È possibile effettuare il ritiro da scuola, gratuitamente, per istruire i figli in autonomia, sotto la propria responsabilità; tale percorso è pienamente legale e si chiama istruzione parentale.
Nunzia Vezzola, docente e socia fondatrice dell’Associazione Istruzione Famigliare (LAIF), in questo articolo spiega come avviare il ritiro da scuola a favore dell’homeschooling, quali sono i moduli da compilare e le informazioni necessarie per non farsi trovare impreparati.
Ritiro da scuola: i moduli da compilare
La legge (D. Lgs. 62/17) prevede che i genitori scrivano una comunicazione al Dirigente scolastico del territorio di residenza, nella quale dichiarano sia di aver deciso di provvedere all’istruzione del figlio mediante l’istruzione parentale sia di possederne le capacità o tecniche o economiche.
Detta comunicazione va inviata preferibilmente via raccomandata con ricevuta di ritorno (o via pec), unitamente alla comunicazione del ritiro da scuola (se il ragazzino era iscritto) ed è sufficiente a iniziare il percorso di istruzione parentale.
A questo link trovate i moduli consigliati.
Il ritiro da scuola non implica un nulla osta da parte dell’istituto, né autorizzazioni, né costo alcuno: non c’è nessuna ragione perché esso debba essere a pagamento. Né è necessario ricorrere a un avvocato.
Non risultano essere necessarie dichiarazioni aggiuntive, né bisogna fornire motivazioni o giustificazioni della propria scelta, né ci risulta che sia obbligatorio l’uso di una modulistica determinata. Nei casi in cui il Dirigente dovesse avere delle richieste ulteriori, gli sarà richiesto di sostenerle con i dovuti riferimenti normativi.
La comunicazione non può essere né accolta né rifiutata: la facoltà di avvalersi dell’istruzione parentale è un diritto costituzionale e quindi il Dirigente scolastico non può che prenderne atto.
Ci risulta però, per esempio, che la provincia di Trento abbia intrapreso una linea di rigidità non completamente coerente con la legislazione nazionale. Al momento, l’associazione LAIF è impegnata anche su questo fronte per la tutela delle famiglie homeschooler e per il pieno riconoscimento della dignità dell’istruzione parentale.
Oltre la scuola e l’homeschooling
Riparare i danni della pandemia ed educare per il mondo che verrà
Una proposta di intervento educativo da realizzare nel contesto dell’istruzione parentale per gli allievi della scuola secondaria inferiore e superiore, ispirata al modello umanistico dell’educazione integrale (che coinvolge corpo, mente, anima e spirito), con il proposito di formare anime libere e capaci di sentire e di pensare.
L’istruzione, l’homeschooling e la legge costituzionale
La legge italiana pone in capo ai genitori la responsabilità dell’educazione e dell’istruzione dei figli: a cominciare dalla Costituzione della Repubblica italiana (Art. 30: “È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire e educare i figli”), proseguendo con il Codice civile (Art. 147) e le leggi successive, in Italia è ai tutori dei fanciulli che spettano le scelte di indirizzo per la loro educazione e istruzione.
Chi manda i ragazzi a scuola è chiamato infatti, per esempio, a esprimere la propria volontà se avvalersi o meno dell’insegnamento della religione cattolica, oppure se iscrivere il figlio nella sezione Montessori o in una sezione convenzionale. Con l’età, il ventaglio di possibilità aumenta: la scuola media con l’Inglese potenziato, piuttosto che quella a indirizzo musicale, una lingua comunitaria o un’altra. E alle superiori, a maggior ragione, si dovrà scegliere il corso di studi più idoneo al proprio figlio.
La nostra Carta Costituzionale stabilisce anche l’obbligo, non di frequenza scolastica come troppo spesso si tende ad affermare, ma di istruzione (Art. 34: “L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita”): spetta ai genitori provvedere a istruire i figli mettendo in campo tutte le azioni che ritengono più opportune per i ragazzi.
