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Se i genitori si separano: cosa succede ai figli

Cosa succede ai figli quando i genitori si allontanano? Quali sono i diritti dei bambini nel momento in cui mamma e papà decidono di separarsi? Quali i provvedimenti che verranno presi dal Tribunale competente?
Risponde Gaia de Padua, avvocato familiarista, esperta in diritto della persona e delle relazioni familiari.

I diritti dei figli

In un’area così delicata quale è la crisi familiare, il legislatore ha tenuto prioritariamente conto dell’interesse dei figli affinché la rottura non vada a incidere sul loro rapporto con i genitori. Pertanto, con la consapevolezza che il conflitto familiare è vissuto dai figli (soprattutto minori) nello stesso modo sia che si parli di separazione, sia di divorzio o di cessazione della convivenza, ha unificato la regolamentazione degli effetti della crisi della famiglia nei confronti dei figli (Capo II, art. 337 bis e ss. c.c.).
Il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori; di ricevere cura, educazione, istruzione e assistenza morale da entrambi e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale (art. 337 c.c.). Ciò anche se i genitori sono separati, divorziati o hanno cessato di convivere.
Per realizzare tale finalità, nei procedimenti di separazione, divorzio e in quelli relativi ai figli nati fuori dal matrimonio, il giudice adotta i provvedimenti relativi alla prole tenendo conto esclusivamente dell’interesse morale e materiale di quest’ultima. Inoltre, tiene conto della necessità di salvaguardare una personalità in formazione; pertanto, ogni provvedimento è adottato sulla base del singolo caso concreto. A tal fine, il giudice, prima di emanare un provvedimento che riguardi la prole, è tenuto ad ascoltare il figlio minore che abbia compiuto 12 anni e anche di età inferiore se capace di discernere (art. 337 octies c.c.).

Il principio della “bigenitorialità” e i diritti dei genitori

Si tiene quindi conto della necessità che i figli mantengano un rapporto equilibrato e continuativo con ciascun genitore. Il legislatore assegna alla bigenitorialità una particolare importanza per i figli, tanto da rendere tale principio operante anche nella fase di crisi della relazione familiare, essendo i genitori corresponsabili nella cura della prole.
Il principio di bigenitorialità viene inteso dalla giurisprudenza di legittimità quale «presenza comune dei genitori nella vita del figlio, idonea a garantirgli una stabile consuetudine di vita e salde relazioni affettive con entrambi». Il suddetto principio non comporta automaticamente la previsione di tempi di permanenza paritetici del figlio presso ciascun genitore, ma si traduce nel diritto della mamma e del papà a essere presenti in maniera significativa nella vita del bambino nel reciproco interesse. L’esercizio di tale diritto deve essere armonizzato in concreto con le complessive esigenze di vita sia del figlio, sia del genitore.

La clausola rebus sic stantibus

È importante precisare che ogni provvedimento concernente l’affidamento dei figli, l’attribuzione dell’esercizio della responsabilità genitoriale su di essi, la misura e le modalità del contributo al loro mantenimento è adottato rebus sic stantibus, cioè in considerazione delle circostanze del momento. Può essere, pertanto, sempre adeguato alle effettive condizioni nonché alle esigenze affettive, morali e materiali che emergono con la graduale crescita dei figli. Quindi, i genitori hanno diritto di chiedere in ogni momento la revisione delle decisioni concordate tra loro o stabilite dal giudice.
Infine, i Tribunali sono molto favorevoli ad accogliere gli accordi raggiunti tra i genitori che possono sempre contare sull’autonomia reciproca nel regolamentare i rapporti personali ed economici nei confronti dei figli, entro certi limiti ovviamente.

Per approfondire, oltre a rivolgervi al vostro avvocato di fiducia per qualche informazione in più a riguardo, vi consigliamo la lettura di questi articoli:


di Gaia de Padua
Avvocato familiarista, esperta in diritto della persona e delle relazioni familiari, professionista collaborativo AIADC, cura il profilo e la rubrica @dirittoalcuore di cui è creatrice e fondatrice.

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