L’albo illustrato Io sono io racconta il momento delicato in cui il bambino dice “io” e al tempo stesso chiede dell’altro, di noi. Nelle prime relazioni d’affetto, infatti, il piccolo si riconosce, conosce e si forma: dà un nome a chi lo accompagna, a ciò che lo circonda, fa spazio alla sua identità che ora inizia a costruirsi e non smetterà di evolvere.
In questo articolo vi propongo la mia personale interpretazione di questo piccolo, ma efficace libro illustrato e alcune attività creative che la sua lettura mi ha stimolato.
Provatele!
Perché leggere insieme?
Nel libro di Maria Beatrice Masella e Jacobo Muñiz le persone e le cose sono nominate al centro in stampatello e ripetute sullo sfondo in corsivo, con una grafia volutamente incerta, uno scarabocchio a matita sulle tappezzerie a righine.
I capelli rossi del protagonista, una macchia di colore che, calda e marcata, è la stessa del cuore, descrivono una personalità che sarà unica e risaltano sul pallido grigio del vestito: una tela pronta per essere dipinta con un pezzo, un dettaglio, un tessuto di chi incontra, da aggiungere a sé per trasformarsi.
Io sono io è un viaggio di crescita e di sentimenti. Ricorda agli adulti come i bambini siano esseri profondamente sensibili e dalla loro formazione dipenderà l’esistenza di un futuro migliore, racconta che si possono fare molte cose con loro, ma la più importante è in fin dei conti stare insieme perché è da questa relazione significativa che l’individuo diventa essere umano.
Ritagliatevi il tempo per stare insieme dunque, seduti sul tappeto, sdraiati sul letto, leggete ad alta voce, lasciate che sia il piccolo a sfogliare le pagine e a ritmare la narrazione.
Creare un piccolo libro tattile
Cercate insieme i “pezzetti” che ogni personaggio lascia al protagonista: le scarpe del papà e le foglie, il cappellino a pois della sorella, il pied de poule della zia, il fiore blu dello zio, il braccialetto del compagno di scuola…
Stimolate la memoria e la concentrazione oltre la lettura, coinvolgendo per esempio il tatto e l’udito: raccogliete stoffe e tessuti, o le foglie cadute dagli alberi, toccatele e riconoscetene le consistenze, le texture, le trame dei fili intrecciati o delle venature, ascoltate il suono che produce ogni carezza su superfici diverse. Incollate poi i vostri “pezzetti” su dei cartoncini, forate un’estremità e rilegateli con un nastro colorato, avrete così creato un libro tattile personalissimo e unico.
Io sono io
Un viaggio di crescita e di sentimenti per raccontare l’identità di ogni bambino che inizia a costruirsi e che non smetterà di evolvere nei piccoli gesti.
Disegnare l’albero genealogico
Animate la lettura cambiando i nomi. I personaggi del libro hanno tutti un nome proprio: ci sono Francesca, Tommaso, Caterina, Antonio, Penelope, Anna, Luca, Achille…
Cambiate questi nomi con quelli del familiare o dell’amico che il bambino riconosce, lasciate che sia lui ad assegnarlo, se già in grado, altrimenti suggeritelo voi.
Disegnate insieme un grande tronco con rami spogli, scegliete delle foto da ritagliare o, ancora meglio, provate a ritrarvi individuando un dettaglio che vi rappresenti (come nel libro).
Incollate i primi piani tra i rami, scrivete il nome di ognuno e appendete l’albero genealogico in bella vista, sul frigorifero o in cameretta.
Il barattolo degli affetti
Pensate una lista delle attività che potete fare insieme, grandi e piccoli: impastare il pane, inventare le magie, suonare i tamburi, coccolarsi, guardare le stelle e, perché no, leggere i libri.
Ricopiatele su dei foglietti di carta, arrotolateli a pergamena e custoditeli in un barattolo capiente.
Impegnatevi ogni giorno a sorteggiare un biglietto e a trovare il tempo di svolgere quello che avete scritto, non importa se siano cinque minuti o qualche ora.
Dedichiamoci ai bambini a tutto tondo, stiamo con loro, leggiamo con loro, creiamo con loro, solo così porteranno nel cuore il tempo prezioso dell’infanzia che profuma di ricordi sinestetici.
Buona lettura e buon divertimento!
Alla prossima attività!
Leggere l’inatteso
Cambiamento, distacco, morte e lutto narrati negli albi illustrati
Un’accurata selezione di albi illustrati per affrontare temi come il distacco, la morte e il lutto grazie al potere della finzione narrativa e dell’immaginazione. Con interventi di counseling per instaurare una comunicazione efficace e rassicurante.
di Francesca Pamina Ros
Redattrice blog e editor Il Leone Verde Piccoli.