La notizia, battuta dall’Ansa qualche giorno fa, titola così:
Tumori: cibi anti-cancro anche da piccoli, progetto Ieo.
E di seguito, nelle prime righe leggiamo:
“La salute passa dal cibo, persino dai primissimi anni di vita. L’Istituto Europeo di oncologia di Umberto Veronesi si è appena alleato con Heinz, proprietaria del marchio Plasmon, per progettare alimenti e molecole funzionali capaci di stimolare le difese immunitarie dei bambini, con lo scopo di ridurre il rischio di malattie immunitarie come allergie, patologie infiammatorie, morbo celiaco e alcuni tumori.”
Servono davvero marchi e alleanze per progettare alimenti che stimolino le difese immunitarie dei bambini? Gli alimenti “si progettano”??
Non è forse più opportuno e salutare, al posto di sostenere società che fanno branding e che poi pagano pure delle multe per le loro scorrette pratiche comunicative, sostenere davvero le famiglie nell’educazione alimentare propria e dei propri figli?
Si può fare business anche in modo differente, impegnandosi realmente per la salute dei bambini, che sono gli unici a pagare il prezzo di un’alimentazione industriale che parte dall’allattamento artificiale e passa per uno svezzamento fatto di prodotti in scatola.
Forse tante intolleranze e allergie sono determinate da troppi prodotti industriali di cui siamo circondati, dal cibo, ai saponi, ai prodotti per pulizia.
La natura ci offre molto: noi preferiamo riscoprire un modo più vicino ad essa di nutrire i nostri figli, di prevenire le malattie, di alimentare noi stessi, con i ritmi e i tempi che la natura ha pensato per noi, senza forzature.
La “nuova generazione di alimenti per l’infanzia” interessa solo a chi ci deve guadagnare.
Con immenso rispetto per la medicina e per chi opera seriamente nel campo medico sanitario e alimentare.
Gloria
Adesso sulle confezioni di alimenti destinati ai bambini troveremo anche la scritta: “antitumore”? (con tutto il doveroso e sacrosanto rispetto per chi giornalmente si scontra con questa malattia).
Questa cosa mi suona preoccupante… Oltre al giustissimo appunto che fate sull’educazione delle famiglie ad una sana alimentazione, cosa che stra-condivido, il messaggio che passa dalla nascita di questa nuova generazione di alimenti (?) è che tanto vale gettare la spugna visto che siamo messi male, ma così male che non ci rimane altro che prendere medicine preventive per prevenire malattie che sono evidentemente di causa ambientale. Questo perché modificare ciò che ci circonda e “ci ammala” non si riesce più… quindi tanto vale continuare a farci male producendo cose che ci salvano dal male che ci facciamo… Oddio, non so voi… ma a me è venuto il mal di testa a forza di mordermi la coda! 🙂
bbiamo gettato la spugna e non conviene più intervenire sulle
Antonella
Umerto Veronesi è per me sempre meno credibile ‘e questo da quando ha parlato di sostegno al nucleare.Non mi sorprende quest’ultima sua innvenzione!?Mi spiace solo pert tutti quelli che sono ammalati di tumore…è poco rispettoso!???????????????
Amos B
Non serve una nuova generazione di alimenti!
Serve una nuova consapevolezza riguarda gli alimenti
Serve ricominciare a nutrirsi di alimenti e non di veleni
Serve aprire gli occhi, informarsi su cosa contiene il cibo industriale e iniziare a fae scelte consapevoli… La natura ci offre tutto quello di cui abbiamo bisogno per vivere in salute… È l’uomo che lavora i frutti della natura rendendoli morti e pieni di tossine…