Alice ci scrive: “Buona sera,domani raggiungo il termine delle 40 settimane ma non ho ancora nessun segnale che il bimbo voglia nascere, vorrei evitare un parto indotto con farmaci, le chiedo quindi consiglio su cosa assumere per aiutare l’inizio del travaglio. Grazie
Gentile Alice, ha raggiunto un bel traguardo! Nove mesi di gravidanza sono trascorsi e ora si avvicina il momento del primo incontro con il suo piccolo. Non è detto che il parto avvenga proprio a 40 settimane. Infatti si parla di epoca presunta del parto, non di data certa e assoluta. Ha ancora tempo per partorire e l’induzione del travaglio, se non ci sono motivi particolari che la rendono necessaria, si rimanda ai giorni successivi alle 41 settimane. Certo, dalla 41 settimana iniziano dei controlli ravvicinati, monitoraggio del battito del bimbo e controllo ecografico del liquido amniotico, ma se tutta va bene, non c’è ragione di intervenire e l’induzione verrà proposta in base al protocollo del reparto dell’Ospedale in cui andrà a partorire. Perciò le suggerirei di godersi questi ultimi giorni con la pancia e di trascorrere le giornate con serenità. Se c’è qualcosa che desidera ancora fare prima di partorire, questo è il momento giusto (andare al cinema, leggere, fare passeggiate, o altro). Oppure se c’è qualcosa che deve terminare di preparare prima della nascita, la invito a concludere. Provi a riflettere. E intanto può provare a prepararsi emotivamente al parto. Può parlare al suo bimbo, o comunicare con lui come lei preferisce ed è abituata a fare, e dirgli che lei è pronta e che attende il momento in cui anche lui sarà pronto. Quando questo momento tanto atteso arriverà, tutti e tre insieme, lei, il piccolo e il papà del piccolo, inizierete un viaggio che non potrà far altro che avvicinarvi e farvi vivere momenti irripetibili. Nel frattempo le suggerisco di parlare con un’ostetrica della sua zona (può trovarne in ospedale, in consultorio, sul territorio) ed esprimerle le sue preoccupazioni e le sue paure. Insieme potrete fare ancora un breve percorso che l’aiuterà ad affrontare più serenamente l’attesa e l’arrivo del travaglio. Inoltre l’ostetrica le esporrà cosa si può provare a fare se il suo piccolo si facesse davvero tanto aspettare, al punto da avvicinarsi ad un ipotetico giorno di un’induzione.
Le auguro un buon parto e un bell’incontro con il suo piccolo.
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