Dalla Germania l’ultima novità: i bambini diagnosticati con ADHD, per calmarsi, a scuola indosseranno dei giubbetti, simili a certi piumini, riempiti di sabbia, pesanti fino a 6 chili.
L’idea è che il peso di questo indumento ostacoli il movimento dei piccoli e li “stanchi”, prevenendo agitazione e corse nelle aule e abituandoli al contempo a stare fermi, seduti al banco.
Già 200 scuole nella zona di Amburgo hanno sperimentato “felicemente” questo espediente.
Merita aggiungere qualche riflessione? Forse sì. Vengono certo in mente altri “strumenti” studiati per finalità non troppo dissimili, quali le camicie di forza, i letti di contenzione, le gogne, le palle di ferro incatenate alle caviglie dei condannati ai lavori forzati.
Ma qui stiamo parlando di bambini delle scuole elementari!
Come è possibile che si pensi a una modalità così barbara e crudele?
I bambini nervosi, che hanno bisogno di muoversi in maniera incontrollabile, sono in aumento, si dice. Ma come è possibile che troppo pochi capiscano che gran parte del problema è generato dalle condizioni in cui facciamo vivere la nostra infanzia: scarsissimo (per non dire nullo) gioco libero all’aria aperta, immobilità ipnotica davanti a schermi (tv, tablet, pc, smartphone), agende fittissime di impegni extrascolastici (lingue straniere, squadra di calcio, informatica, danza, strumento musicale, ecc.) e, infine, ma forse con il peso psichico maggiore, il diffuso sfascio familiare.
E come reagisce la società? Psicofarmaci e strumenti di tortura come il giubbotto infarcito di sabbia.
Si viene presi da sgomento…Aiuto!
Anita Molino