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Sei un genitore conformista?

Essere un genitore è uno dei compiti più complicati della vita: le pressioni sociali, le opinioni degli altri e le vostre insicurezze possono portare a scegliere il conformismo, senza affrontare la genitorialità in modo critico e consapevole.

In occasione della Giornata Mondiale dei Genitori, abbiamo tradotto per voi un interessante articolo di Tracy, fondatrice del blog Raised Good, che offre utilissimi spunti su come cercare di essere genitori migliori fidandosi del proprio istinto e seguendo i propri ideali.

Come liberarsi dal paradigma genitoriale tradizionale

Tutti intorno a voi stanno educando i loro figli al sonno. Chiunque vediate è determinato a far dormire il proprio bimbo nella culla o nella sua cameretta. Sentite tutti usare i time out per ottenere il rispetto da parte dei figli. E poi ci siete voi, che andate in direzione opposta sull’autostrada dei genitori, che scegliete il co-sleeping, l’allattamento al seno per quanto tempo ritenete opportuno, la connessione più che la coercizione. Eccovi a scegliere intenzionalmente di allontanarvi dalla massa e di non conformarvi allo stereotipo dell’attuale paradigma genitoriale.

Forse per tutta la tua vita il vostro modus operandi è stato quello di non farvi notare, di non rompere le uova nel paniere, di non agitare le acque, al fine di non causare troppi problemi agli altri: dopotutto, siete cresciuti in una società che premiava il “bravo ragazzo” o la “brava ragazza”.

Eppure, nel momento in cui avete messo al mondo vostro figlio, avete iniziato a sentire dentro di voi un ruggito che non si poteva più ignorare, una voce familiare così forte da indicarvi che la strada del conformismo genitoriale non sarebbe stato ciò di cui vostro figlio avrebbe avuto bisogno da voi, nemmeno lontanamente. Quel ruggito era la voce del vostro io autentico.

Seguire la massa sembra una sicurezza

In Atomic Habits, James Clear afferma: «Il più delle volte preferiamo sbagliare insieme alla massa piuttosto che avere ragione da soli». Con questo intende dire che la maggior parte delle persone passa la vita cercando di integrarsi, di compiacere i propri genitori, di guadagnarsi un posto tra i propri simili, credendo sempre che gli altri ne sappiano di più. Per questo motivo abbassa la propria voce interiore e si adegua a quella della massa. La società premia più per quello che si fa che per quello che si è; perciò, se da un lato conformarsi può dare un senso di sicurezza, dall’altro comporta un prezzo salato: il rischio di perdere progressivamente, pezzo dopo pezzo, il contatto con il proprio io autentico.

Brene Brown dice che conformarsi è l’opposto della vera appartenenza:

Conformarsi significa analizzare una situazione e diventare ciò che bisogna essere per venire accettati. L’appartenenza, invece, non ci chiede di cambiare ciò che siamo, ma di ESSERE ciò che siamo.

Cosa ci dice la scienza sul conformismo sociale?

Negli anni ’50, Solomon Asch eseguì una serie di esperimenti sociali per capire fino a che punto le opinioni di una persona possano essere influenzate dal gruppo. Lo studioso chiese ad alcune persone di prendere parte a un test di percezione. A tutti i partecipanti seduti nella stanza mostrò il segmento di una retta (linea target) e un gruppo di tre segmenti di varia lunghezza (A, B, C). Poi, chiese a ciascuno di scegliere individualmente quale segmento – A, B o C – corrispondesse alla lunghezza del primo.

Ai fini dell’esperimento furono chiamati a partecipare anche alcuni attori, a cui fu chiesto di scegliere all’unanimità il segmento sbagliato. Lo scopo era vedere se i partecipanti avrebbero cambiato le loro risposte per conformarsi al gruppo: quando ciò accadeva, quelli che avevano scelto la risposta corretta apparivano confusi, i loro occhi si dilatavano, sembravano nervosi, ricontrollavano la loro risposta e cercavano di valutare le reazioni degli altri partecipanti.

Dunque, quali furono i risultati?

Quasi il 75% dei partecipanti aveva assecondato il resto del gruppo almeno una volta, cambiando la risposta corretta con una errata. Asch rilevò anche che la conformità era drasticamente diminuita nel momento in cui uno degli attori aveva dato la risposta corretta e gli altri una sbagliata: in questa situazione, solo il 5-10% dei partecipanti si era conformato al resto del gruppo. Questi studi vennero ripetuti più volte con risultati simili, dimostrando che il sostegno sociale è uno strumento importante per combattere il conformismo.

Perché le persone si omologano al gruppo (anche quando hanno ragione)?

