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Come essere più pazienti con i nostri figli (e con noi stessi)?

Quando chiedo ai genitori qual è l’aspetto dell’essere mamma e papà su cui vogliono lavorare di più, di solito la risposta è che vorrebbero essere più pazienti con i loro figli.
Una volta un papà, alla fine di un corso, mi ha detto che le mie proposte Montessori per essere un genitore più rispettoso funzionano davvero bene, quando però non si è troppo impegnati o stanchi!
Verissimo, ecco perché ho preparato una breve lista per chiederci su quale aspetto del nostro essere genitori lavorare di più e quale di questi farà davvero la differenza per essere più pazienti con i nostri bambini.
L’obiettivo è guardare con occhi nuovi, ragionare su più sfere della nostra vita, non solo dirci che dovremmo essere più pazienti.

Riflettere su come essere più pazienti

  • Prendete il comportamento di vostro figlio sul piano personale? Ricordate che stanno passando un momento difficile, non pensate che vogliano dare a voi un momento difficile.
  • Riuscite a stabilire limiti chiari e gentili? Avete regole chiare in casa? Riuscite a fissarle in modo gentile prima di superare il limite?
  • Osservate per comprendere la situazione in maniera oggettiva?
  • Vi prendete il giusto tempo per insegnare a vostro figlio le competenze che deve raggiungere? All’inizio sarà più lunga e ce ne vorrà di più, ma se ne risparmierà a lungo termine, oltre a crescere un bambino indipendente.
  • Usate la vostra casa per risparmiare tempo? Per esempio, quando vostro figlio chiede aiuto per qualcosa, potreste allestire un piccolo spazio in modo che sia autonomo, “aiutarlo a fare da solo”.
  • Vi prendete ogni giorno il tempo per relazionarvi con vostro figlio? O siete spesso assillanti e date istruzioni che lui ignora? Ricordate che senza un legame di connessione si ottiene ben poca collaborazione (anche con gli adulti).
  • Possiamo usare l’umorismo o la musica per alleggerire l’atmosfera?
  • Possiamo usare i principi della pedagogia Montessori per aiutarci? Fare un passo indietro per osservare e permettere al bambino di fare più scoperte da solo? Essere la guida di nostro figlio, anziché il suo capo o il suo servo?
  • Avete dei vostri interessi o cercate la vostra felicità in vostro figlio?
  • State pensando ai vostri bisogni o state mettendo tutti gli altri al primo posto? C’è un modo per soddisfare i bisogni di tutti?
  • Siete fisicamente forti? Mangiate cibo nutriente? Trovare il tempo per fare esercizio fisico e per riposare?
  • Siete costantemente stanchi? Cosa potete fare?
  • Come vi prendete cura di voi? Incontrate i vostri amici, fate un bagno la sera?
  • Nutrite la vostra anima? Fate meditazione? Vi fermate a respirare? Avete un rituale mattutino o serale?
  • Ricevete cure? Da un partner? Da amici? Da un medico, psicologo, osteopata, chiropratico? Un massaggio? O avete una soluzione creativa?
  • Avete bisogno di un po’ di tempo nella natura?
  • Avete troppi impegni? A cosa potete rinunciare?
  • Siete presenti nel qui e ora? Come staccate la spina dal lavoro quando arrivate a casa? Se non lavorate, come fate a fare cose per voi, cose per i bambini e cose per gli altri?
  • Praticate la respirazione diaframmatica (aiuta ad attivare il sistema nervoso parasimpatico per rilassarsi)?
  • Avete un partner? Trovate il tempo per fare cose divertenti insieme?

Come usare questa lista

Scegliere una sola cosa

Anche se vi sembra di voler lavorare su tutto quello che c’è nella lista, di solito c’è una cosa che potreste migliorare più delle altre per iniziare e che renderà tutto più facile o non necessario.
Capite quali ostacoli vi impediscono di fare il cambiamento e rimuoveteli pian piano.
Prendiamo l’essere stanchi. Forse, se foste meno stanchi, tutto il resto sarebbe più facile e avreste più probabilità di essere più pazienti.
Quindi, guardate gli ostacoli. Cosa vi impedisce di essere meno stanchi?

  • Non andare a letto abbastanza presto?
  • Non riuscire a dormire nel fine settimana?
  • Avere un sonno disturbato?
  • Un problema fisico come l’apnea notturna che influisce sulla qualità del tuo sonno?
  • Non fare esercizio fisico?
  • Non riposare quando vostro figlio fa un pisolino?

