Claire Potter, autrice di un libro illustrato e interattivo sul cibo, condivide 5 attività legate agli alimenti per far sì che i vostri bambini abbiano un atteggiamento più aperto, curioso e avventuroso nei confronti di gusti e sapori da scoprire.
Noi le abbiamo tradotte per voi dalla rivista The Green Parent, fateci sapere se le provate!
Il momento del pasto: croce o delizia?
Il cibo è uno dei più grandi piaceri della vita e la tavola dovrebbe essere un ritrovo felice e rilassante, attorno a cui la famiglia si riunisce per godersi il pasto in tutta la sua colorata, deliziosa e nutriente gloria.
Eppure, spesso grossi nuvoloni neri incombono sull’ora dei pappa. Pensate a quante battaglie e corruzioni, tormenti, trattative, ricatti, promesse, lacrime e crisi di rabbia per il solo e semplice intento di far seguire ai nostri figli una dieta sana e variegata.
Proviamo a evitare tutto questo divertendoci con il cibo!
Non sto parlando di dire ai nostri bambini che una carota è il naso di un pupazzo di neve o di servire una fetta di melone meticolosamente intagliata a forma di riccio! I bambini si accorgono subito di questi trucchetti e percepiscono la nostra disperazione.
Sto parlando di divertirsi con il cibo in modo genuino, giocoso, senza pressioni, in modo che associno a esso sensazioni positive e piacevoli. Per il bambino questa è anche un’opportunità per “aprirsi” e familiarizzare con cibi che non mangerebbe. Così, la prossima volta che vedrà quell’alimento a tavola, si sentirà molto meno ostile nei suoi confronti e più aperto all’idea di assaggiarlo.
Ma che bontà!
32 carte illustrate con storie, filastrocche, indovinelli e sfide per favorire il momento del pasto e un’alimentazione sana e varia.
5 idee per “giocare” con il cibo
Assaggi
Questo è un gioco divertente ed efficace per presentare ai bambini cibi nuovi e diversi senza spaventarli.
Disponete minuscole quantità di 10 cibi diversi su un tagliere: un cucchiaio di una composta esotica, della mollica di pane, un pezzetto di sedano, un cornflake, un chicco di mais, un po’ di hummus. Va bene qualsiasi cosa abbiate in cucina, ma, mi raccomando, includete degli alimenti che vostro figlio non mangia.
Esaminate con loro tutti i cibi sul tagliere e assicuratevi che ne conosca i nomi. Ora bendatevi e chiedetegli di imboccarvi con ogni cibo, uno alla volta e in ordine sparso, per farveli assaggiare e indovinare cosa sono (sbagliatene qualcuno apposta per rendere il gioco più interessante).
Quanti ne avete indovinati? Chiedete poi a vostro figlio se vorrebbe farsi bendare e provare a indovinare. Se vi sembra entusiasta, perfetto. In caso contrario, non insistete e riprovate dopo qualche settimana.
Ingredienti a sorpresa
Questa è un’ottima attività, specialmente per i bambini più grandi, se avete una famiglia abbastanza numerosa da formare due squadre composte ognuna da un genitore e da quanti figli avete.
Andate al supermercato e, di nascosto dall’altra squadra, scegliete e comprate degli ingredienti a sorpresa. Una volta tornati a casa, date ai bambini avversari la busta della spesa e lasciate che si divertano a scoprire cosa c’è dentro.
La sfida è creare un pasto (o magari anche più portate) con quegli ingredienti da mangiare quel giorno. Dovrete fare a turno: una squadra cucinerà per esempio un fine settimana, l’altra squadra quello successivo.
Decidete in anticipo un budget e non scegliete di proposito ingredienti troppo strani o difficili da cucinare. Va bene però essere un po’ creativi o permettere un jolly, per poter scoprire cibi nuovi e differenti e rendere la sfida più divertente e interessante.
Sia quando fate la spesa, sia quando cucinate, assicuratevi di coinvolgere i vostri figli e di lasciarli liberi, ascoltando davvero le loro idee e assecondandole il più possibile, anche se vi sembrano strane!
Pranzo con i giocattoli
Pic-nic tra orsacchiotti con tovaglietta, piatti e bicchieri potrebbe già suonarvi familiare, ma non dovete per forza usare dei peluches per questa attività.
