– Non prenderlo sempre in braccio, lo vizierai!
– I bambini devono imparare da subito a dormire nel proprio lettino. Il lettone è dei genitori!
– Lo vedi che sta cercando di corromperti? Non farti impietosire dal suo pianto. Sono solo capricci!
– E’ bene addestrare da subito i bambini a essere indipendenti. Altrimenti saranno adulti mammoni. E povera te!
Quanto cinismo, quanta cecità in affermazioni come queste…
Eppure sono le tipiche frasi che alcuni esperti, educatori, genitori, nonni e zii sciorinano convinti che i bambini altro non siano che dei piccoli-grandi manipolatori capricciosi ed accentratori. E che ogni loro richiesta sia – di fatto – un tentativo di corruzione dell’adulto, una potenziale perdita di autorità e libertà del genitore.
Ma davvero un essere tanto piccolo, venuto al mondo per amore, è capace di simili astuzie e raggiri? Davvero un neonato che chiede la vicinanza e il contatto con la mamma è soltanto un bambino capriccioso e viziato?
Da Estivill alle Tate televisive questo è il messaggio che passa: bisogna subito mettere in chiaro chi è a comandare. E a comandare non è di certo il bambino, ma mamma e papà. Che hanno i loro spazi, i loro tempi, ai quali un bimbo – anche solo di pochi mesi – deve imparare ad adeguarsi.
Eppure molti genitori sentono nel cuore, e grazie al proprio istinto, che non è questa la strada giusta…Una mamma sa che se il suo cucciolo piange, lei deve correre da lui, e consolarlo. Una mamma lo sente che il meglio per il suo piccino è l’ascolto e il contatto, specie di notte, quando è tutto buio, e tutti noi sentiamo il bisogno della presenza di una persona fidata, che ci vuol bene.
A dar voce a quelle mamme e quei papà che vedono nel proprio bambino non un dittatore, non un manipolatore, ma un essere bisognoso di amore e pieno di amore incondizionato per loro ci ha pensato la nostra Alessandra Bortolotti, che con il suo bestseller E se poi prende il vizio? fa finalmente il punto sui reali bisogni dei bambini, sfatando antichi e recenti pregiudizi che mettono in difficoltà (e riempono di sensi di colpa) i genitori.
Di che cosa ha davvero bisogno un bambino molto piccolo? Prenderlo in braccio equivale a viziarlo? E’ giusto assecondare il suo bisogno di dormire accanto alla madre, o in sua prossimità? Quanto tempo è consentito allattarlo?
Contatto, latte, sonno condiviso non sono vizi, ma bisogni primari di ogni cucciolo d’uomo. E assecondarli non significa intralciare il suo percorso verso l’indipendenza. Al contrario, tale comportamento segna un buon inizio nella costruzione della fiducia verso il prossimo, se stesso e il mondo!
Per approfondire questi argomenti e trovare la risposta a molti dubbi e domande circa l’educazione – quanto più possibile empatica – dei propri bambini Alessandra Bortolotti sarà a disposizione dei propri lettori, dei genitori e di chiunque volesse intervenire, sabato 28 settembre a Como, ospite dell’Associazione Nascere Bene Vivere meglio.
Alle ore 16, in via Vodice 15, presentazione di E se poi prende il vizio?
Un’occasione preziosa per confrontarsi e ascoltarsi, e per dare finalmente il giusto spazio ai bambini!
Qui di seguito puoi visionare la locandina degli eventi proposti dall’associazione comasca, compreso quello con la nostra autrice.