Il latte materno è un alimento unico e insostituibile per il bebè, per i numerosi vantaggi che presenta sia per il benessere del bambino, sia per quello della madre.
L’allattamento al seno, per le numerose virtù nutrizionali, immunologiche e ralazionali garantite dall’alimento materno, è raccomandato dall’OMS per i primi sei mesi di vita del bambino, e consigliato anche in seguito, fino al compimento del secondo anno e oltre, se desiderato dalla coppia madre/figlio.
Nessun latte formulato sarà mai in grado di riprodurre la straordinaria “vitalità” del latte materno. La sua composizione, infatti, non è mai standard, ma varia sia nei primi giorni dopo la nascita, sia nel corso della poppata, sia durante la crescita del bambino.
Il primo latte, ovvero il colostro, è particolarmente ricco di proteine e di anticorpi per proteggere il bambino nei primi 4/5 giorni dalla nascita, dopo di che si trasforma dapprima in latte di transizione – in cui aumenta l’apporto calorico con la maggior presenza di grassi e zuccheri – e poi (intorno al 15esimo giorno) in latte maturo.
Quest’ultimo ha una composizione che varia nel corso della stessa poppata: più liquido e zuccherino all’inizio per dissetare il bambino, più denso e grasso verso la fine per dare sazietà.
Il latte materno, infine, si trasforma nel corso della crescita del bambino, modificando la propria composizione (apporto proteico, glucidico e lipidico) al variare del fabbisogno nutrizionale del piccolo.
Numerosissimi i pregi del latte materno dal punto di vista del benessere e della salute a breve e lungo termine, non solo del bambino, ma anche della mamma!Gli anticorpi e i componenti antivirali, anti batterici e antiallergenici presenti nell’alimento proteggono l’organismo delicato e immaturo del bebè da infezioni a livello orale, dell’apparato respiratorio e gastrointestinale.
Gli effetti dell’allattamento al seno sulla salute del bambino, inoltre, perdurerebbero anche nel lungo periodo, prevenendo patologie tipiche dell’età pediatrica e adulta quali infezioni urinarie, allergie, obesità, diabete, cardiopatie.
Infine allattare a lungo pare avere effetti benefici anche sulla salute della madre, prevenendo carcinoma mammario e osteoporosi.
L’allattamento al seno garantisce anche vantaggi economici: il latte materno, sempre pronto e disponibile, non comporta alcuna spesa né per l’acquisto, né per la preparazione, né per la necessità di strumenti particolari.
Allattare il proprio figlio, tuttavia, non ha valenza unicamente nutrizionale. L’allattamento materno, oltre a fornire un alimento unico e insostituibile, è un atto di amore e di comunicazione tra mamma e bebè. Esso ripristina e rinsalda il legame simbiotico ed esclusivo instauratosi durante la gravidanza e momentaneamente interrotto con la nascita, offrendo nutrimento emotivo, calore, protezione, ma soprattutto favorendo e rafforzando il legame di attaccamento madre-figlio.Il bambino allattato al seno trova consolazione e rassicurazione, ma muove anche i primi passi verso la conoscenza di sé e del mondo.