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Alimentazione in gravidanza: prevenire l’obesità

Il tema dell’alimentazione in gravidanza è particolarmente sentito, in quanto quella della gestazione è una fase molto delicata sia per la salute della madre che per quella del piccolo.
Seguire una dieta bilanciata già prima del concepimento, ma soprattutto in gravidanza, spiega la pediatra Vera Gandini, è fondamentale quindi sia per soddisfare le esigenze nutrizionali della mamma, sia per sostenere il corretto sviluppo del bambino.

Alimentazione in gravidanza: perché bisogna fare attenzione

L’alimentazione e lo stile di vita della donna nel periodo precedente e contemporaneo alla gravidanza, durante l’allattamento e nei primi anni di vita possono avere effetti a lungo termine sulla salute del bambino, determinando il rischio delle cosiddette “malattie non trasmissibili” come obesità, diabete e malattie cardiovascolari.
Essere in buona salute e seguire una dieta corretta, già prima del concepimento, è fondamentale per poter soddisfare le esigenze nutrizionali che si vengono a presentare durante la gravidanza e l’allattamento e per sostenere il corretto sviluppo del bambino durante le varie fasi della crescita.

Il pericolo dell’obesità in gravidanza

Molte donne, a causa di una dieta squilibrata o inadeguata, giungono “malnutrite” all’appuntamento con l’inizio della gravidanza.
La malnutrizione può manifestarsi con una condizione di sottopeso, ma anche di sovrappeso, obesità o di deficit di micronutrienti fondamentali. Si tratta di una statistica grave, dal momento che l’obesità materna sembra avere una notevole influenza sugli esiti della gravidanza e sul rischio di obesità e di malattie nel bambino.
Da alcuni studi emerge addirittura che il BMI (Body Mass Index, ovvero l’Indice di Massa Corporea) prima della gravidanza sia più importante, nel determinare eventuali complicanze, rispetto a un eventuale aumento di peso durante la gravidanza.

Una condizione di eccesso ponderale nella mamma comporta un aumentato rischio di complicanze, sia per la gestante che per il feto. Le donne obese hanno un maggior rischio di insulino-resistenza che può manifestarsi clinicamente come intolleranza al glucosio e crescita fetale eccessiva, un aumentato rischio di travaglio complicato e di taglio cesareo o di parto pre-termine. Le disfunzioni metaboliche legate all’obesità sono ritenute causa di disfunzione della placenta che può determinare la nascita di bambini di peso inferiore alla norma per malnutrizione.

I rischi per il bambino sottopeso

Che l’alimentazione in gravidanza sia un tema sensibile lo dimostra quindi il fatto che i nati piccoli per l’età gestazionale reagiscono alla malnutrizione fetale attivando meccanismi metabolici di compenso per ottimizzare la crescita: tali meccanismi, quando aumenta la disponibilità di nutrienti dopo la nascita, favoriscono un rapido recupero del peso, ma anche un aumento del tessuto adiposo che li predispone a patologie quali obesità, diabete, ipertensione arteriosa.
Per questo motivo, l’eccessivo aumento di peso in gravidanza contribuisce in maniera significativa alla trasmissione intergenerazionale dell’obesità.

Cosa mangiare in gravidanza

Durante la gravidanza le richieste di alcuni micronutrienti aumentano in modo significativo.
Un esempio è rappresentato dall’acido folico, il cui apporto non riesce a essere soddisfatto attraverso la dieta, per cui necessita di essere supplementato.
Per il resto l’alimentazione in gravidanza non è molto diversa da quella che dovrebbe seguire una donna adulta: non raddoppiamo le quantità di cibo pensando che dobbiamo mangiare per due e atteniamoci alla dieta mediterranea, ricca di nutrienti antiossidanti e anti-infiammatori.
È importante, prima e durante la gravidanza, essere fisicamente attive, seguire un’alimentazione equilibrata, non fumare, non bere alcol ed avere un indice di massa corporea normale.

E se siamo già mamme, cosa possiamo fare?
Diciamolo alle nostre amiche, sorelle, figlie: condividiamo queste informazioni affinché, ancor prima di pianificare una gravidanza, la coppia possa giungere consapevolmente all’evento e perché la futura mamma possa preparare un ambiente sano e favorevole ad accogliere un bimbo.


di Vera Gandini
Pediatra, esperta in omeopatia, su www.veragandini.it promuove la cura integrata come strumento per prevenire le malattie e raggiungere la salute intesa come benessere psicofisico.

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