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5 trucchi per insegnare i colori

A partire dall’anno di età, i bambini iniziano a capire e riconoscere l’esistenza di colori diversi. Non sanno ancora distinguerli o dare loro un nome, ma dimostrano di preferire alcuni colori ad altri. In genere i bambini iniziano a imparare l’abbinamento nome-colore intorno ai due anni e mezzo, ma prima di essere in grado di identificarli correttamente devono prendere consapevolezza del concetto di colore. Ecco come aiutarli nel loro sviluppo cognitivo: abbiamo tradotto per voi un articolo dal sito The Green Parent con 5 trucchi per insegnare i colori al vostro bambino.

Il nome degli oggetti    

Uno studio dell’università di Stanford ha scoperto che per insegnare i colori ai bambini piccoli in modo efficace è sufficiente una piccola modifica nel modo in cui si descrivono gli oggetti. I genitori tendono a parlare dei colori con frasi come «com’è rossa quella mela»: lo studio ha scoperto che invertire l’ordine delle parole («la mela è rossa») comporta una notevole differenza nella capacità del bambino di riconoscere i colori. I bambini piccoli elaborano il linguaggio in maniera sequenziale, quindi percepiscono le parole che sentono per prime come più importanti: se sentono prima il nome dell’oggetto, capiranno che ciò che viene dopo lo descrive. Quando giocate o parlate con vostro figlio, concentratevi prima sul dare un nome agli oggetti, e poi sui colori.

Il nome dei colori

Molti bambini imparano i nomi dei colori a partire dai 19-24 mesi, e a due anni sanno riconoscere quelli primari (ma a volte anche gli altri). Fare il bucato con il vostro bambino è un’ottima opportunità per coltivare la sua neonata capacità di dare un nome ai colori: mentre piegate i vestiti, nominate il colore di ogni capo e provate a dire a vostro figlio: «Questa calza è rossa. Riesci a trovare un’altra calza rossa come questa?».

I giochi sensoriali

Aggiungere i colori alle attività sensoriali mantiene alto l’interesse del bambino e lo aiuta a rimanere concentrato. Più i sensi di vostro figlio sono coinvolti, più saranno forti le connessioni neurali nel suo cervello. Provate a combinare le abilità motorie di precisione e l’abbinamento dei colori con una scatola sensoriale: riempitela d’acqua e aggiungete piccoli oggetti galleggianti di colori diversi (blocchi o uova di plastica, formine di gommapiuma, fiori e foglie…). Date al bambino un cucchiaio di metallo o di legno e alcune tazze degli stessi colori degli oggetti nella scatola. Mostrategli come prendere con il cucchiaio gli oggetti dalla scatola e metterli nella tazza corrispondente.

La caccia ai colori

Tagliate dei pezzi di carta di colori diversi e mischiateli in una ciotola o in un barattolo. A occhi chiusi, estraete a turno un pezzo di carta: dovrete trovare un oggetto dello stesso colore. Andate a caccia per tutta la casa e confrontate i vostri bottini!

Colorate insieme!

Vostro figlio potrebbe stancarsi di disegnare, o potrebbe non aver voglia di colorare. In questo caso è importante concentrarsi sul percorso, non sul risultato, e potrebbero essere necessari molti tentativi prima che le vostre proposte vengano prese in considerazione. Potete mettere qualche matita e dei fogli di carta su un tavolino basso e vedere come si comporta il bambino. Potrebbe, inoltre, accogliere l’attività con più entusiasmo se gli proporreste di disegnare insieme.


Dalla rivista The Green Parent
Traduzione di Paola Tinto

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