Il respectful parenting, o genitorialità rispettosa, è un approccio educativo basato sull’amore e sul rispetto reciproco. Adottarlo fin dalla nascita ha diversi benefici: aiuta a trasmettere valori, credenze e sentimenti in vostro figlio sin dai primi momenti di vita. Ma il vantaggio più importante è il tempo che questo metodo vi metterà a disposizione per imparare, crescere e trasformarvi nel genitore che vorreste essere. Il respectful parenting riguarda infatti anche la crescita personale: i primi mesi di vita del vostro bambino sono molto importanti per prendere familiarità con il linguaggio che vorrete usare in futuro e per dedicare il tempo necessario al suo apprendimento, in modo che diventi parte di voi. Abbiamo tradotto per voi un articolo dalla rivista The Green Parent con alcuni consigli per mettere in pratica la genitorialità rispettosa in ogni ambito dell’educazione del vostro bambino.
L’importanza del linguaggio
Potreste rendervi conto che quando il vostro bambino piange, la vostra reazione istintiva è quella di calmarlo dicendo: «Shhh» oppure «Va tutto bene». A questa età non ci si deve preoccupare del linguaggio in sé: per tranquillizzarli e aiutarli a gestire le loro emozioni è fondamentale e sufficiente la vostra presenza. Ciò che importa è che si sentano al sicuro, supportati e amati.
Nel futuro, quando il loro vocabolario inizierà a svilupparsi, il linguaggio sarà invece molto importante. Potreste usare questo periodo per re-impararlo e trovare alternative come: «Sono qui», «Capisco», «Piangere fa bene». Il tono che userete e il supporto fisico che offrirete resteranno molto probabilmente gli stessi, ma creerete nuove risposte automatiche lasciandovi alle spalle i messaggi negativi imparati dalla vostra educazione.
La rivoluzione della tenerezza
Crescere i figli con una guida gentile
Scegliere la via della gentilezza per accompagnare i bambini a diventare individui integri e capaci di empatia, attraverso la presenza affettuosa, l’ascolto dei loro sentimenti e bisogni, il dialogo.
Il senso del limite
Potete sfruttare i primi mesi di vita dei vostri bambini per iniziare a installare dei confini fisici sani e dare loro qualche lezione riguardo al consenso. Parlate con i vostri bambini, dite loro cosa state per fare, chiedete loro il permesso. Potrebbe suonare sciocco, ma state costruendo le basi per una sana consapevolezza del loro corpo. È importante che i vostri figli sappiano che i loro corpi gli appartengono, e che i limiti che impongono verranno rispettati. Quando cambiavo il pannolino a mia figlia, ero sempre solita dirle: «Hai fatto la popò, ora ti cambierò il pannolino così sarai tutta pulita!», e le parlavo durante il processo. Oh, e non abbiate paura a usare un linguaggio accurato riferendovi alla vulva o al pene. Normalizzate questo vocabolario mostrando loro che non c’è nessun imbarazzo dietro a questi termini, e assicuratevi che conoscano le corrette terminologie anatomiche, in quanto questo porterà grandi vantaggi in futuro. Ricordate che in questo periodo state imparando qualcosa anche voi: usare questo linguaggio ora vi aiuterà a usarlo con naturalezza e senza imbarazzo quando i vostri figli cresceranno.
Riconoscere i segnali della fame
Che si parli di allattamento naturale o allattamento artificiale, seguite i segnali di fame dei vostri figli. Nutriteli quando vi viene chiesto e sappiate che se vi chiedono il latte è perché davvero ne hanno bisogno. Pensate alle vostre stesse abitudini alimentari: ogni giorno è diverso. Vi viene sete o fame quando il vostro corpo ne sente la necessità, non in base a un programma rigido. C’è anche un altro aspetto importante da considerare: il conforto derivante dall’essere nutriti, soprattutto attraverso l’allattamento, che non bisognerebbe prendere sotto gamba.
Le poppate a grappolo sono normali. Nei primi giorni e settimane, in modo particolare, potrebbe sembrare che non smettano mai di mangiare. Accettatelo e chiedete aiuto alla vostra rete sociale: può essere difficile e travolgente, ma diventerà più facile col tempo.
Una volta arrivato il momento di passare agli alimenti solidi, provate il baby-led weaning (svezzamento guidato dal bambino). Lasciate che i vostri figli scelgano cosa finirà nella loro bocca e lasciate che sperimentino con nuovi cibi. I bambini amano l’indipendenza e avere il controllo di ciò che fanno. Sì, potrebbe essere un po’ confusionario, ma alla fine ne varrà la pena. Potete usare il processo di svezzamento per instillare il rispetto per i loro corpi e i loro bisogni e perchè imparino a fidarsi di ciò che il loro corpo gli dice. Quanti della nostra generazione si sono sentiti dire di dover finire tutto ciò che avevano nel piatto per poter mangiare il dolce a fine pasto? E quanti di noi si sono sforzati, mangiando troppo e sentendosi male dopo? A causa dell’educazione ricevuta sui valori attribuiti al cibo, molte persone non sanno ascoltare i messaggi del proprio corpo per quanto riguarda l’alimentazione. Ma fidatevi: i vostri figli conoscono il loro corpo e sanno dirvi quando sono affamati. Il vostro compito è quello di offrigli del cibo, sta a loro accettare di mangiarlo o meno. Mentre vostro figlio cresce, cercate di non attribuire valori aggiuntivi ai dolci e non usateli come premio per aver mangiato più alimenti salati.
Dormire insieme per notti migliori
Ci sono tantissime cose da dire riguardo al sonno. È biologicamente normale che il vostro bambino si svegli di frequente, è un fattore che riduce il rischio di SIDS, ed è normale che abbiano bisogno del vostro aiuto e sostegno per addormentarsi. Offrite loro questo sostegno senza sensi di colpa o preoccupazioni riguardo la possibilità di star commettendo un errore (non è così). Non esistono cattive abitudini. È normale che vostro figlio voglia addormentarsi su di voi e da nessun’altra parte. Dormire a contatto non solo va bene, ma può essere addirittura meraviglioso. Mettetevi comodi sul divano, scegliete un bel podcast e godetevi le coccole con il vostro bambino. I bambini non sono fatti per dormire da soli la notte, in termini evolutivi. Alcuni bambini lo fanno, ma nel caso in cui non dovessero, sappiate che avete delle alternative.
Cercate online Safe Sleep 7, James McKenna e BASIS-Baby sleep. Una volta che si sa dove guardare, è possibile trovare una grande quantità di informazioni che aiutano a capire come condividere il letto in modo sicuro e a dormire di più.
Di notte con tuo figlio
La condivisione del sonno in famiglia
L’antropologo James J. McKenna descrive i vantaggi del sonno condiviso, riportando le più recenti evidenze scientifiche che ne evidenziato i potenziali benefici.
Questi mesi sono il momento perfetto per imparare come crescere il vostro bambino in modo rispettoso. Usateli per riflettere su voi stessi, lavorare sulle vostre stesse provocazioni, fare pratica con il linguaggio e con i principi che volete insegnargli. C’è una domanda che potete porvi e che funziona quasi per tutto: «Il mio approccio verso il mio bambino è rispettoso? E lo riconosce come una persona completa?»
Tenetela sempre a mente e, quando commettete errori, perdonate voi stessi e imparate a riconoscere il valore delle scuse sincere. Si tratta di un viaggio, e nessuno di noi riesce a fare sempre la scelta giusta.
Dalla rivista The Green Parent
Traduzione di Bianca Ricci
Revisione di Paola Tinto