è, vale di gran lunga la pena.

Inoltre, se il bambino si ammala o si fa male (ciò che avviene quando iniziano a incontrare altri bambini e farsi più audaci nell’esplorazione), non c’è niente di più semplice dell’allattamento per dargli conforto. Ricordo le nottate al pronto soccorso quando le madri che non allattavano passeggiavano cullando i loro piccoli ammalati su e giù per il corridoio, spesso senza successo. Le madri che allattavano erano invece sedute tranquille con i bambini al seno, consolati se non proprio felici. La madre consola il bambino allattandolo e il bambino rassicura la madre prendendo il latte.

Traduzione dall’inglese di Michela Orazzini

Articolo pubblicato su www.breastfeedinginc.ca

Scritto e rivisto (sotto altri nomi) da Jack Newman, MD, FRCPC, 1995-2005©

Rivisto da Jack Newman MD, FRCPC, IBCLC e Edith Kernerman IBCLC, 2008, 2009©

1. La durata dell’allattamento considerato a termine, ossia giunto alla sua naturale conclusione, non è in realtà tanto facile a stabilirsi volendo prescindere dai fattori culturali, e può anche attestarsi oltre il quarto anno di età; è legata a molti fattori, emotivi e affettivi oltreché fisiologici. L’aspetto che più lo influenza è comunque il naturale estinguersi dell’istinto di suzione, che può prolungarsi fin verso i sette – otto anni. Si vedano a questo proposito gli studi dell’antropologa K. Dettwyler. Uno dei motivi che rendono ragione della lunga durata dell’istinto di suzione nell’essere umano è proprio il fatto che il sistema immunitario raggiunge un’ importante fase di maturazione non prima dei 5-6 anni di età. n.d.t.

Commenti (3)

  1. Ho allattato il mio primo bambino per 22 mesi, ed è stata un’esperienza meravigliosa.
    Tornassi indietro rifarei tutto!
    Ora sta per arrivare il secondo e spero che l’esperienza sia altrettanto bella!

    • Milena

    • 9 anni fa

    ho allattato il mio bambino finché lui ne ha avuto bisogno,più di 4 anni.in realtà non so nemmeno dire quando abbiamo smesso:ad un certo punto ha chiesto sempre meno e poi più nulla!per esperienza personale posso confermare tutto quello che c’è scritto in questo articolo,compresa la difficoltà nel gestire i commenti altrui non richiesti!sono una infermiera pediatrica ed è per me terribilmente doloroso sentir dire da colleghi medici e infermieri pediatrici che l’allattamento al seno prolungato è sbagliato, dannoso o “uno schifo! “.poveri bimbi se proprio chi di noi dovrebbe aiutarli ha in sé una così profonda ignoranza! forza mamme,noi sappiamo cosa è giusto per il nostro bambino!!

    • Margherita

    • 4 anni fa

    La mia bimba ha quasi 17 mesi e la sto ancora allattando. Spero che continui così ancora per molto, perché è un piacere per entrambe. È veramente triste sentire, oltre che dalla gente comune visibilmente ignorante, anche da medici e gente che dovrebbe aver studiato, consigli e pareri tutt’altro che giusti, anzi, decisamente deleteri.

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