In età pediatrica, dopo le infezioni dell’apparato respiratorio, l’otite media è la patologia più frequente – nei primi 3 anni di vita oltre l’80% dei bambini presenta almeno un episodio di otite media acuta (OMA) e in circa un terzo dei soggetti si verificano delle ricadute, generalmente nei mesi freddi invernali.
Otite nei bambini, le cause.
L’orecchio medio è collegato al retro del naso – rinofaringe – tramite la tuba di Eustachio. La tuba ha la funzione di impedire il reflusso in senso contrario dalla nasofaringe, equilibrare le pressioni dell’orecchio interno con la pressione atmosferica e permettere il drenaggio del muco dall’orecchio medio.
Spesso a causa di…
- un raffreddore
- una sinusite o un’infezione della gola,
- oppure se la tuba di Eustachio è ostruita da un ingrossamento delle adenoidi,
- oppure la sua mucosa è rigonfia per una componente allergica,
… si verifica un’infiammazione e si produce l’arresto del normale drenaggio e il muco raggiunge l’orecchio medio e preme sulla membrana timpanica scatenando un forte dolore – i batteri, penetrati all’interno dell’orecchio medio, trovano nel muco terreno fertile alla crescita, producono pus e altre secrezioni aumentando la pressione all’interno del timpano.
Perchè colpisce soprattutto bambini al di sotto dei cinque anni?
Innanzitutto perché il sistema immunitario non è ancora completamente maturo, e poi perché nei piccoli le tube di Eustachio sono più corte e piatte che negli adulti. Ciò significa che i batteri e i virus presenti nella gola e nel naso riescono a raggiungere più facilmente l’orecchio.
Come può essere l’osteopatia per i bambini in questi casi?
L’Osteopatia può essere molto efficace per prevenire l’otite infantile e fare uno screening dei bambini potenzialmente a rischio.
Questo è quanto è emerso da una ricerca condotta nel 2011 da Chantal Morin dell’Università canadese di Sherbrooke ed eccezionalmente realizzata con la comunità medica della Facoltà di Medicina. Dopo aver valutato 65 bambini di età compresa tra 6 e18 mesi, Chantal Morin ha trovato che il 35% di loro aveva una restrizione significativa dell’osso temporale.
Dal monitoraggio è emerso che questi bambini hanno avuto infezioni dell’orecchio significativamente maggiori rispetto ai bambini senza restrizioni. Una restrizione osteopatica importante dell’osso temporale costituisce dunque un fattore di rischio meccanico direttamente correlato alla posizione della tuba di Eustachio.
Cosa può fare effettivamente l’osteopatia?
“L’Osteopatia utilizza movimenti dolci per migliorare il posizionamento dell’osso temporale, e quindi per migliorare il posizionamento della tuba di Eustachio e la sua funzione di evacuazione delle secrezioni”. Infatti, dal punto di vista osteopatico la vulnerabilità della tuba sta nel fatto che la parte ossea è situata nell’osso temporale ed è posizionata in modo orizzontale rispetto al naso. Le ossa del cranio non si fondono durante l’infanzia, e questo consente, da una parte, l‘adattamento del cranio alla nascita e anche la crescita del cervello, ma dall’altra, rende l’osso temporale più vulnerabile a vari disturbi.
Il trattamento osteopatico cose deve valutare e trattare?
1) la componente biomeccanica (mobilità dell’osso temporale), ma anche i rapporti biomeccanici con le strutture adiacenti alla tuba di Eustachio (ad esempio la mandibola).
2) la componente respiratoria e circolatoria. Il sistema linfatico e circolatorio permettono di rimuovere dall’orecchio medio liquidi e pus, una disfunzione osteopatica situata nella testa e nel collo possono influire localmente sulla tuba di Eustachio e sulle sue componenti linfatiche e circolatorie. Il diaframma pelvico, addominale, cervicale e i muscoli della respirazione verranno trattati e riequilibrati in caso di disfunzione perché sono i motori dello spostamento e dello scambio dei liquidi.
3) la componente cranica: la mobilità cranica consente un movimento di tipo peristaltico, utile al drenaggio delle secrezioni all’origine delle otiti, che non può effettuare la tuba perché è sprovvista di una tunica muscolare liscia come quella dell’apparato gastroenterico.
Il giusto approccio è ovviamente una visita pediatrica, una visita specialistica dall’ORL seguita da una terapia adeguata, ma in tutto questo può affiancarsi il trattamento osteopatico con il suo approccio globale che ha lo scopo di agire sul sistema linfatico ed artero-venoso ottimizzando la circolazione dei liquidi a livello dei tessuti, degli organi e del sistema osteo-articolare, senza dimenticare anche la sfera emozionale.
… E la giusta alimentazione?
Inoltre è importante seguire un’alimentazione che limiti l’uso di alimenti che facilitino la produzione di muco (latticini, formaggi, farine e zuccheri raffinati) favorire la giusta dose di fibre integrali per aiutare a conservare attivo l’intestino e drenare le scorie che possono creare stati infiammatori a livello delle mucose non solo intestinali ma anche respiratorie. Integrare minerali quali rame e manganese.
Dott.ssa Silvia Nardocci, fisioterapista e osteopata per bambini e donne in attesa, co-fondatrice del sito Essere in Salute.
Laureata in Terapia della riabilitazione e Fisioterapia. Da sempre affascinata dall’osteopatia, conosciuta in seguito ad un problema fisico risolto in età giovanile grazie ai trattamenti osteopatici, decide di intraprendere il percorso formativo in Osteopatia. Grazie ad un evento straordinario come quello della maternità e grazie al percorso di trattamenti osteopatici che ha fatto durante e dopo la gravidanza ottenendo un maggior benessere ed equilibrio per se stessa e per la sua piccola, ha deciso di dedicare gran parte del lavoro a neonati e bambini, seguendo anche la donna nel periodo pre e post-gravidanza.