Quando vediamo una neomamma ci muoviamo a compassione! Riconosciamo quello sguardo nei suoi occhi e ci chiediamo cosa potremmo fare per sollevarla un po’. Ecco dieci gesti gentili che l’aiuteranno senz’altro!
- Investite un euro. Se vedete una mamma seduta tutta sola in un luogo pubblico ad allattare un neonato, prendetevi cinque minuti e cercate un posto dove comprarle una bottiglietta d’acqua fresca. Quando gliela darete (o gliela farete dare da vostro figlio), potreste sorriderle con calore e dirle appena: “Grazie di allattare in pubblico!“. Allontanatevi senza aspettarvi o accettare nulla.
- Se siete a spasso e vedete una neomamma in difficoltà, con lo sguardo affranto, chiedetele come va. Offritele un ascolto sincero e attento, preoccupatevi davvero della sua risposta. Condividete le vostre esperienze di madre solo se è il caso e se serve a tirarla su. Siate pronte ad allontanarvi se non desidera parlare.
- Difendetela. Che si tratti di qualcuno che le sta facendo passare un brutto quarto d’ora perché allatta in pubblico, o delle occhiate della gente perché il piccolo piange, con calma e senza fragore distogliete da lei la persona ignorante. Un cortese “Possiamo parlare un momento da questa parte?“, seguito da un far notare con gentilezza quanto debba essere difficile per una neomamma, dovrebbe riuscire nell’intento. Altrimenti, chiamate la sicurezza. Dico sul serio. Una volta risolto il problema, procedete come al punto 1.
- Ricordate ad ogni nuova mamma che desideri sentirselo dire quanto sia bene portare il neonato tutto il tempo e allattarlo ogni volta che vuole. Accade che talvolta una madre aspetti solo il permesso di farlo, e rilasserà le spalle con sollievo mentre gli occhi traboccheranno di consolazione.
- Fate sempre uno sforzo in più. Tenetele la porta, portatele le borse della spesa, sorridetele, o compratele il pranzo senza farle sapere chi è stato. Mandate un biglietto anonimo dicendole che le cose miglioreranno. Non mettetevi al centro, siate solo di supporto e incoraggiamento per la nuova mamma che forse si sente persa, sola e insicura.
- Portate fuori la spazzatura. Se i vicini hanno appena avuto un bambino, portate fuori la loro spazzatura, comprese le cose da riciclare settimanalmente, quando uscite per portare fuori la vostra. Non c’è bisogno di dire chi l’ha fatto.
- Cucinate un pasto in più dopo qualche settimana dalla nascita del bambino. Riceviamo tutte tante attenzioni le prime settimane, ma dopo abituarsi a stare da sole è dura.
- Attenzione quando si incoraggia una madre a lasciare il proprio bambino. Lo si fa con le migliori intenzioni: “Esci per un’ora!“, “Vai a cena fuori con tuo marito!” sono gesti davvero benintenzionati e sembrano nel miglior interesse della mamma. Ma le neomamme sono programmate biologicamente per stare accanto ai loro bambini, quando le incoraggiamo a separarsi da loro rischiano di mettere in discussione il proprio intuito e i propri istinti.
- Tenete la bocca chiusa. Non importa quanti figli abbiate avuto o quanti anni abbiate lavorato con i bambini, non date mai consigli. Invece, ricordate alla novella mamma che può avere fiducia in se stessa e nel suo bambino, hanno entrambi tutte le risposte.
- Sorridete. Sorridete e basta. In quei primi giorni e settimane è come se il mondo si capovolgesse. Tutto è incerto e non si hanno risposte. I giorni sono notti e le notti sono solitarie. Un incoraggiamento visivo che confermi che tutto viene fatto al meglio darà magari alla mamma abbastanza spinta per arrivare a fine giornata, o meglio, a fine nottata.
In fondo, non si tratta che di gesti semplici e facili alla portata di tutte!
Tradotto e adattato da Michela Orazzini, curatrice della rubrica Tradotti per voi
Di Jennifer Andersen, tratto da ourmummyboots.com