La norma costituzionale precisa che “nei casi d’incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti” (Art. 30): il servizio scolastico interviene là dove i tutori dei bambini o ragazzi siano incapaci a provvedere direttamente alla loro istruzione, o dove essi ritengano opportuno delegare.
Ritiro da scuola anche ad anno scolastico iniziato
I genitori, dunque, sono in prima linea nelle scelte importanti per i propri figli: hanno il diritto (la libertà) e il dovere (la responsabilità) di provvedere all’istruzione. Ed è previsto che optino anche per un’istruzione al di fuori della scuola, in un percorso di maggiore autonomia nell’istruzione e nell’educazione.
La decisione di intraprendere un percorso di questo tipo si può fare in qualsiasi momento e il ritiro da scuola si può effettuare anche ad anno scolastico iniziato, senza dover fornire motivazioni di alcun genere.
L’istruzione parentale in Italia, non solo è legale, ma ha anche una lunga tradizione: già nel 1877, la Legge Coppino specificava che l’obbligo di frequenza scolastica vigeva solo nei casi in cui i genitori non potevano provvedere direttamente all’istruzione dei loro figli, nei casi di “orfani, fanciulli senza famiglia accolti negli istituti di beneficienza”. All’epoca si chiamava istruzione paterna o privata. E già allora per praticarla legalmente era sufficiente presentare la dichiarazione dei genitori di possedere i mezzi per provvedervi.
di Nunzia Vezzola
Docente di scuola superiore e socia fondatrice dell’Associazione Istruzione Famigliare – www.laifitalia.it.
Lory
Si ma poi a fine anno che cosa deve fare un esame per passare alla classe successiva?
Koto
Si. Esame di idoneità se richiesto.
Alessia
Buongiorno,
Ho letto tutte le sue precedenti risposte, grazie per questo servizio!
La mia bambina dovrà iniziare a settembre la 4° elementare, ma a fine giugno ci trasferiremo all’estero. Manterremo la residenza in Italia inizialmente per poterci avvalere poi dell’istruzione parentale..il problema è che la nostra preside non mi vuole dare appuntamento per poter discutere con lei dell’iter da seguire ed io chiaramente, non sono pratica. Leggendo il suo articolo ho capito che dovrò presentare due lettere (ritiro e dichiarazione) da fare protocollare dalla nostra scuola. Le chiedo però: non dovrò fare altro o presentare queste lettere ad altri? Come dovrei fare per poi poter sostenere l’esame a giugno? A chi devo inviare il programma didattico? Mi scuso per le tante domande ma sono in alto mare. Grazie ancora!
Alessia
Koto
Per esame di idoneità si può scegliere qualunque scuola si voglia, in Italia. E non per forza quella statale, o di appartenenza.
Nunzia
Buongiorno,
Si può scegliere una scuola statale o paritaria italiana.
Buona giornata.
Nunzia
Nunzia
Buongiorno Koto,
L’esame di idoneità si può sostenere in qualsiasi scuola statale o paritaria italiana.
Non esattamente in una scuola qualsiasi, cioè ad esempio non in una scuola parentale.
La scuola d’esame non deve per forza coincidere con quella del territorio di residenza. Può essere anche in un’altra regione.
Saluti.
Nunzia.
Carmela Turco
Ho deciso insieme a mia figlia per l’anno scolastico 2020/2021 di scegliere l’homeschooling per l’idoneità al IV anno del Liceo Classico. Abbiamo presentato ad inizio anno la documentazione necessaria al sindaco ed al liceo in cui aveva frequentato i primi due anni.
Ora, tuttavia, ci troviamo in difficoltà, perché nessun istituito in provincia di Latina vuole accettare la sua richiesta all’esame di idoneità.
Cosa potremmo fare? C’è qualche legge a cui appellarsi?
Grazie.
Carmela Turco
P. S. : contatto telefonico: 3493541538
Nunzia
Buongiorno Carmela,
Se non ho capito male, sua figlia ha intorno ai 18 anni e non è più in obbligo di istruzione. Perciò può scegliere se fare l’esame oppure no.
