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Primo trimestre di gravidanza: cosa accade e cosa fare

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Il test è positivo: quante emozioni davanti a quella conferma, davanti all’annuncio che c’è un bambino in arrivo. Gioia immensa, entusiasmo, ma anche un po’ di smarrimento, di paura. E stupore, perché anche se la gravidanza è stata cercata o a lungo attesa, quando hai un test positivo tra le dita, quasi non sembra vero. Perché è qualcosa di enorme, di grandioso, quest’attesa che ha avuto inizio. Il suggerimento è di assaporare ogni singolo giorno, ogni passo del cammino che ti porterà ad abbracciare il tuo bambino.

Come cresce il tuo bambino?

C’è un bimbo in arrivo! Nel segreto del tuo grembo ha avuto inizio il meraviglioso viaggio di una nuova creatura. Verso il 14° giorno del ciclo, l’ovaio ha liberato una cellula uovo che, passando attraverso la Tuba di Falloppio, è migrata verso l’utero. Durante la sua migrazione, l’ovulo ha incontrato uno spermatozoo e si è verificata quella “scintilla” che porterà un bambino in famiglia. Il minuscolo embrione raggiunge le pareti dell’utero circa sei giorni dopo il concepimento, e qui si annida, mentre il corpo materno si prepara per nutrirlo e farlo crescere.

Lo sviluppo del tuo piccino procede dai primissimi giorni a ritmi serrati: al termine della sesta settimana è lungo cinque millimetri e pesa circa un grammo. Gli organi interni si stanno già formando e il suo minuscolo cuore, che ha l’aspetto di un condotto a forma di S, comincia a battere!

A poche settimane, è una creaturina minuscola, ma già percepisce la carezza dal grembo materno. Ebbene sì, il tatto ha già iniziato a svilupparsi! I primi recettori cutanei fanno la loro comparsa alla settima settimana nella zona intorno alla bocca, e all’undicesima settimana sono distribuiti su tutto il viso, sul palmo delle mani e sulla pianta dei piedini.
Il tatto regala al bimbo un intenso benessere: è grazie a questo senso infatti che, cullato dal liquido amniotico, si sente avvolto e contenuto, e ben presto può apprezzare il tocco gentile della mamma e del papà che accarezzano la pancia per comunicargli il loro affetto.

La nausea
La nausea è uno dei disturbi più comuni all’inizio dell’attesa. Il disagio può essere più o meno intenso, ma fortunatamente è destinato nella maggior parte dei casi a risolversi spontaneamente con il termine del primo trimestre.
Se la nausea è più forte al mattino, puoi provare a mangiare un cracker, un biscotto secco, una fetta biscottata ancora prima di alzarti. Questi alimenti sono facilmente assimilabili e stimolano meno la produzione di succhi gastrici poiché la loro digestione inizia a livello della bocca e si completa a livello intestinale, senza impegnare lo stomaco. Nel corso della giornata, è opportuno non restare troppo a lungo senza mangiare: un paio di spuntini (a base di alimenti secchi e asciutti, come cracker, grissini o cereali) sono sufficienti per spezzare il digiuno tra i pasti principali e attenuare il disagio. Alla sera, meglio evitare le portate elaborate e pesanti che richiedono tempi di digestione più lunghi.

La stanchezza
Ti senti stanca e avresti sempre voglia di dormire? È normale! La stanchezza è dovuta alla particolare situazione ormonale che caratterizza l’inizio dell’attesa.
Il bisogno di riposare e di dormire di più dovrebbe essere accolto: la stanchezza può, infatti, essere interpretata come un monito da parte del corpo stesso che segnala la sua esigenza di rallentare un po’ i ritmi quotidiani. Contrastare questo bisogno non ha senso e può diventare davvero faticoso. Molto meglio rilassarsi e adeguarsi alla nuova sitazione, ritagliandosi dei momenti di relax all’interno della giornata. Per nove mesi il tuo corpo farà crescere un bambino, provvedendo a tutto ciò che serve per il suo benessere, è evidente che in questa situazione la necessità di recuperare energie sia superiore rispetto agli altri periodi della vita.

L’alimentazione
Prediligi i cibi sani, genuini, di stagione. La dieta dei nove mesi dovrebbe essere varia ed equilibrata per garantire all’organismo un adeguato apporto di tutti i nutrienti. Sulla tavola non dovranno mai mancare frutta e verdura (da consumare almeno due volte al giorno), farinacei (pane, pasta, riso, patate), pesce, carne, legumi, prodotti latteo-caseari (latte, formaggi, yogurt). Attenzione, invece, al consumo di caffeina (presente nel caffé, ma anche nel té, nella cola e nel cioccolato) che dovrebbe essere inferiore a 300 mg al giorno. Da bandire, infine, gli alcolici per non mettere a rischio il benessere del tuo piccino.

Memorandum: scegliere un professionista
Una delle prime scelte, quando si scopre di aspettare un bimbo, riguarda il professionista da cui farsi seguire nei nove mesi. Prima di tutto, dovrai valutare se avvalerti di un’assistenza di tipo libero-professionale o se usufruire del servizio pubblico, rivolgendoti quindi all’ospedale o al consultorio (il numero generalmente limitato di professionisti che operano in queste realtà, assicura una buona continuità assistenziale). Oggi sono sempre più numerosi gli ospedali che hanno aperto un ambulatorio dedicato alla gravidanza fisiologica gestito dalle ostetriche. Se preferisci rivolgerti a un professionista che ti segua privatamente, potrai scegliere tra il ginecologo e l’ostetrica che è la figura di riferimento per assistere le gravidanze fisiologiche.


I nostri libri consigliati per il primo trimestre di gravidanza:
Il calendario dei nove mesi di Giorgia Cozza
Sono qui con te di Elena Balsamo
L’Agricoltore e il Ginecologo di Michel Odent

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