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La neomamma ha bisogno di sostegno! Perché chi fornisce cure, ha bisogno di cura
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I mesi dopo il parto e i primi due anni di vita del bambino sono un periodo delicatissimo: li possiamo considerare come le fondamenta su cui ogni individuo costruisce la propria casa. Poter sviluppare un legame sicuro tra il bambino e chi si prende cura di lui nei primi anni della sua vita è molto importante affinché possa affrontare il proprio percorso di crescita emotivamente attrezzato. Ma come favorire un legame sicuro tra genitori e figlio quando il dopo parto stesso è un periodo che fa emergere i lati più fragili e insicuri nei genitori e in particolare nelle mamme?

Quando nasce un bambino, la donna vive una regressione naturale che la porta ad essere bambina lei stessa per poter entrare in sintonia con i bisogni di un bimbo piccolo. Questo passaggio, così importante e indispensabile per potersi prendere cura di un neonato, mette però la mamma in una condizione di fragilità, proprio come se fosse una bambina, bisognosa lei stessa di un grosso sostegno.

Diventare genitori rappresenta uno dei più grossi cambiamenti nella vita di una persona, interrompe una continuità e porta a dover formulare un nuovo equilibrio. Sulla scena ha fatto il suo ingresso un piccolino che dobbiamo imparare a conoscere e che entrerà a far parte del nuovo equilibrio che andremo a costruire giorno dopo giorno.

Per nove mesi abbiamo fantasticato molto su di lui e su come sarebbe stato averlo con noi, lo abbiamo immaginato e sognato, ma ora è lì presente e dobbiamo fare i conti con il bambino reale che abbiamo tra le nostre braccia. Ci troviamo a doverci confrontare non solo con le gioie e l’amore che proviamo per questa creatura, ma anche con ansie, incertezze e sentimenti di inadeguatezza, sicuramente molto più scomodi e difficili da affrontare: “Cosa faccio ora con questo piccolino?”. Talvolta anche le voci che giungono dall’esterno non aiutano; spesso arrivano consigli non richiesti, aspettative molto alte, soprattutto nei confronti delle mamme, considerate a priori brave e capaci con i loro bambini, all’altezza della situazione.

Purtroppo, per come oggi è organizzata la nostra società, sempre più spesso le mamme di trovano a dover affrontare tutto questo da sole, perché magari lontane dalla famiglia di origine o comunque senza altri supporti. Paradossalmente una mamma può provare un sentimento, la solitudine, proprio dal momento della vita in cui non sarà più sola. Bowlby,  lo psicologo e psicoanalista che si è interessato allo studio degli aspetti che caratterizzano il legame madre-bambino e quelli legati alla realizzazione dei legami affettivi all’interno della famiglia, nel suo libro “Una base sicura” afferma:

Occuparsi di neonati e bambini non è un lavoro per una persona singola.
Se il lavoro deve essere fatto bene e se si vuole che la persona che primariamente si occupa del bambino non sia troppo esausta, chi fornisce le cure deve a sua volta ricevere molta assistenza.[…] Nella maggior parte delle società di tutto il mondo questi fatti sono dati per scontati e la società si è organizzata di conseguenza. Paradossalmente ci sono volute le società più ricche del mondo per ignorare questi fatti fondamentali.”

Ad oggi, molte associazioni e servizi pubblici e privati stanno nascendo proprio per sostenere le neomamme in questo delicatissimo momento della vita, affinché non si isolino, ma trovino degli spazi, sostegno, un punto di riferimento per potersi confrontare e condividere l’esperienza che stanno vivendo, insieme ad altre mamme. Questo aiuta a non sentirsi sole e permette di rendersi conto di non essere le uniche ad attraversare momenti di difficoltà o incertezza.

Se vogliamo accudire in modo adeguato i nostri bambini è necessario, a nostra volta, prenderci cura di noi stessi. Ed è fondamentale che chi è vicino ad una neomamma (mariti, familiari, amici…) sia una presenza attenta e accudente nei suoi confronti, perché è assolutamente naturale, aggiungerei fisiologico e molto più comune di quello che si pensa e che si dice, che possa sentirsi fragile e non capace. Chi fornisce cure continue ha a sua volta bisogno di ricevere attenzioni.

Dott.ssa Wilma Zonca, Psicologa perinatale e Psicoterapeuta, socia fondatrice del Gruppo MA.MA

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