Se desidera comunque farlo e non trova una scuola nonostante i suoi tentativi, suggerirei:
– di chiedere una risposta scritta alle rispettive scuole, soprattutto se questa è negativa,
– una volta ottenute le risposte, di scrivere all’Ufficio scolastico Provinciale e/o Regionale e segnalare la cosa, allegando le risposte delle scuole a cui si è fatta richiesta di esame.
Resto a disposizione per ulteriori dubbi.
Un caro saluto.
Nunzia
Nunzia
Buongiorno Lory,
Scusi il ritardo nella risposta: c’erano difficoltà tecniche che ora ho risolto.
Rispondo alla sua domanda: è previsto che la scuola effettui una verifica e validazione del percorso di istruzione del ragazzino, in particolare in riferimento alle Indicazioni nazionali per il curricolo.
Le lascio un link per eventuali approfondimenti: https://www.laifitalia.it/faq/.
Un saluto.
Nunzia
Federica Buratta
Salve , ho due figlie una di 11 anni e una 8 da ottobre ci siamo avvalse dell’educazione parentale e il 15 marzo abbiamo inviato mail sia alla dirigente che al sindaco disponendo il ritiro scolastico e cancellazione dai registri scolastici, non ho avuto mai alcuna risposta.
Oggi in data 27 aprile la dirigente con una mail fa richiesta di presentazione domanda d’esame o sarà suo dovere segnalare in riferimento dell’art 731 c.c.
Avendone disposto il ritiro sono in egual modo sogette ad obbligo d’esame?
Nunzia
Buongiorno Federica,
Le lascio solo alcune osservazioni, prima di rispondere alla sua domanda:
– non è dovuta una risposta alla comunicazione di istruzione parentale; certo, sarebbe un segno di gentilezza e collaborazione, ma anche queste, evidentemente, non sono dovute;
– la dirigente fa un riferimento non corretto: certamente intendeva richiamare l’art. 731 del Codice Penale e non del Codice Civile
– il testo dell’art. 731 del Codice Penale recita: “Chiunque, rivestito di autorità o incaricato della vigilanza sopra un minore, omette, senza giusto motivo, d’impartirgli o di fargli impartire l’istruzione elementare è punito con l’ammenda fino a euro 30.” Difficile sostenere, e dimostrare, che i genitori abbiano omesso “di impartire l’istruzione elementare” al proprio figlio soltanto perché non gli hanno fatto sostenere l’esame. Ancor più che l’abbiano fatto “senza giusto motivo”.
Certamente la Dirigente non ricorda la sentenza del Tribunale di Pescara (https://www.laifitalia.it/2018/11/30/motivazioni/), nella quale è stato ribadito che non esiste necessariamente un nesso fra mancato esame e presunta violazione dell’obbligo di istruzione (https://www.laifitalia.it/2018/12/08/pisano/).
La risposta alla sua domanda è articolata: il ritiro da scuola non esime dal dovere della scuola di vegliare sull’effettivo accesso all’istruzione da parte di tutti i bambini/ragazzi.
Che poi questo si chiami esame e che si svolga in un certo modo, è tutto da discutere.
Probabilmente, muovendosi con il dovuto anticipo, si sarebbe potuto cercare un dialogo e negoziare un accordo per un “esame” veramente inclusivo, che possieda una reale “finalità formativa” (D.Lgs. 62/2017, art. 1), che sia svolto “ai fini della verifica dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione” (art. 2 comma 7 D.M. 5/2021), e “coerente con gli obiettivi e i traguardi previsti dalla Indicazioni e declinati nel curricolo” (Indicazioni nazionali per il curricolo, 2012, cap. Valutazione).
Sperando di esser stata utile, le invio un caro saluto.
Nunzia
laura
Buongiorno Nunzia sono la mamma di due bambine che la settimana scorsa hanno sostenuto il primo esame di idoneità per la prima e la seconda primaria.Premetto che stiamo attendendo gli esiti e che la scuola dove hanno sostenuto l’esame era sì di appartenenza ma non era quella dove erano iscritte a settembre 2020 poichè le ho ritirate da scuola a dicembre 2020 e aggiungo per fortuna!.
