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Parco gioco inclusivo: accessibile a tutti i bambini

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Il gioco è innegabile. Si possono negare quasi tutte le astrazioni: la giustizia, la bellezza, la verità, la bontà, lo spirito, Dio. Si può negare la serietà. Ma non il gioco” – Johan Huizinga

La vita di un bambino dovrebbe essere semplice, piena di giochi e risate. Tutti i bambini devono giocare; i bambini con disabilità, purtroppo, non sempre possono farlo come gli altri, poichè spesso i giochi non sono accessibili a tutti.

Il gioco è molto più che un piacere momentaneo: e’ uno strumento educativo e di confronto impareggiabile, che trasmette al bambino conoscenze ed emozioni; è un diritto riconosciuto espressamente dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, senza alcuna discriminazione. Ancor più di recente, la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, sottoscritta dall’Italia il 30.03.2007, all’art. 30, prevede “…gli Stati Parti prenderanno le appropriate decisioni per assicurare che i bambini con disabilità abbiano eguale accesso alla partecipazione ad attività ludiche, ricreative e di tempo libero, sportive, incluse quelle attività che fanno parte del sistema scolastico”.

Tuttavia, se facciamo una passeggiata nei nostri parchi giochi, possiamo facilmente accorgerci di come la maggior parte delle attrezzature non siano accessibili ai bambini disabili, che ne restano inevitabilmente esclusi.

Questo accade in un Paese come l’Italia, in cui esistono Leggi che garantiscono il diritto all’accessibilità dei luoghi pubblici e privati, attraverso una normativa tecnica e severa, che espressamente stabilisce l’eliminazione delle barriere architettoniche.

C’è un dovere legale e, prima di tutto, morale di fare in modo che ogni bambino possa giocare liberamente ed in sicurezza, confrontandosi con i propri coetanei, in uno spazio aperto ed inclusivo; accessibile, allo stesso tempo, ai genitori ed ai nonni che li accompagnano nell’attività ludica.

Da poco tempo, sono nati sul territorio, grazie all’impegno delle Associazioni e delle Amministrazioni più attente, i c.d. parchi giochi inclusivi: aree attrezzate in cui i bambini con disabilità, fisiche o sensoriali, possono giocare e divertirsi in sicurezza, insieme a tutti gli altri.

Sono parchi in cui i giochi sono accessibili e fruibili da una vasta gamma di utenti, senza progettazioni particolari, di modo che tutti i bambini possano divertirsi assieme, senza divisioni e discriminazioni. Le barriere architettoniche sono radicalmente eliminate, attraverso la costruzione di rampe di accesso, percorsi tattili, scivoli a doppia pista.

Tutto studiato per non dividere.

Sul territorio piemontese, per ora, sono solo una decina gli esempi di questi parchi, di cui quattro nella provincia di Torino: a Pinerolo, Pianezza e due a Collegno. Ma non è mai troppo tardi per crescere.

Avv. Paola Carrera (Avvocato civilista del foro di Torino)

 

Un commento

  1. Grazie per questo articolo, siamo contente di sapere che anche voi diffondete notizie volte a far conoscere l’importanza del gioco per tutti i bambini e relativa realizzazione di parchi giochi inclusivi!

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