«Cosa c’entra un dottore in un contesto dove si canta e danza, quando la medicina si interessa di febbre, mal di gola e rimedi per la pancia?».
Sono d’accordo con te, caro lettore, sulle tue perplessità e prometto, come dottore, di non preparare alcuna ricetta e di non fare pubblicità a nessuna medicina!
Vorrei invece raccontarti che, senza una presenza affettuosa, piena di parole e melodie, i bambini non crescono. O meglio, il corpo può sì crescere con il latte, ma la sua mente ha fame, oltre che di tante calorie, del calore di un abbraccio, di parole, melodie, e ha bisogno di essere cullata. Il cervello del neonato è pronto già prima della nascita a questa grammatica di affetti. Se mancano, non si sviluppa.
Vorrei inoltre ricordarti come si misura l’amore verso un figlio. È proprio vero: l’amore si misura, ma non con il righello o con il centimetro del sarto. La misura dell’amore è fatta di sguardi, abbracci e parole. Talvolta la scienza si avvicina alla poesia e questo è uno di quei momenti.
Poi, vorrei anche raccontarti come fa il bambino a imparare a parlare, a riconoscere le parole, il loro significato e quando inizia a pronunciare le sue prime parole. Come sostenere questo impegno che è alla base di tutta la sua futura crescita intellettiva?
Abbiamo scritto – e musicato – questo libro proprio per questo motivo.
Come aiutare il nostro bimbo a calmarsi o a partecipare a un gioco con noi senza forzarlo o essere intrusivi? E gestire le proprie emozioni, riuscire ad esprimerle e comprendere quelle degli altri? Una capacità fondamentale per la crescita personale e per stare con gli altri. Le medicine per questa crescita non le trovate in farmacia ma sono scritte in questo libro.
Il modo migliore per apprendere è il gioco. Ma ogni bambino non impara nulla se lasciato da solo. L’apprendimento è legato a sentimenti positivi e a una interazione con una persona interessata a quel bambino. In questo libro vi offriamo le tracce per poter stare gioiosamente con i vostri bambini sostenendoli nel loro sviluppo.
Allora: cantate, danzate e mandate via i dottori. D’accordissimo.
Dott. Costantino Panza, Co-autore di “Cantami ancora!“