OMNS, 21 febbraio 2020
La vitamina C per via endovenosa è già utilizzata in Cina contro il coronavirus COVID-19.
Ricevo aggiornamenti regolari perché faccio parte del Medical and Scientific Advisory Board, team internazionale di supporto del personale medico in Cina per la somministrazione di vitamina C per via endovenosa.
Il direttore è Richard Z. Cheng, MD, PhD; il vice-direttore è Hong Zhang, PhD. Tra gli altri membri del team vi sono Qi Chen, PhD (professore associato presso la Kansas University Medical School); Jeanne Drisko, MD (professore alla Facoltà di Medicina dell’Università del Kansas); Thomas E. Levy, MD, JD; Atsuo Yanagisawa, MD, PhD (professore alla Kyorin University di Tokyo).
Per leggere le informazioni sul protocollo di trattamento in inglese (protocollo in cinese).
Risultati direttamente dalla Cina
Il dottor Richard Z. Cheng, redattore dell’edizione cinese di OMNS, ci comunica dalla Cina che il primo test sulla vitamina C per via endovenosa, di una dose dai 12.000 a 24.000 mg al giorno, è stato approvato. Il medico fa un appello, inoltre, specificamente all’uso immediato di vitamina C per la prevenzione del coronavirus.
Un secondo studio clinico sulla vitamina C per via endovenosa è stato annunciato in Cina il 13 febbraio. Afferma Cheng che hanno in programma di somministrarne 6.000 mg al giorno, 12.000 mg per casi moderati e gravi: «stiamo anche comunicando con altri ospedali per iniziare ulteriori studi clinici sulla vitamina C per via endovenosa: vorremmo vederla utilizzata anche per via orale in questi studi, poiché queste forme possono essere somministrate a più pazienti e a casa».
Il 21 febbraio è stato annunciato un terzo studio di ricerca, ora approvato, per la vitamina C endovenosa per COVID-19.
Il dottor Cheng, che è uno specialista statunitense certificato in medicina anti-aging, aggiunge: «la vitamina C è molto promettente per la prevenzione e particolarmente importante per curare i pazienti che muoiono quando non esiste un trattamento migliore. Oltre 2.000 persone sono morte a causa del COVID-19, la vitamina C per via endovenosa in alte dosi non è stata utilizzata in nessuno dei casi. L’attuale focus sul vaccino e i farmaci antivirali specifici per le epidemie non sono appropriati». E sottolinea che le dosi precoci e sufficientemente elevate di vitamina C, somministrate anticipatamente per via endovenosa, sono fondamentali.
La vitamina C non è solo un antiossidante prototipo, ma è anche coinvolta nell’uccisione del virus e nella prevenzione della replicazione virale.
È la sindrome di difficoltà respiratoria acuta (ARDS) che uccide la maggior parte delle persone durante le pandemie coronavirali (SARS, MERS e ora NCP). L’ARDS, Acute Respiratory Distress Syndrome, in inglese, è il sintomo finale comune che porta alla morte.
«Chiediamo pertanto una discussione e un dibattito a livello mondiale su questo argomento» spiega il medico.
Le notizie sulla ricerca sulla vitamina C per COVID-19 vengono attivamente soppresse.
Chiunque sostenga che la terapia vitaminica possa fermare il coronavirus è già stato etichettato come “promotore di informazioni false”. Anche la condivisione di notizie verificabili e citazioni dirette da professionisti medici accreditati, è limitata o bloccata sui social media.
In effetti, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha, letteralmente, incontrato Google, Facebook e altri giganti dei media per fermare la diffusione di quelle che dichiarano essere informazioni errate, qui trovate l’articolo.
La somministrazione ospedaliera di vitamina C per via endovenosa da parte del medico è stata emarginata o screditata e il dibattito scientifico sul COVID-19 sembra non essere permesso.
Ironia della sorte, Facebook, che blocca qualsiasi condivisione significativa da parte degli utenti riguardo a notizie a proposito della ricerca approvata sulla terapia vitaminica, è esso stesso bloccato in Cina dal governo cinese.
Il governo cinese non ha però bloccato questa notizia su come la vitamina C per via endovenosa salverà delle vite nell’epidemia di COVID-19 e questo è significativo. Ecco il protocollo pubblicato in cinese.
L’ortodossia medica si concentra ossessivamente sulla ricerca di un vaccino e di un farmaco per il COVID-19. Ma mentre ci si affanna alla ricerca di approcci favolosamente proficui, con la vitamina C avremmo un metodo esistente, plausibile e clinicamente dimostrato per trattare la malattia. E soprattutto sarebbe disponibile in questo momento.
Articolo tratto dal blog La mamma informata.
Traduzione dell’articolo di Andrew W. Saul, Editore.