Con il termine parenting gli anglosassoni definiscono l’insieme delle competenze necessarie per prendersi cura del proprio figlio, dall’infanzia all’età adulta, promuovendone lo sviluppo fisico, emotivo, intellettuale e sociale.
Ma quali sono gli atteggiamenti ai quali un genitore dovrebbe attenersi per rispondere correttamente a tutte le esigenze del proprio figlio?
In che modo la genitorialità riesce a trasformare persone comuni, a volte anche un po’ irresponsabili, in adulti consapevoli, esempi encomiabili di Vita e coraggiosi sostegni di crescita?
Quando il ruolo del genitore diventa una sfida
Non sempre il “mestiere” del genitore risulta essere particolarmente facile.
Come sostiene il protagonista interpretato da Woody Allen nel film “Scoop”, al genitore è richiesto di essere carino con i propri figli, di prendersene cura, di allevarli e a volte anche di soffrire per loro, ma nonostante questo resta comunque il fatto che i figli crescono… e immancabilmente accusano i propri genitori di avere l’Alzheimer.
Naturalmente si tratta di una visione sarcastica della situazione, ma quante volte un genitore si sente solo nel compiere il suo ruolo? Spesso sembra che tutti gli sforzi compiuti non portino ad alcun risultato.
Inoltre, spesso viene categorizzato in base al suo approccio educativo, viene studiato in ogni suo più piccolo comportamento con l’intenzione di influenzarlo, aiutarlo e a volte anche confonderlo.
Resta il fatto che ogni genitore è “uomo”… un semplice essere vivente che ha ricevuto il grande potere di donare la vita; un individuo che soffre, si adopera giorno dopo giorno per ciò che ha creato, interpretando nel miglior modo possibile il suo ruolo, incredibilmente influenzato dalla sua storia individuale e familiare, dall’educazione che ha ricevuto e dalle molteplici esperienze che la Vita gli ha riservato.
Un genitore è colui che non si arrende, colui che conosce ed ama i propri figli più di qualunque altra persona al mondo… Colui che è in grado di passare i suoi pochi istanti di riposo sui libri o sui siti web per migliorarsi, per imparare, per crescere ed essere, infine, un “buon” genitore.
Un genitore è colui che libera
Insomma, essere “genitore” vuol dire accogliere il proprio piccolo, sfamarlo, preservarne la salute, proteggerlo, stimolarlo, supportarlo, ascoltarlo e poi… liberarlo.
Donare la libertà ad un figlio consiste nel permettergli di vivere e crescere di quello per cui è nato… senza limitazioni, influenze o costringimenti, atteggiamenti che molto spesso partono da noi genitori con la motivazione di voler far del bene e finiscono per far soffrire prima di tutto i nostri figli e poi di conseguenza anche noi stessi.
Insomma, la libertà donata ai propri figli richiede ad ogni genitore una scelta consapevole, spesso anche dolorosa, ma che racchiude al suo interno un atteggiamento d’Amore incondizionato, un comportamento encomiabile che rimarrà inciso nel cuore dei nostri figli per sempre.
Valentina Bruno. Scrittrice per il web, mamma instancabile(x2) e ideatrice di Crescere Felici – Educare alla vita con libertà e gioia.