La mia domanda adesso è questa :
l’esito dell’esame dovrò inviarne una copia per raccomandata alla scuola dove erano iscritte a settembre 2020 in quanto scuola vigilante oppure non devo inviare nulla a nessuno poichè la scuola dove hanno sostenuto gli esami era quella del territorio di appartenenza? Ti ringrazio sin da ora cordialmente Laura.
Nunzia
Ciao Laura,
Scusa se rispondo solo adesso, ma non avevo visto questi commenti.
Se hai sostenuto l’esame nella scuola del territorio di residenza, non devi inviare copia dell’esito a nessuno.
Un caro saluto.
Nunzia
Losa
Mi scusi ,volevo fare una domanda ! E vero che raggiunti 16 anni si può scegliere di non presentare la richiesta di idoneità,e comunque fare l’esame finale al 5 anno ? Mio figlio a 16 anni ha finito il terzo anno ,se non fosse che la dirigente ha rifiutato di fargli fare l’idoneità per passare al quarto ,nonostante tutta la documentazione ,addirittura lo ha bocciato ,scrivendo assenze ,come mi potrei comportare dinanzi a questa situazione ? Grazie per la risposta .
Nunzia
Buongiorno Losa.
Le suggerisco di leggere le domande e risposte più frequenti qui contenute: https://www.laifitalia.it/faq/#%E2%80%A6_sullistruzione_parentale_alle_superiori .
Dopo i 16 anni si è in obbligo di formazione, quindi la dichiarazione di istruzione parentale è ancora dovuta. Trova moduli specifici a questo link https://www.laifitalia.it/modulistica/.
L’esame invece non è dovuto, ma entra invece in gioco per essere ammessi alla maturità.
Un caro saluto.
Nunzia
Bianca
Buongiorno Nunzia,
Le scrivo per farLe una domanda che sicuramente risulterà banale, ma..io ho 2 bambini di 6 e 8 anni e stiamo pensando di ritirarli dalla scuola elementare nel caso in cui venga approvata la legge che prevede la vaccinazione dai 6 anni in su.
La domanda è questa: qualora decidessimo di avvalerci dell’istruzione parantale, i miei bambini non potranno mai più frequentare la scuola regolare?
Grazie.
Buona giornata.
Nunzia
Buongiorno Bianca,
No, ci mancherebbe! “La scuola è aperta a tutti”, recita la nostra costituzione all’art. 34. Quindi è aperta anche a chi ne è uscito per un periodo …
L’istruzione parentale non è un contratto a vita, irreversibile.
I vostri bambini potranno rientrare a scuola appena lo desidererete.
Un caro saluto.
Nunzia
Kate
Buongiorno, leggo tutti gli articoli per prima volta, sono interessanti. Aggiungo a questo commento: se vorrebbero rientrare come si dovrebbe fare? Aspettare che si aprono le iscrizioni per le scuole secondarie 1/2 grado a gennaio di ogni anno o possono rientrare in qualsiasi momento? grazie mille!!!
Anna
Buonasera, ho un figlio che è iscritto all’ultimo anno di un liceo statale. Ha deciso di andare in istruzione parentale, la modulistica del ritiro è da presentare al dirigente dove è iscritto est sindaco del comune di residenza?
Nunzia
Buongiorno Anna,
Dopo i 18 anni, i giovani sono liberi da qualsiasi obbligo di istruzione/formazione e sono considerati privatisti. Perciò non devono più seguire le procedure dell’istruzione parentale. Trova ulteriori dettagli qui: https://www.laifitalia.it/faq/#%E2%80%A6_sullistruzione_parentale_alle_superiori.
Il riferimento per il ritiro è il dirigente scolastico della scuola a cui è iscritto, non il sindaco.
Un caro saluto.
Nunzia.