Se, per esempio, vostro figlio adora la sua collezione di animali selvatici o di dinosauri, potreste giocare a “È ora della pappa” allo zoo o a Dinolandia.
Divertitevi ad allestire insieme la scena, poi stupite vostro figlio con tante piccole porzioni (per evitare sprechi) di cibo vero, in contenitori separati da distribuire ai giocattoli: cubetti di formaggio, qualche pomodorino tagliato a metà, un po’ di cereali, della lattuga sminuzzata. Qualsiasi cosa abbiate a portata di mano, ma in particolare cibi che il vostro bambino non ama mangiare. Lasciate che sia lui a decidere come dare da mangiare ai giocattoli. Se lo condizionate («Non dai un po’ di pomodoro all’orsetto rosa?») o lo giudicate («Perché hai dato tutto il formaggio ai gorilla?»), toglierete all’attività tutto il divertimento e i benefici.
Ricordate: l’obiettivo non è far mangiare a vostro figlio quei cibi (quindi non apparecchiate per lui!), ma creare un’atmosfera giocosa e rilassata intorno a essi, per far sì che il bambino si senta a proprio agio con la forma, la consistenza e l’odore di quegli alimenti. Se poi ne prende un morso, ottimo! Sorridete sotto i baffi e non dite nulla.
Frullato fai da te
È più probabile che i bambini siano disposti a mangiare (o almeno ad assaggiare) qualcosa che si sono preparati da soli e di cui si sentono gli “autori”. Di solito, però, con i bambini si tende a preparare torte e biscotti, anziché quei nutrienti piatti salati che vorremmo far loro mangiare. E poi, lo sappiamo, è molto difficile non supervisionarli troppo in cucina. («Fai finire mamma», «Amore, non si fa così», «Te lo faccio io?»). Questa proposta, al contrario, invoglierà il vostro bambino a mangiare più frutta e verdura dandogli un ruolo di grande responsabilità.
Ditegli che vorreste che preparasse da solo un frullato per tutta la famiglia, quindi disponete e porgetegli gli ingredienti, come se foste l’assistente di uno chef! Scegliete un mix di frutta e verdura che è abituato a mangiare e altre che invece non mangia, poi fatevi da parte! Lasciate che si goda il processo, a modo suo e con i suoi tempi, fino al momento di versare il tutto nei bicchieri. Non importa in che ordine mette gli ingredienti nel frullatore o se lo accende e lo spegne perché gli piace vederlo fermarsi e ripartire, o se sporca un po’.
Più sentirà di avere veramente il controllo sul processo di preparazione, più saranno sicuri gli abbinamenti di frutta e verdura nel frullato. Non reagite se non vuole berlo o se lo assaggia e non gli piace. Ogni tanto riprovate a proporre questa attività e pian piano avrà effetto.
Svezzamento: un affare di famiglia
A mangiare bene si impara da piccoli
Mamma e papà, attraverso scelte consapevoli, hanno l’opportunità di condizionare le abitudini alimentari dei loro figli, abitudini che tendono a persistere da adulti.
Un libro per riflettere (anche) su quello che portiamo in tavola e migliorare il modello nutrizionale di tutta la famiglia.
Colpo di scena a tavola
Infine, di tanto in tanto, per movimentare e ravvivare l’atmosfera durante i pasti, cambiate il modo di servire per sorprendere i commensali.
Potreste mettere una grande coperta sul tavolo per creare una tana e fare un pic-nic lì sotto. Oppure potreste chiamare tutti a cena e poi spegnere improvvisamente le luci e mangiare così al lume di candela.
Potreste anche prendere in prestito delle idee da altri paesi e culture. Comprate un paio di bacchette per bambini (più simili a delle pinze e molto facili da usare) e mangiate intorno a un tavolino basso, seduti per terra su dei cuscini, come si fa spesso in Giappone.
Prendete un vassoio girevole e metteteci sopra diversi condimenti per una patata ripiena o un panino, e lasciate che ognuno si diverta a girarlo per servirsi.
I bambini in queste situazioni sono molto più propensi a prendere del cibo che normalmente non avvicinerebbero mai al loro piatto.
Dalla rivista The Green Parent, articolo di Claire Potter
Traduzione di Elisa Sammarchi