Il mondo dei nostri figli è dominato dalla tecnologia: tablet, smartphone e computer costituiscono ormai parte integrante della loro vita; compito di noi genitori è quello di “prepararli al futuro” e educarli all’uso delle nuove tecnologie. Ma come?
Un articolo tradotto dalla rivista e blog The Green Parent scritto da Stephanie Green, fondatrice di Waldorf Family e poi Wilded Family, un portale che offre risorse creative e sostenibili per la casa e l’apprendimento, per aiutare i bambini a giocare e a imparare con le mani, il cuore e la mente.
Non solo “freak”
Siamo una famiglia come tante ma, a differenza di altri bambini, i miei figli non posseggono un iPad o un computer e non abbiamo né usiamo la televisione. Non siamo amish, né pazzi. Io sono un’illustratrice e mio marito è un ingegnere, abbiamo frequentato scuole normali, con genitori normali: abbiamo solo scelto di crescere i nostri figli lontani dai dispositivi elettronici.
Avrete già sentito parlare di famiglie come la mia, smidollati a-tecnologici che vagano vestiti con lunghe gonne hippy e che praticano costantemente yoga e probabilmente penserete anche che mangiamo solo lenticchie e che giudichiamo sempre chiunque. In realtà siamo una famiglia ordinaria. Provo a coltivare della verdura nel nostro giardino, ma sono pessima con la sarchiatrice e già a settembre il giardino diventa un disastro ingestibile e finiamo per comprare la verdura da un venditore locale. Vogliamo ciò che ogni genitore desidera: crescere bambini felici e in salute.
Quali benefici?
Le nuove tecnologie vengono usate anche a scuola per invogliare i bambini a imparare la matematica e, in generale, le discipline scientifiche.
Abbiamo però un problema con le conoscenze scientifiche di base: siamo nel pieno della quarta rivoluzione industriale, della corsa alla tecnologia, e non riusciamo a stare al passo con i tempi. Nonostante l’apprendimento online e YouTube siano stati utili durante la pandemia e nonostante abbiano permesso ai docenti di raccogliere molti dati, hanno davvero aiutato i nostri figli a imparare? Hanno davvero aiutato i nostri figli ad approcciarsi alle materie scientifiche? Direi che, stando ai fatti, non è successo nulla di tutto ciò.
La rivoluzione tecnologica, proprio come quella industriale, pretende da noi un pensiero attento e la capacità di compiere scelte difficili: per creare un futuro migliore non vogliamo utenti preconfezionati, privi di immaginazione e capaci solo di scorrere velocemente le dita sullo schermo; abbiamo bisogno di pensatori liberi, radicali e divergenti, capaci di apprendere i linguaggi di programmazione stando al passo con i tempi, in continuo mutamento. Se cresciamo un essere umano affascinato dall’apprendimento, capace di lavorare in gruppo e di assimilare nuove informazioni, allora sarà il suo contributo sarà fondamentale alla futura creazione di una nuova società.
Per esempio, nelle scuole Waldorf insegnano ai ragazzini di 12 anni come costruire un computer. Avendo alimentato la loro immaginazione per tutti gli anni prima, i bambini a quell’età possono usare la tecnologia come uno strumento, possono osservare con i loro occhi i problemi del mondo.
La pedagogia Montessori e le nuove tecnologie
Un’integrazione possibile?
Un’analisi fresca e attuale dell’impatto delle nuove tecnologie (PC, tablet, videogiochi) nell’ambiente scolastico, da una prospettiva montessoriana.
4 idee per giocare (lontani da smartphone e altro)
Spesso ci affidiamo agli schermi perché sono la strada più semplice per risolvere un problema, perché non bisogna pensare a nulla di strutturato: se un bambino si annoia e gli diamo un telefono in mano siamo abbastanza sicuri che sarà impegnato per un po’. Ma siamo davvero certi che sia un bene per il suo sviluppo e la sua crescita?
Ecco perciò 4 suggerimenti per impiegare diversamente il tempo libero e allenare la fantasia, lontano da smartphone e altri dispositivi.
Lavoretti creativi stagionali
Lasciatevi ispirare dal ritmo delle stagioni che cambiano o dalle festività per ideare lavoretti creativi da fare nel tempo libero.
La “scatola per i giorni di pioggia”
È la mia idea preferita (e anche la mia ancora di salvezza quando sono stanca)!
Raccogliete in una scatola qualche materiale adatto a fare del decoupage, un libro nuovo, alcuni kit (come quelli per creare con la carta o un set da cucito). Noi abbiamo aggiunto anche dei giocattoli dal mercatino di beneficenza e qualche timbro. Date a questo magico contenitore il nome di “scatola per i giorni di pioggia” e, quando i bambini sono annoiati o se voi siete stanchi, anziché affidarvi allo schermo dello smartphone, usatela. I bambini possono scoprirne il contenuto trovandovi del sano intrattenimento già studiato e preparato.
Il trucco è non lasciare che abbiano la scatola sempre a disposizione, altrimenti non sarebbe più qualcosa di speciale.
Non interferire
“Giocare” è una parola interessante da definire, no? Per quanto mi riguarda, “imparare” e “giocare” sono sempre stati sinonimi del modo in cui i bambini esplorano e crescono nel mondo. Di conseguenza preparare una torta è un gioco, ma anche un ottimo modo per apprendere qualcosa.
Una delle attività che i miei figli preferiscono è quella di preparare da soli una torta: lascio sul tavolo un libro di cucina e gli ingredienti e loro fanno. Solitamente il risultato è delizioso! Non resto in cucina per evitare di interferire con la loro esplorazione e vi assicuro che finora (e lo facciamo da un po’) è stato un successo! I miei figli pensano anche ai regali di Natale, di compleanno o per varie occasioni preparandoli usando soprattutto lana o feltro.
Anche se crescono, non portate via tutti i giochi (noi abbiamo ancora le costruzioni, nonostante siano usurate), altrimenti quello che resterà loro sarà solo il cellulare. Lasciate che costruiscano la loro tana con il divano e le coperte. È sempre stato importante per me lasciare che i miei figli avessero tutta l’indipendenza necessaria: la più grande è una coraggiosa esploratrice, quindi lasciarle lo spazio di esprimersi è stato fondamentale nella sua crescita.
Non indurre in tentazione
L’ultima raccomandazione è quella di coprire la televisione e nascondere i dispositivi elettronici. Capisco che sembri una sciocchezza, ma se ci pensate mettiamo sempre via anche gli altri giocattoli. Se non nascondiamo la TV o il cellulare, i bambini potrebbero considerarli come dei normali giochi sempre a disposizione.
Provate a tenere i dispositivi elettronici in un unico cassetto dedicato e usate un panno per coprire la televisione quando non la guardate. I bambini capiranno subito che quegli oggetti non verranno usati.
Le tecnologie digitali in famiglia
Nemiche o alleate? Un approccio Montessori
Come risponde il cervello di un bambino alle sollecitazioni di un mondo tecnologico e che cosa possiamo fare per consentire un uso appropriato dei dispositivi tecnologici?
Dalla rivista The Green Parent
Traduzione di Laura Maria Anna Barbuso