Un bambino cresciuto senza papà trascorre la sua infanzia solitaria, ma anche ricca di immaginazione, speranza e gioia, domandandosi perché alcuni genitori non si prendono cura dei propri figli. Ancora cinque minuti è una storia che parla di abbandono, che non significa necessariamente mancanza di amore. Il libro di Patricija Peršolja e Polona Lovšin può essere un buon punto di partenza per conversazioni “più difficili” o più serie con i bambini.
Passavo molto tempo in compagnia di me stesso.
In quel periodo ciò che mi mancava di più era mio padre.
Il racconto di “Ancora cinque minuti” esplora il dolore e la solitudine di un bambino che cerca risposte sul comportamento di un genitore che non è presente. Nonostante il vuoto, la storia mette in luce la ricchezza dell’immaginazione e la forza di sperare, anche nei momenti più difficili. Le illustrazioni delicatamente evocative di Polona Lovšin arricchiscono il testo, creando un’atmosfera che dà voce ai sentimenti del protagonista.
L’incontro tra il bambino e le sue emozioni più profonde è raccontato con grande delicatezza. Il libro è un’opera che aiuta i bambini a comprendere tematiche complesse come l’abbandono e la speranza. Offre spunti di riflessione per affrontare il tema della separazione in modo empatico e privo di giudizio.
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