Diciamo che vi piacerebbe andare a letto prima: cosa vi blocca dal farlo?
Forse avete troppe cose da fare, trovate le ore serali piacevoli perché finalmente è tutto tranquillo, siete persone con un’indole notturna?
Pensate a come rimuovere questi ostacoli: assumete qualcuno che vi aiuti, comprate meno cose, trovate un modo per avere del tempo tranquillo prima che la famiglia si svegli, nascondete il vostro telefono la sera in modo da sfruttare meglio le vostre ore di pace.
Oppure potreste accorgervi che questi tentativi non funzioneranno e provare qualcos’altro che vi renda meno stanco.

Essere creativi

Siate creativi nel rimuovere gli ostacoli perché per ognuno è diverso.
Una volta ho parlato con una mamma e personalmente ero convinta che la soluzione alla sua stanchezza fosse andare a letto prima, ma le chiesi prima cosa pensava potesse funzionare per lei. E lei trovò la sua soluzione nel fermarsi durante il giorno per una tazza di tè a orari regolari, così da avere energia per le ultime ore della sera quando la sua famiglia era sempre al massimo della stanchezza. Geniale.

Praticare per almeno 21 giorni

Concentratevi sull’aspetto che avete scelto da 21 giorni (tempo sufficiente per creare una nuova abitudine) a 66 giorni (tempo necessario per appropriarsi del tutto di un’abitudine).
È difficile stabilire nuove abitudini, quindi magari fate un calendario visivo su cui potete segnarle, o tracciatele sul telefono.

Da non dimenticare: essere pazienti anche con voi stessi

Cercate di essere pazienti anche con voi stessi. Mostratevi un po’ di gentilezza, un po’ di compassione e accudite il vostro bambino interiore.
Io personalmente mi chiedo: cosa mi fa male? Perché mi sento così agitata? È qualcosa su cui devo lavorare? E mi concedo un po’ di pazienza perché queste cose richiedono tempo.
Non saremo mai genitori perfetti. Possiamo fare da modello per chiedere scusa quando sbagliamo. Possiamo ammettere: «Questo è quello che avrei dovuto dire», «Questo è quello che avrei dovuto fare».

Alcune idee per iniziare

Una volta individuato su cosa lavorare, ecco cosa potreste fare.

Se siete stanchi:

  • Andate a letto prima
  • Risolvete qualsiasi disturbo del sonno che influisce sulla qualità della dormita
  • Rimuovete i telefoni dalla camera da letto, usate una sveglia vecchio stile

Se avete aspettative da adulti nei confronti del vostro bambino:

  • Rallentate
  • Ricalibrate le aspettative adeguate all’età
  • Mettetevi nei panni del bambino per capire la sua prospettiva

Se siete in ritardo:

  • Svegliatevi prima del resto della famiglia per prepararvi in pace ed essere disponibili ad aiutare quando serve
  • Evitate di programmare troppo
  • Non dite di sì a cose che non volete fare
  • Pianificate di arrivare 15 minuti prima e prendete un caffè per strada se siete in anticipo

Se pensate che i bambini siano lenti:

  • Preparatevi una tazza di tè, mettete della musica oppure accendete un incenso mentre il bambino si veste, fa il bagno ecc.
  • Contate i grani del rosario come faceva Maria Montessori per impedirsi di intervenire troppo presto
  • Cogliete l’occasione per osservare il comportamento di vostro figlio

Se pensate che i bambini sono inefficienti:

  • Comprendete che non stanno cercando di farvi arrabbiare, ma stanno vivendo il momento presente. Per esempio, un bambino spesso stacca un pezzo di buccia di banana e lo porta nel cestino, poi torna a staccarne un altro pezzo, e poi torna di nuovo al cestino ecc.
  • Non sprecate la vostra energia per spiegare come potrebbero essere più efficienti

Se vi sentite esauriti:

  • Fatevi aiutare a badare ai bambini
  • Fate il bagno tutte le sere
  • Concedetevi delle cose che vi piacciono: una notte da solo, una notte con gli amici, chiamare un amico, mangiare cioccolato, leggere un libro che non riguardi i bambini

Se non vi sentite presenti:

  • Praticate la meditazione e siate più consapevoli
  • Siate grati per ciò che avete già
  • Prendete meno impegni
  • Controllate le vostre scelte: cambiate ciò che si può cambiare e accettate ciò che non si può modificare

Spero che questo articolo vi ispiri a provare qualcosa. Non dovete ottenere risultati perfetti, stiamo solo cercando di rendere le cose più facili per noi stessi e di riportare più gioia nel nostro essere genitori e nelle nostre vite.


Leggi l’articolo originale: Being more patient with our children (and ourselves)

Traduzione di Silvia Saitta
Revisione di Francesca Pamina Ros

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