Il modo migliore per cominciare la pratica dell’istruzione famigliare è quello di far precedere le attività di homeschooling vere e proprie da una buona fase di informazione, di descolarizzazione degli adulti (prima che dei bambini) e di progettazione, comprensiva, se necessario, di cambiamento di prospettive e di riorganizzazione interna.
Questa fase si alimenta mediante delle buone letture, una vasta informazione e mediante la condivisione con famiglie con esperienza.
Quali strumenti usare a tal scopo?
Esistono buone biblio-sitografie, articoli a tema pedagogia, homeschooling, apprendimento e vari blog di famiglie homeschooler.
I gruppi sui social non sempre sono una risorsa efficace, visto che sono facili prede di allarmismi o vittime di fake e non sempre c’è una reale corrispondenza fra i consigli elargiti e l’esperienza personale.
Meglio l’incontro di persona e il riferimento a chi possiede comprovata esperienza e conoscenza in materia di homeschooling.
Esiste un’associazione nazionale (www.laifitalia.it), impegnata nella tutela della dignità dell’homeschooling e nella salvaguardia dei diritti degli homeschooler nonché nella promozione della cultura dell’istruzione in famiglia e nella produzione di testi, documenti e progetti in questo ambito.
Iscriversi a LAIF (L’Associazione Istruzione Famigliare) significa sostenere il suo impegno, accedere a una rete di informazioni e di servizi e nello stesso tempo diventare più forti perché si è, appunto, associati.
Sempre durante questa prima fase, diciamo di preparazione, sarà opportuno anche interrogarsi sulla tipologia di homeschooling che più si addice al vostro modo di essere famiglia: quando si parla di istruzione parentale infatti, si parla di un mondo estremamente ricco e variegato, all’interno del quale ciascuna famiglia è chiamata a operare delle scelte consapevoli.
Vi si addice di più la “scuola a casa”, l’apprendimento autoguidato o unschooling, oppure preferite l’istruzione con curricolo personale?
Viaggerete molto? Vi farete aiutare da “insegnanti” o tutor esterni alla famiglia? Su quali risorse potete fare affidamento (a livello famigliare, di infrastrutture, di gruppo sociale o di comunità, ecc.)?
Pur nella consapevolezza che nessuna scelta è definitiva, è comunque bene conoscere tutte le opportunità e valutarne la compatibilità con le caratteristiche della propria famiglia per stabilire un punto di partenza del proprio percorso. Durante il cammino, poi, è sempre possibile correggere il tiro o tornare sui propri passi.
A seconda dei casi, all’inizio del percorso di istruzione famigliare può essere utile una ri-organizzazione degli spazi e dei tempi domestici: lo spazio-tempo libero per il gioco in autonomia e lo spazio-tempo vuoto per un po’ di sano far-niente o per fantasticare sono sacri.
Altrettanto fondamentale è l’accessibilità ai materiali disponibili per la soddisfazione della curiosità del bambino/ragazzo. Non da ultimo, devono essere attenzionate le attività quotidiane da svolgere insieme e lo sviluppo delle competenze sociali attraverso la frequentazione libera di ambienti, luoghi, gruppi di ogni età della società civile.E’ necessario anche conoscere le norme che regolano l’istruzione parentale in Italia: quali sono i diritti degli homeschooler? Quali i loro doveri?
Oltre la scuola e l’homeschooling
Riparare i danni della pandemia ed educare per il mondo che verrà
Una proposta di intervento educativo da realizzare nel contesto dell’istruzione parentale per gli allievi della scuola secondaria inferiore e superiore, ispirata al modello umanistico dell’educazione integrale (che coinvolge corpo, mente, anima e spirito), con il proposito di formare anime libere e capaci di sentire e di pensare.
La legge prevede infine che l’istruzione parentale inizi con una dichiarazione di assunzione della responsabilità di istruzione della prole, mediante una comunicazione indirizzata al Dirigente Scolastico del proprio Istituto comprensivo e/o al Comune di residenza. E’ buona norma informare il Dirigente e/o il Sindaco delle vostre scelte e aprire un dialogo costruttivo.
LAIF ha predisposto per i suoi soci una bozza di progetto famigliare di istruzione che si consiglia di presentare il più presto possibile e che consente di mostrare la capacità progettuale, e quindi tecnica, dei genitori nonché di instaurare un rapporto collaborativo con il DS.
Tale dichiarazione andrà ripetuta poi annualmente prima dell’inizio dell’anno scolastico di competenza.
Naturalmente se vostro figlio/a è già iscritto/a a scuola quando scegliete l’istruzione parentale sarà necessario effettuare la pratica di ritiro da scuola.
Dopodiché siete pronti per un grande viaggio!
di Nunzia Vezzola
Docente di scuola superiore e socia fondatrice dell’Associazione Istruzione Famigliare – www.laifitalia.it.