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cosleeping e allattamento

Ci siamo già espressi a proposito delle nuove raccomandazione dell’Accademia Americana di Pediatria per quanto riguarda il sonno condiviso. Oggi vi proponiamo un articolo tradotto dal blog Raised Good che riassume in maniera efficace perché sconsigliare il cosleeping nei primi mesi di vita potrebbe essere dannoso per la riuscita dell’allattamento (che però la stessa associazione raccomanda).

Nuove linee guida sul sonno dell’AAP

L’Accademia Americana di Pediatria ha appena aggiornato le linee guida sul sonno sicuro, per la prima volta dal 2016. Mentre molte delle raccomandazioni rimangono immutate, ora il messaggio principale sembrerebbe essere: i bambini devono dormire da soli.
L’AAP continua a raccomandare esclusivamente l’allattamento al seno affermando che è associato a un minor rischio di SIDS e che quindi, a meno che non sia possibile fare altrimenti, una madre dovrebbe allattare il suo bambino esclusivamente al seno per almeno i primi 6 mesi; ma allo stesso tempo consiglia di portare nel letto il bambino perché sia allattato e coccolato, per poi riporlo nella culla quando i genitori sono pronti a riaddormentarsi. Quindi propone di far dormire il neonato nella camera dei genitori, ma non nello stesso letto, bensì in una culla o in un lettino vicino a loro.

Non fornire raccomandazioni per un cosleeping sicuro mette a rischio il bambino

Immaginate una neomamma con un bambino di 2 mesi.
È già terrorizzata dai “pericoli” del bedsharing e ha letto le linee guida dell’AAP che tenta di seguire alla perfezione, la suocera le regala una carrozzina e dipinge la stanza del bambino con una vernice atossica, tutti i suoi amici si sono trasformati in esperti del sonno, ma lei vorrebbe solo fare la cosa “giusta”. Vorrebbe tenere il suo bambino al sicuro. Non è questa la responsabilità del genitore?
Inoltre, si è impegnata ad allattare sin da subito e il suo bambino (come tutti i bambini) ha bisogno di essere allattato al seno durante la notte. Così, notte dopo notte, salta giù dal letto, più di un volta, per allattare il suo bambino sul divano. Spesso è talmente stanca da non riuscire a tenere gli occhi aperti. A volte, si addormenta per qualche minuto e si sveglia in preda al panico per controllare che il suo bambino stia bene. Altre volte, è talmente stanca che ha solo bisogno di stendersi e porta il bambino nel suo letto con l’intenzione di riportarlo nella culla, ma accidentalmente si addormenta.
Tutti questi scenari sono rischiosi e non sicuri! Addormentarsi casualmente sul divano con un bambino è estremamente pericoloso. Altrettanto pericoloso è portare un bambino in un letto che non sia adatto.
Questa mamma è esausta, ma sta ancora cercando di fare tutte le cose “giuste”. Comincia a sentirsi ansiosa e spaventata durante le notti. Non riesce a essere la madre che vorrebbe durante il giorno perché è stremata. Tutti le dicono di godersi la maternità, ma la sua gioia è risucchiata dalla stanchezza infinita.
Comincia a sentirsi un fallimento, ma non vuole dormire per controllare il suo bambino. Il suo compagno la supporta, ma inizia a suggerire che qualcosa deve cambiare, non possono andare avanti così.
La dura verità è che allattamento e sonno isolato in una culla sono come l’olio e l’acqua… non si mischiano! L’allattamento al seno e il bedsharing fanno parte di un ecosistema, non possiamo rimuoverne uno senza che l’intero sistema fallisca, senza che un bambino venga messo in pericolo.

Fornire informazioni sicure a tutti i genitori

Tutti i genitori e coloro che si prendono cura dei bambini dovrebbero essere informati su come si rende sicuro un ambiente per il sonno. Perché?
Perché la verità è che a un certo punto della notte la maggior parte dei genitori porta i propri bambini nel lettone, indipendentemente che lo voglia o meno.
Gli studi dimostrano che il 60-70% delle madri che allattano porta i bambini nel letto con loro e il professore James J. McKenna sostiene che almeno il 50% dei genitori condivide il lettone a un certo punto della notte. Un altro studio dimostra che il 44% delle madri che allatta sul divano, su una poltrone reclinabile o una sedia, si addormenta almeno una volta.
In sostanza, molte madri capiscono che condividere il letto sia una soluzione meno rischiosa, al contrario, però, di quelle che sembrano essere le raccomandazioni mediche. A causa di queste raccomandazioni rigorose, spesso il genitore va incontro a diverse situazioni ad alto rischio, come la condivisone del divano, prima di giungere a tale conclusione.
È importante riconoscere che condividere il letto per puro caso è completamente diverso dal condividerlo intenzionalmente perché è improbabile che i genitori abbiano adottato giuste misure per garantire un ambiente sicuro.
Sarah Ockwell-Smith ha condotto un sondaggio su più di 600 genitori: il 46% sostiene di aver mentito al dottore o all’ostetrica sulla condivisione del letto per paura di essere giudicati, come se fosse una cosa “sbagliata”. Ed è così che i genitori si sentono: spaesati come se fossero gli unici a farlo e perciò devono tenerlo segreto.
Il bedsharing può essere pericoloso, soprattutto quando le raccomandazioni per un sonno sicuro non vengono seguite, ma in che modo i neogenitori possono sapere come condividere il letto in sicurezza se nessuno ne parla?
Se sapessimo che la maggior parte dei genitori condivide il letto, non avremmo la responsabilità di fornire informazioni importanti sulla sicurezza, invece di mettere la testa sotto la sabbia e fingere che non lo faranno?
Non tutti i paesi nascondono queste informazioni. Per esempio, in Norvegia, si danno istruzioni ai genitori su come dormire in modo sicuro, come in questo disegno:

Quando le informazioni sul sonno sicuro vengono nascoste ai genitori, le famiglie subiscono un enorme disservizio, mentre i bambini vengono potenzialmente messi in pericolo. Dovremmo guardare ai nostri medici per quello che sono, cioè fornitori di servizi, generalmente pagati dalle nostre tasse. Sono al nostro servizio, ma non sono i decisori. Siamo noi a decidere e a comprendere i rischi e i benefici delle nostre scelte individuali.

Dovrei dormire con il mio bambino?

Non posso rispondere a questa domanda perché la verità è che ogni circostanza è singolare.
Proprio come non si dovrebbe dire ai genitori che il bedsharing è categoricamente pericoloso, neanche si potrebbe affermare che è del tutto sicuro. Ci sono fattori di rischio che necessitano essere analizzati su basi individuali.
Quello che posso dire è che, nella mia situazione di madre attenta, non fumatrice, in salute, che ha allattato un bambino sano, che ha scelto intenzionalmente di condividere il letto e che ha creato un ambiente sicuro per dormire, il cosleeping mi ha salvata. Non so come sarei sopravvissuta alle prime settimane e mesi (e anni) di maternità senza questa possibilità. Non sarei mai stata in grado di raggiungere i miei obiettivi con l’allattamento e ho trovato la gioia nascosta nelle ore più improbabili della mattina presto.

Dove trovare altre informazioni sul sonno sicuro

Ecco una lista di alcune delle mie preferite e più fidate ricerche sul sonno dei bambini.


Leggi l’articolo originale: Why Telling Breastfeeding Mothers to Never Bedshare is Dangerous

Traduzione di Ludovica Santoro
Revisione di Francesca Pamina Ros

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