Irene Anna Pallozzi
Buonasera volevo far fare l’istruzione parentale a mio figlio l’unico dubbio che ho è che noi abbiamo la residenza in una città e mio figlio va a scuola in un’altra città adesso mi chiedo al sindaco di e ha la residenza o al sindaco dove è iscritto a scuola va mandata comunicazione? Grazie
Nunzia
Buongiorno Irene Anna,
Il riferimento sono il dirigente scolastico e il sindaco del territorio di residenza.
Trova ulteriori dettagli a questo link: https://www.laifitalia.it/faq/#%E2%80%A6_la_dichiarazionecomunicazione_annuale.
Presso la scuola in cui suo figlio è iscritto dovrà fare la cancellazione dai registri scolastici.
Un caro saluto.
Nunzia.
claudia
BUONASERA. HO UN FIGLIO DI 13 ANNI E QUEST’ANNO ABBIAMO DECCISO DI FREQUENTARE LA TERZA MEDIA IN EDUCAZIONE PARENTALE. MI DOMANDAVO, SE IN CASO IL RAGAZZO DOVESSE AVERE DEI RIPENSAMENTI RIGUARDANTI QUESTO PERCORSO,ESISTE LA POSSIBILITA’ DI POTERLO REISCRIVERE ALLA SCUOLA STATALE AD ANNO GIA’ COMINCIATO?
GRAZIE MILLE!
Nunzia
Buongiorno Claudia,
Scusi il ritardo, ma evidentemente non mi arrivano tutte le notifiche.
La possibilità di rientrare nella scuola ad anno iniziato esiste sicuramente sul piano teorico. A livello pratico, poi, però essa dipende dalla effettiva disponibilità, in termini di capienza delle aule e numero di alunni già frequentanti, in termini di organico e numero di classi, ad esempio. La scuola infatti può rifiutare un’iscrizione, non solo se tardiva, se ha già raggiunto il numero massimo di alunni in relazione ai propri spazi ed al personale.
Un caro saluto.
Valentina
Buonasera,in qualsiasi periodo dell’anno scolastico si può ritirare il proprio figlio?o c’è “un mese limite?”
Grazie
Nunzia
Buongiorno,
Teoricamente sì: è ancora possibile ritirare il bambino da scuola in qualsiasi momento dell’anno.
Una data segna però uno spartiacque: il 15 marzo.
Se ci si ritira dopo tale data, si viene comunque scrutinati, sulla base dei voti e delle assenze che sono stati registrati fino a quel momento. Insomma, si verrà promossi, bocciati o “rimandati” in base alla situazione dell’alunno.
Ritirarsi prima di quella data significa poter “azzerare” la situazione scolastica ed aver diritto a sostenere l’esame da privatista. Questa darà come risultato una “idoneità alla classe successiva”, o una “non idoneità”, in base all’esito delle prove d’esame, e solo in base a quelle.
Un caro saluto.
Nunzia
Dario
Buongiorno. La ringrazio per la sua grande disponibilità e per tutte le informazioni che gentilmente ha messo a disposizione del prossimo. Mia figlia 6 anni è attualmente residente all’estero, dove abbiamo potuto rimandare di un anno l’iscrizione alla scuola dell’obbligo. Comunque stiamo provvedendo informalmente alla sua formazione e, in previsione di un rientro in Italia, vorremmo farle fare l’esame di prima elementare a giugno ed iscriverla direttamente in home schooling per l’anno prossimo (seconda elementare).
Abbiamo preso atto della nuova circolare di novembre 2021 che invita ad iscriversi entro il 28/01/2022. Non essendo attualmente residente in Italia, (quindi ad esempio non esiste una scuola vigilante o un sindaco che debba verificare l’adempimento dell’istruzione del minore) il nostro è un caso particolare per cui non trovo precedenti in rete. A suo avviso è pensabile mandare quest’anno due comunicazioni alla scuola di (futura) residenza, una per comunicare la volontà di farle fare l’esame di prima elementare entro il 30/06/2022, ed una per comunicare intenzione e programma educativo per la seconda elementare? Prima di discuterne con un dirigente scolastico, probabilmente contrario a priori, le sarei grato di un suo parere o riferimento che potrebbe aiutarci. grazie.
