Quando nasce un bambino automaticamente nasce un nuovo equilibrio di coppia, di vita, di famiglia… E non è così scontato: la coppia ha bisogno di andare alla ricerca di un nuovo equilibrio, ma prima di tutto i singoli componenti.
La mamma spesso ha bisogno di ritrovare prima se stessa, considerando che è assorbita da ritmi quasi stressanti di poppate, poche ore di sonno interrotte, passeggiate social in carovana di passeggini – e qualcuna magari penserà “avercele le forze per farle!”.
Papà è spaesato e gli sembra che la sua vita non sia più quella di prima, eh sì… Perché ci si reca all’ospedale in preda ai dolori del travaglio – o magari no, solo alla rottura delle acque – in due e si rientra tra le mura domestiche in tre.
La vita per il neopapà solitamente continua con apparentemente meno cambiamenti: si rientra al lavoro entro breve, si mantiene la sana uscita settimanale con gli amici, ma l’apparenza si sa inganna facilmente. La casa non è più quella di prima ed è bene esserne consapevoli per poter agire al meglio, magari preparandosi prima al nuovo arrivo, senza sconvolgersi dopo.
Ho letto di recente il libro Case anche per bambini di Maya Azzarà*, che affronta questo tema con ironia partendo dal senso di essere ospiti oppure coinquilini. Questa riflessione è a mio avviso molto interessante, effettivamente si possono distinguere due categorie principali di neo genitori:
- I genitori consapevoli del cambiamento che provano a fare del loro meglio per accogliere fisicamente la bambina o il bambino, pensandolo come un coinquilino della loro casa al quale donare parte del loro spazio a disposizione, rinunciando a loro volta alla mensola preferita (magari quella più bassa, proprio ad altezza bambino);
- I genitori non consapevoli che pur non considerando il bambino come un ospite, nella pratica non fanno nulla per non farlo sentire tale e quindi non predispongono uno spazio a lei o a lui destinato e si ostinano ad ammassare le sue cose dentro a scatole e raggrupparle in grandi contenitori dove i bambini spesso non riescono a trovare quello che cercano e se lo fanno, lo fanno avendo attuato un comportamento che ai genitori non fa proprio piacere, cioè ribaltando tutti contenitori e tirando fuori tutto.
Considerate che questo sarà importante anche per la tenuta delle relazioni, perché uno spazio in cui i genitori e i bambini vivono sereni è anche uno spazio in cui si spendono relazioni serene e significative. Diversamente uno spazio che non consente ai componenti (tutti) della famiglia di esprimersi liberamente crea tensione e ansia che non favorisce una atmosfera serena e positiva.
Allora, come poter fare per agire in modo da predisporre per la bambina e il bambino oltre che uno spazio mentale anche uno spazio fisico?
– Ricorda che la casa è per tutti (grandi e piccoli): non trasformare la casa in un parco giochi dove non c’è più spazio per gli adulti, nè in una casa di design da rivista dove non c’è nulla per bambini.
– Definisci e distingui gli spazi per gli adulti da quelli per i bambini: è meglio se gli adulti sono tutti d’accordo e hanno tutti chiaro questa distinzione.
– Rendi chiara e leggibile la distinzione di spazi per adulti e spazi per bambini, per i bambini utilizza le immagini (ricorda che i bambini fino ad una certa età non sanno leggere!).
– Definisci gli spazi in maniera coerente con i bisogni di tutti.
– Presenta ad ogni membro della famiglia l’organizzazione degli spazi e racconta la tua logica, in modo che sia più semplice per tutti comprenderti.
– Verifica che gli spazi per i bambini siano in sicurezza.
– Non cambiare gli spazi troppo spesso, altrimenti il rischio è quello di confondere tutti.
– Ricorda che sono gli adulti che decidono come organizzare lo spazio, ma sempre dopo aver osservato i bambini muoversi e viversi la casa: non pensare solo a te nel momento in cui definisci gli spazi, altrimenti rischi che sia un flop!
– Riordina con il tuo bambino o la tua bambina (dai 15/20 mesi può iniziare a farlo con te!), così sarà chiaro a tutti dove mettere cosa.
– Rispetta i suoi spazi e lui o lei imparerà a rispettare i tuoi.
Chiara Palmieri, pedagogista, curatrice del blog Passione a mano libera
*Azzarà Maya, Case anche per bambini – Educare i bambini attraverso lo spazio domestico, 2014, La Meridiana