Al termine degli esperimenti, ai partecipanti fu chiesto perché si fossero allineati al resto del gruppo. La maggior parte disse che non voleva rischiare di essere derisa, pur sapendo che il resto del gruppo si sbagliava. Altri risposero, invece, di essere convinti che le risposte altrui fossero corrette e che, dunque, loro si fossero sbagliati!

Questi risultati dimostrano che siamo abituati a fidarci di coloro che ci sembrano più sicuri di sé, presumendo che ne sappiano più di noi. Probabilmente abbiamo la convinzione che gli altri siano più intelligenti o meglio informati di noi. Tutto dipende dal fatto che proviamo un senso di sicurezza nei gruppi. Ci conforta il fatto di sentirci riconosciuti dalla maggioranza. Dopotutto, se sbagliamo, almeno sbagliamo tutti!

Conformismo e genitorialità

Nel campo della genitorialità questo effetto è dieci volte maggiore. Molti non hanno mai avuto esperienze nel crescere un bambino e sono genitori in un contesto isolato, lontani dal sostegno sociale che meriterebbero e dalle persone di mentalità affine di cui avrebbero bisogno. E così, consapevolmente o meno, si pongono più in basso nei confronti di coloro che credono ne sappiano più di loro (i genitori, gli amici, i medici, gli “esperti” del sonno o anche perfetti sconosciuti) e si sentono costretti a seguire i loro consigli, piuttosto che ascoltare la voce del proprio istinto. Perché la massa non può sbagliarsi, giusto? Lo si vede in quasi tutti gli aspetti della genitorialità:

  • Homeschooling o scuola pubblica?
  • Pannolini o elimination communication?
  • Allattamento al seno o latte in polvere?
  • Dormire nella culla o co-sleeping?

In tutto il mondo vediamo genitori che si adeguano a ciò che la società si aspetta, senza chiedersi se questo sia ciò di cui loro (o il loro bambino) hanno veramente bisogno. Ma la domanda importante è: se scegliete di fare i genitori partendo da un contesto di sicurezza e di conformità, state davvero facendo le scelte migliori per il vostro bambino?

Staccarsi dalla massa

Ci sono alcune persone che sono felici di seguire la massa, che non mettono mai nulla in discussione, che non si tolgono mai i paraocchi. Tuttavia, in qualità di genitori consapevoli, non potete seguire ciecamente la massa quando si tratta di prendere decisioni importanti per la vostra vita da genitori e per quella dei vostri figli. La dura verità è che o prendete la vostra strada o seguite quella che la cultura ha scelto per voi. Il percorso genitoriale che la cultura occidentale sceglie per voi è quello delle tradizionali tecniche di punizione, dell’educazione al sonno e della separazione. È una scelta relativamente semplice: connessione o distacco? Amore incondizionato o controllo? Compassione o manipolazione?

I vostri figli entrano nelle nostre vite e vi chiedono di essere abbastanza coraggiosi da (ri)scoprire il vostro io autentico; così facendo, voi permettete loro di rimanere fedeli a se stessi. Quindi, per il bene dei vostri figli, dovete avere il coraggio di fare scelte che siano in linea con i vostri valori, dovete trovare il coraggio di essere più anticonformisti, perché nessuno meglio di voi può conoscere i vostri figli, i loro problemi di salute, le loro esigenze e preferenze o le condizioni particolari della vostra famiglia. Spesso i consigli della società e della massa non sono adatti ai vostri figli, al loro temperamento, alla loro natura o al loro sviluppo. Spetta a voi, in quanto genitori, prendere le distanze e trovare la vostra strada attraverso la fitta foresta di consigli sulla genitorialità.

Prima o poi il vostro io autentico sarà troppo difficile da ignorare

E venne il giorno in cui il rischio di rimanere chiusi nel bocciolo fu più doloroso di quello che si correva nello sbocciare.
Anais Nin

Andare contro la massa, fare le cose in maniera diversa dagli amici di una vita o prendere una strada diversa da quella dei propri genitori può mettervi terribilmente a disagio. Tuttavia, allo stesso tempo, guardare vostro figlio negli occhi e capire che è giusto fare il genitore in questo modo diventerà una cosa troppo difficile da ignorare.

Il disagio è il prezzo da pagare per una vita significativa.
Susan David

Io sono al vostro fianco in questo pazzesco e naturale viaggio nel mondo della genitorialità. Andare contro la massa, seguire e fidarmi del mio intuito è qualcosa in cui ormai mi sento di eccellere e, quando sento parlare di mamme che hanno imparato a fare lo stesso, il mio cuore sorride! Vivere una vita autentica, che siate genitori o meno, è un diritto di nascita che dobbiamo rivendicare ed è un dono che dobbiamo trasmettere ai vostri figli.
Voi siete parte di qualcosa, le vostre scelte sono importanti, il vostro posto è là fuori.


Dalla rivista Raised good
Traduzione di Sabrina Di Buono
Revisione di Paola Tinto

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