Ionela
Buongiorno, spero che mi risponda al più presto: Ho mia figlia in prima media ha fatto l’infanzia qui 2anni poi elementari 4 ora sta facendo la prima elementare anno scolastico 2021-2022 adesso che siamo a gennaio 17/2022 voglio ritirare mia figlia in quanto abbiamo deciso di ritirarci in Romania definitivamente. Come dobbiamo procedere devo avvisare la scuola della nostra? Grazie aspetto una gentile risposta. Grazie anticipatamente
Nunzia
Buongiorno Ionela,
Se in Romania sua figlia andrà a scuola, deve chiedere alla segreteria della scuola a cui è iscritta come deve avvenire il passaggio. Noi non ci occupiamo di iscrizioni a scuola.
Se invece in Romania farà homeschooling, dovrà allinearsi alla legge rumena.
Un saluto.
Nunzia
Nunzia
Buongiorno Dario,
Se non c’è ancora una residenza, non si può far niente.
Soltanto, entro il 30 aprile 2022, si potrà fare la richiesta d’esame in una scuola italiana, statale o paritaria, anche lontano dalla residenza.
Cari saluti.
Nunzia
Francesca
Buon giorno e grazie per questa possibilità..vorrei ritirare mia figlia che frequenta la 5 elementare …mi chiedevo .se la ritiro il 16 marzo ..può evitare la esame di passaggio alle scuole medie dove già è iscritta? O l esame lo dovrà fare ugualmente come se la ritirarsi prima del 15 marzo ?
Grazie infinite
Nunzia
Buongiorno,
Grazie per questa domanda interessante.
L’ammissione alla prima media è conditio sine qua non (requisito imprescindibile) per poter sostenere l’esame di terza media.
Quindi sua figlia dovrà avere o la pagella conclusiva della classe quinta, con esito promozione/ammissione, oppure l’idoneità alla prima media, come risultato dell’esame conclusivo della quinta elementare.
Qui trova i riferimenti normativi: https://www.laifitalia.it/quadro-normativo-di-riferimento/#%E2%80%A6_per_lo_svolgimento_degli_esami_di_fine_ciclo. ;
Qui trova un breve commento: https://youtu.be/9-lIwo4Y5ak?t=3099.
Cordiali saluti.
Nunzia
Gennifer
Salve,seguo con attenzione tut8quello che fate con laif,e trovo che state facendo un lavoro meraviglioso. Avrei una domanda,ho tolto mia figlia che frequentava la quarta elementare a gennaio di quest’anno e insieme ad altri genitori abbiamo continuato ( loro li facevano già da due anni) il percorso di homeschooler… Abbiamo poi deciso di chiudere l’esame di idoneità in un’altra scuola di appartenenza, perché parlando con la dirigente ci sembrava abbastanza aperta al dialogo. L’altro giorno invece la dirigente ci chiama e dice che senza in nullaosta della ex dirigente e senza l’iscrizione al nuovo plesso scolastico non possiamo sostenere l’esame… Ora per correre ai ripari, perché il termine di presentazione della domanda è fine aprile, abbiamo trovato una scuola privata che farà sostenere l’esame ai nostri bambini. Ora la domanda è ma la dirigente aveva il diritto di avanzare quella richiesta??? Grazie mille in anticipo
Nunzia
Ciao Gennifer,
No, la dirigente non aveva diritto a richiedere il nulla osta.
Quella del nulla osta è una pratica che si applica agli alunni frequentanti che chiedono il trasferimento da una scuola ad un’altra. Non nel caso di istruzione parentale.
Infatti, in homeschooling, i bambini/ragazzi non sono iscritti a nessuna scuola pubblica e non frequentano. Sono piuttosto protagonisti di un percorso di apprendimento interamente extra-scolastico, la cui responsabilità ricade sui genitori. Il Dirigente del territorio di residenza prende atto delle scelte famigliari e verifica che il bambino non venga privato dell’istruzione, ma non rilascia autorizzazioni o nulla osta.
