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L’allattamento, alleato delle prime vacanze con il neonato

Viaggiare con un neonato o un bambino piccolo può essere stressante e molti neogenitori spesso si preoccupano di come gestiranno le prime vacanze e i primi lunghi viaggi.
In questo articolo tradotto dalla rivista The Green Parent, Jo Middleton, autrice e blogger di Slummy single mummy, condivide alcuni dei suoi segreti per vacanze ben riuscite con un neonato e spiega come l’allattamento al seno possa essere un valido alleato negli spostamenti e non solo.

Prima della partenza

Il vantaggio dell’allattamento al seno è che offre una costante per il vostro bambino: poco importa dove andrete, il seno è fonte di comfort familiare e sicura per vostro figlio.
Viaggiare con un bambino allattato al seno è in realtà così semplice e comodo che molte donne decidono consapevolmente di continuare ad allattare se sanno di avere delle vacanze o dei lunghi viaggi in programma. Ci sono però alcune cose che è bene tenere a mente quando si pensa di allattare al seno in viaggio.
Il bello dell’allattamento al seno è che toglie tanta pressione: non c’è bisogno di preoccuparsi della qualità dell’acqua, di come preparerete il biberon o di come porterete tutte le scorte di cui avrete bisogno. Le poppate del vostro bambino saranno sempre prontamente disponibili e non condizionate dal clima, dall’ambiente circostante o da problemi di igiene.
Se state andando in qualche luogo in cui sono necessarie delle vaccinazioni, parlatene con il vostro medico. La maggior parte delle linee guida suggerisce che sono sicuri da fare durante l’allattamento.
Altrimenti, esistono alternative omeopatiche alle vaccinazioni che possono essere assunte in modo sicuro durante l’allattamento, dunque chiedete maggiori informazioni al vostro omeopata.

In viaggio

Prima di partire, pensate a come trasporterete il vostro bambino e come affronterete gli aspetti pratici degli spostamenti. Se non ne siete già in possesso, potrebbe valere la pena pensare di acquistare una fascia. Viaggiare con il bambino in fascia può infatti rendere gli spostamenti in aeroporti, stazioni del treno o luoghi che non conoscete, molto più semplici e sereni.
Potete posizionare il bambino in modo da poterlo allattare quando serve, lasciandovi le mani libere per fare il check-in dei bagagli, occuparvi dei figli più grandi o orientarvi in una città sconosciuta.

Viaggi in aereo

Riuscire ad allattare il vostro bambino durante un volo è molto utile, dal momento che è un bel modo per tenerlo calmo e aiutarlo a dormire. È particolarmente efficace durante il decollo e l’atterraggio perché può aiutare ad alleviare il dolore alle orecchie associato ai cambiamenti di pressione in cabina.
L’allattamento al seno ha gli stessi benefici se scegliete un treno o un autobus per viaggiare. Il treno, oltretutto, è un mezzo di trasporto molto più ecologico (l’autobus ancora di più) e molte destinazioni europee possono essere raggiunte facilmente senza il bisogno di volare.

Produzione di latte

È bene tenere a mente che potreste subire un temporaneo calo nella produzione del latte durante il viaggio. Ciò può essere causato da disidratazione dovuta a lunghi voli, o malessere, e non c’è nulla di cui preoccuparsi. Mantenetevi idratate con molti liquidi, allattate al seno regolarmente e i livelli di latte torneranno presto a valori normali.
Soffrire di un qualche malessere serio mentre siete in viaggio, non dovrebbe rappresentare la fine dell’allattamento al seno: fintanto che continuate a idratarvi per mantenere una buona produzione, dovreste essere in grado di continuare ad allattare come al solito.

Devo dare l’aggiunta?

Per i bambini allattati esclusivamente al seno non è necessaria alcuna aggiunta. Anche in luoghi molto caldi non c’è bisogno di dare bicchieri d’acqua extra perché il latte materno è studiato per soddisfare la sete, oltre che la fame.
Nella stagione calda probabilmente noterete che il vostro bambino adotterà un approccio “poco e spesso” perché avrà bisogno di bere frequentemente. Assicuratevi di bere molto quindi, per evitare la disidratazione.

Testimonianze di altre mamme

Nicky, 30 anni, dice che aver potuto allattare al seno sua figlia in Grecia è stata una manna dal cielo.
«Megan aveva poco meno di 18 mesi quando l’abbiamo portata in Grecia e io ho voluto continuare ad allattarla al seno fino ad allora perché sapevo quanto sarebbe stato utile durante il viaggio. Mentre eravamo lì, siamo passate dalle solite due poppate al giorno a quattro. È stato facile, anche perché c’erano molte donne in topless sulla spiaggia, perciò nessuno mi guardava e Megan ne era entusiasta!».
Lucy, mamma di Ella, 6 anni, e di Josie, 3 anni, ha avuto un’esperienza simile mentre viaggiava in Spagna.
«Non ho svezzato Josie intenzionalmente finché non aveva circa 18 mesi perché dovevamo andare in Spagna per stare con la famiglia. L’allattamento al seno era l’unico modo che conoscevo per assicurarmi di riuscire a farla addormentare e non sarei stata in grado di gestire il volo senza! L’ho allattata durante il decollo e ha dormito per tutto il volo. Perfetto!».


Dalla rivista The Green Parent, articolo di Jo Middleton

Traduzione di Ivana Minuti

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