Problemi ad avviare l’allattamento?
Jo Middleton, consulente di allattamento al seno e giornalista freelance, esamina alcuni dei problemi più comuni nei primi giorni di attaccamento e spiega come superarli. Abbiamo tradotto i suoi consigli per aiutarvi ad affrontare questa delicata fase della vita di una neomamma.
Anche il seno cambia
Durante la gravidanza la maggior parte dell’attenzione è inevitabilmente concentrata sulla vostra pancia che cresce. Eppure anche i cambiamenti del seno non dovrebbero essere ignorati perché quello che succede al suo interno per prepararsi a nutrire il bambino è importantissimo. Conoscere quindi come il seno produce il latte e come cambia in gravidanza e dopo il parto può aiutarvi a evitare alcuni dei problemi più comuni e frequenti nell’avvio dell’allattamento.
In gravidanza il seno tende a gonfiarsi perchè il tessuto ghiandolare si moltiplica e il grasso si deposita. È questo periodo di rapida crescita a causare i cambiamenti a lungo termine nella forma: è infatti un falso mito che l’allattamento possa renderlo cadente o più piccolo; in realtà è la gravidanza ad avere il maggior impatto sulla taglia e sulla forma.
Come prepararsi all’allattamento al seno?
Dal punto di vista fisico non c’è molto da fare per prepararsi all’allattamento al seno.
Una cosa molto utile che invece potete organizzare è incontrare altre donne che già allattano e guardarle mentre nutrono il loro bambino. È incredibile quante nuove mamme non abbiano mai visto una donna allattare e, dal momento che questa pratica naturale è ancora troppo spesso un tabù, non mi stupisco quindi che non venga naturale! Se non avete amiche che allattano cercate il gruppo di supporto per l’allattamento al seno più vicino a voi e partecipate ad alcune sessioni. Non solo avrete occasione di osservare l’aspetto pratico dal vivo, ma avrete anche già pronto un gruppo di amiche su cui poter fare affidamento una volta che il bambino sarà nato.
Per quanto riguarda la pianificazione, potreste trovare utile specificare nel piano del parto, se ne avete uno, che al vostro bambino non venga dato alcun tipo di supplemento, ciuccio o tettarella artificiale a meno che non siate voi a darne il consenso. Rimarrete sorprese nel vedere quanto il volenteroso personale ospedaliero possa mostrarsi disponibile e generoso con il latte artificiale!
Studiate in anticipo e partecipate a un corso di allattamento prenatale, se ne avete la possibilità. L’informazione sarà la vostra alleata più preziosa: conoscere i numerosi benefici fisici ed emotivi dell’allattamento al seno per voi e il per il vostro bambino vi aiuterà a mantenervi motivate se il gioco si fa duro.
Subito dopo il parto
I bambini che vengono allattati al seno durante la loro prima ora di vita tendono a essere allattati più facilmente nel lungo periodo rispetto a quelli che vengono fatti aspettare. Con ciò non voglio dire che dobbiate fasciare in fretta il neonato e forzare il capezzolo nella sua bocca; non dovrebbe esserci nessun tipo di stress o panico. Anzi, preparatevi a sperimentare il contatto pelle a pelle con il vostro bambino, una vicinanza importante per molte ragioni, incluso l’effetto positivo che ha sull’allattamento. I bambini che sperimentano almeno un’ora di contatto cutaneo subito dopo il parto hanno temperature, battiti cardiaci e livelli di zuccheri più stabili, è più probabile che si attacchino (e che si attacchino bene) al seno, è meno probabile che piangano ed è più probabile che vengano allattati per più tempo. Tutte le altre procedure non urgenti e di routine dovrebbero essere rimandate per dare spazio a questo momento cruciale.
La prima settimana
I primi giorni dopo il parto sono molto importanti per l’allattamento al seno e rappresentano un’ottima opportunità per voi e il vostro bambino per fare pratica mentre il seno è ancora morbido. Il latte prodotto in questo primo periodo, il colostro, è una sostanza incredibile, piena di anticorpi. Per le poppate di questi giorni dovreste attenervi al modello “poco e spesso”: lo stomaco di un neonato è grande solo quanto una noce e può contenere poco latte per volta. Durante la prima settimana dovreste avere cura di allattare almeno 10-12 volte ogni 24 ore. Fate attenzione ai segnali che indicano che il vostro bambino ha fame, come il rosicchiamento e la suzione delle mani, e portatevi il bambino al seno non appena li vedete. Non aspettate che il bambino inizi a piangere, non farà altro che rendere la poppata più difficile per entrambi.
Poppate frequenti e senza restrizioni dovrebbero minimizzare la congestione che probabilmente proverete quando “arriverà” il vostro latte, di solito tra i due e i cinque giorni dopo il parto. La congestione non è dovuta solo al troppo latte, ma è causata da un massiccio afflusso di sangue e liquido linfatico verso il seno in vista della produzione di latte. Il vostro seno potrebbe essere caldo, gonfio e fastidioso e la pelle potrebbe apparire tesa e lucida. La congestione può rendere difficile l’attacco del bambino dal momento che l’areola può essere soda e il capezzolo completamente piatto, impedendo al bambino di prendere abbastanza seno in bocca. Può quindi essere d’aiuto espellere un po’ di latte prima di ogni poppata, giusto per ammorbidire la zona dell’areola.
Questo tipo di congestione (conosciuta come congestione vascolare) è del tutto normale e dovrebbe risolversi in una settimana o due, se continuate ad allattare regolarmente.
Un dono per tutta la vita
Guida all’allattamento materno
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L’allattamento nelle prime 6 settimane
Una volta che la congestione iniziale si è risolta, dovreste accorgervi di essere, in generale, molto più a vostro agio e l’attacco diventerà più semplice.
Come per la prima settimana, è importante offrire il seno ai primi segnali di fame e allattare frequentemente. La maggior parte dei bambini verrà ancora allattata tra le 8 e le 12 volte al giorno, e potreste notare il delinearsi di abitudini. Tuttavia, è anche normale che la routine della poppata cambi di giorno in giorno, perciò non preoccupatevi se il vostro bambino un giorno sembra più affamato rispetto a un altro.
Un modello comportamentale molto comune per i bambini nei primi mesi di vita è il “cluster feeding”: è un periodo di alcune ore della giornata, spesso alla sera, in cui il bambino sembra voler essere allattato continuamente! È normale (e anche un po’ stancante!) e non significa che non stiate producendo abbastanza latte o che il vostro bambino non sia soddisfatto.
Anche gli sbalzi nella crescita sono comuni durante questa fase e si manifestano quando in certi giorni il bambino vuole poppare più spesso del solito: anche questo comportamento è normale e non significa che non abbiate latte a sufficienza. Ascoltate il vostro bambino e state attente ai segnali che indicano che è affamato, allattandolo tutte le volte che lo richiede, anche con più frequenza rispetto al solito.
Le prime 6 settimane di allattamento al seno possono essere difficili, non posso negarlo, ma ne varrà la pena se continuerete a perseverare. Molti descrivono il traguardo delle 6 settimane come uno spartiacque, rappresenta il punto in cui tutto inizia ad andare al suo posto: la poppata diventa più piacevole e rilassante, i cuscini di supporto non servono più e l’esperienza diventa davvero appagante.
È importante ricordare che non siete sole e che se avete dei problemi con il giusto sostegno potete risolverli. Tanti consulenti specializzati sono pronti ad aiutarvi, qualsiasi sia l’entità della vostra richiesta!
Dalla rivista The Green Parent
Traduzione di Ivana Minuti.
Revisione di Paola Tinto.