La tematica della sede dell’esame di idoneità è stata ripresa nella parte introduttiva del D.M. 5/21, il quale ha ribadito con forza e chiarezza il concetto di libertà di scelta della famiglia (https://www.laifitalia.it/faq/#7_Dove_si_puo_sostenere_lesame_o_laccertamento).
In questi casi, il nostro consiglio è quello di chiedere alla Dirigente zelante di indicare per iscritto quali norme nazionali supportano la sua richiesta del nulla osta e il suo rifiuto indiretto di costituire la commissione d’esame. La si può anche rendere consapevole del fatto che quest’ultimo, a sua volta, comporta la negazione di un diritto, come indicato al link sopra.
Un caro saluto.
Nunzia
Angela
Mio figlio è iscritto in seconda elementare,se lo ritiro dopo il 15 marzo sarà cmq scrutinato? Su cosa si basa la valutazione dato che i voti del bambino relativi al primo quadrimestre sono molto buoni? Ad aprile posso richiedere l’idoneità anche per la terza elementare? Visto che compie 8 anni ento dicembre 2022?le prove invalsi vengono eseguite da casa?
Angela
Mio figlio frequenta la seconda elementare,se lo ritiro dopo il 15 marzo verrà lo stesso scrutinato? Se si come verrà effettuata la valutazione tenendo conto che il bambino presenta al primo quadrimestre voti buoni(livello intermedio). In ogni caso ad aprile posso richiedere l’idoneità non solo per la seconda ma anche per la terza elementare visto che il bambino compie 8 anni a luglio 2022,infine le prove invalsi per la seconda elementare se lo ritiro le fara’ da casa?
Nola Tarolli
Buongiorno a tutti. Chiedo gentilmente un “aiuto”: mia figlia frequenta il primo anno delle scuole medie.
Per motivi di lavoro vorrei chiedere alla scuola di poter finire l anno da adesso in dad. Essendo che abbiamo attività fuori regione (in Romagna nn fanno tedesco quindi mi è impossibile trasferirla).
E poi riprendere a settembre l anno in presenza.
Secondo voi sarà possibile in una risposta positiva da parte della scuola? Grazie mille
Nunzia
Buongiorno Nola,
Se sua figlia fa la DAD, non è istruzione parentale: sua figlia rimane iscritta e “alunna” a tutti gli effetti e perciò è tenuta a rispettare i regolamenti della scuola.
Da quello che sento dire, adesso stanno tentando di ridurre drasticamente il ricorso alla DAD, che comunque secondo me, nel suo caso, sarebbe difficile da giustificare, tanto più per un periodo così lungo.
Ma chiedere è sempre lecito!
Un caro saluto.
Nunzia
Giuliana
Buongiorno scusi,a questo punto dell’ anno posso ancora ritirare mio figlio dalla seconda media statale e fargli fare esame di idoneità in una paritaria a giugno? grazie in anticipo
Nunzia
Buongiorno Giuliana.
Di norma, il ritiro entro il 15 marzo dà la possibilità di sostenere l’esame da privatista. Dopo quella data, si dovrebbe essere scrutinati sulla base delle valutazioni e delle assenze fino a quel momento, pur essendo “ritirati”.
Se lo ritiene opportuno, può tentare di parlarne con il dirigente.
Un caro saluto.
Alessia
Io ho appena finito la 3 liceo e sto per andare in 4 al liceo scientifico. Qual’è l’iter che devo fare per entrare in homeschooling? E l’esame di idoneità e maturità li posso dare anche in altri licei, non volendoli fare nel liceo in cui sono inscritta? In quale sito devo scaricare il programma ministeriale e quali libri e persone che fanno homeschooling mi puoi consigliare?
Grazie mille.
Nunzia
Ciao Alessia,
L’homeschooling è una scelta della famiglia per l’istruzione dei propri figli minorenni. Perciò, se sei minorenne, sono i tuoi genitori che se ne devono occupare (devono firmare loro i documenti necessari). L’iter è molto semplice e si riduce all’invio della dichiarazione e del ritiro, entrambe scaricabili a questo link: https://www.laifitalia.it/modulistica/.
Se invece sei maggiorenne, diventi privatista e semplicemente ti ritiri dal liceo che frequenti (firmi tu la dichiarazione di ritiro). Poi farai gli esami come privatista.
Gli esami si fanno comunque in una qualsiasi scuola del territorio italiano, statale o paritaria. Trovi ulteriori informazioni a questo link: https://www.laifitalia.it/faq/#%E2%80%A6_sullistruzione_parentale_alle_superiori.
Trovi informazioni attendibili sui licei a questo link: https://www.miur.gov.it/scuola-secondaria-di-secondo-grado. Lì trovi anche le Indicazioni nazionali specifiche (https://www.gazzettaufficiale.it/gunewsletter/dettaglio.jsp?service=1&datagu=2010-12-14&task=dettaglio&numgu=291&redaz=010G0232&tmstp=1292405356450), che sostituiscono quelli che erano i programmi ministeriali (che non esistono più).
Non mi sento di darti consigli su persone o testi a cui appoggiarti per lo studio. Certamente il web è una risorsa grandiosa di materiali, video, tutorial, lezioni gratuite in quasi tutti i settori. Potresti provare a cominciare da qui: https://www.laifitalia.it/materiale-didattico/.
Buon percorso!
Francesca
Buongiorno mia figlia ha fatto il primo anno di scuola media homeshooling, adesso darà l’esame di idonieta’ per passare al secondo anno. Ho fatto richiesta per iscriverla in una e piu’ scuole statali ma mi hanno dato tutte risposte negative (es. non c’è posto) Io non potevo fare richiesta prima xchè deve sostenere l’esame. Io chiedo come posso iscrivere mia figlia in una scuola statale? Grazie in anticipo.
Nunzia
Buongiorno Francesca,
Mi spiace molto questa chiusura delle scuole pubbliche! Spero che i vari dirigenti abbiano dato risposte scritte, argomentando il proprio rifiuto.
Se invece dovessero aver dato risposte soltanto verbali, io chiederei per iscritto e li inviterei a mettere il loro diniego nero su bianco.
Il problema dell’esubero di iscrizioni esiste e può indurre effettivamente la scuola a rifiutare degli alunni, anche se da qualche anno si assiste piuttosto ad una diminuzione di iscritti, conseguente al calo demografico. Perciò mi pare strano che non ci sia più posto su tutto il territorio.
Nel caso in cui, effettivamente, risultasse che le scuole del territorio negano l’iscrizione, mi rivolgerei all’Ufficio scolastico Provinciale (sempre scrivendo una pec o una raccomandata con ricevuta di ritorno) e chiederei il loro intervento.
La scuola è un servizio che deve essere garantito a tutti, indipendentemente dai percorsi precedenti. Ciò è sancito dalla Costituzione e ribadito dalle norme successive.
Un caro saluto.
Barbara
Salve sono una mamma di un bimbo di 9anni dopo numerose scuole cambiate ad oggi ho deciso di intraprendere la soluzione della.istruzione parentale mio figlio ha un disturbo dello spettro autistico noi siamo fuori sede quindi come dovrei fare per il ritiro. Grazie
Giulia
buongiorno,
ho iscritto mia figlia per a.s 2023-24 in una scuola lontana da casa (sarebbe dovuto partire un bel progetto che invece non partirà), ma abbiamo optato per istruzione parentale.
se ho capito bene dovrò muovermi così:
– ritiro e cancellazione dai registri nella scuola fuori territorio a cui è iscritta
– successiva comunicazione a scuola sul territorio dove abitiamo di inizio percorso i.p.
corretto?
grazie!
Tiziana
buonasera, mia figlia frequenta la seconda media, ma a causa di gravi problemi con un l insegnante abbiamo pensato di ritirarla da scuola e procedere noi all istruzione. come posso procedere?