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Babywearing: un aiuto per tutte le età

Il babywearing è una pratica antica e allo stesso tempo moderna che consiste nel portare i bambini in fascia o in un marsupio e che consente sia una maggiore libertà di movimento sia il rafforzamento del legame con i piccoli: il contatto prolungato con il genitore non aiuta soltanto i neonati, ma anche i bambini più grandi. In questo articolo, tradotto dalla rivista The Green Parent, Hannah Thomas spiega perché lo pratica ancora con la sua bimba di 4 anni, dimostrandoci che il babywearing è un valido aiuto a tutte le età.

Un aiuto dopo il parto

Mia figlia di 4 anni, Maggie, è venuta al mondo in modo molto traumatico. Il sano parto naturale in casa che avevamo preparato con tanta cura non è andato come speravamo e non ho potuto tenerla in braccio per i suoi primi tre giorni di vita né ho potuto allattarla per cinque giorni.

In seguito alla nostra separazione traumatica nel reparto di terapia intensiva neonatale, una volta tornate a casa dopo undici giorni di ospedale, ho seguito il mio istinto e ho deciso di tenerla sempre vicina. Volevo dare al suo corpo e al suo spirito la sicurezza e la co-regolazione necessarie per riprendersi, desideravo garantirle il legame di cui entrambe avevamo bisogno per guarire: il babywearing era il modo perfetto per essere sempre vicine.

Siamo fatti per portare

Imparare i benefici della genitorialità basata sull’attaccamento e comprendere che i nostri bambini si aspettano, a livello primordiale, di essere tenuti in braccio (per tutto il tempo!) ha rafforzato il desiderio di allattare al seno, di condividere il letto e di praticare il babywearing: sapevo che portarla in fascia era la cosa migliore che potessi fare per aiutarci a guarire, oltre a rendere molto più facili le cure materne.

Nel suo libro Why Baby Wearing Matters, la dott.ssa Rosie Knowles spiega: “Portare in braccio il proprio bimbo è fondamentale per il suo normale sviluppo fisico, psicologico e neurologico. L’essere umano si è adattato per essere una specie portatrice, fa parte della nostra storia evolutiva”.

Quindi, molti dei benefici che Maggie ha ricevuto dall’essere portata in fascia quando era neonata sono ancora validi ora che ha quattro anni.

Benefici del babywearing

  • Mi aiuta a sentirmi vicino a lei fisicamente ora che non allatto più o se vuole che la coccoli molto spesso.
  • Protegge il suo senso di sicurezza e il suo legame con me.
  • Aiuta a regolare il suo corpo, soprattutto quando non sta bene.
  • La aiuta a essere calma e rilassata quando è agitata e distaccata.
  • Le permette di avere uno spazio dove rifugiarsi quando si sente sopraffatta dal mondo.
  • Le permette di affrontare da una zona di sicurezza le situazioni che la rendono nervosa.
  • Mi permette di stare vicino a lei, mantenendo le mani libere per altri lavori e per prendermi cura della sorellina.
  • Se necessario, la tiene al riparo da ogni pericolo: ad esempio, durante una passeggiata vicino a una strada trafficata o ad acque profonde, posso rilassarmi e godermi il nostro momento insieme.

Riprendere un legame interrotto

Maggie aveva solo due anni quando sono rimasta incinta della sua sorellina. Ho continuato a portarla in fascia sulla mia schiena, sapendo che avrebbe aiutato a mantenere vivo il nostro legame e ad alleggerire le sue preoccupazioni per i cambiamenti in arrivo. Questo metodo è stato particolarmente importante per noi, perché il dolore provato durante la gravidanza aveva interrotto il legame che si era creato con l’allattamento al seno. Ero dispiaciuta per la perdita di quel nostro momento bello e sereno.

Dopo la nascita di Rosalie, ho sentito la tristezza di Maggie perché non potevo più portarla in braccio e ho letto nei suoi occhi che si sentiva sostituita. Sebbene mio marito facesse attenzione a farla sentire ancora “la bambina” portandola nel marsupio, sapevo che non era la stessa cosa. Così, non appena ho superato il quarto trimestre, ho ricominciato a portarla in fascia.

Sono riuscita a perseverare con l’allattamento in tandem fino ai tre anni di Maggie. Quando il nostro percorso di allattamento è giunto al termine (prima di quanto sperassi), ho capito che per noi sarebbe stato davvero molto importante mantenere la vicinanza fisica e il legame creato dal babywearing.

Un’occasione per essere di nuovo “la bambina”

Maggie non ha reagito bene all’arrivo di Rosalie, e io capisco perfettamente l’insicurezza e l’instabilità che può aver provato all’interno della nostra famiglia e nel mondo esterno dopo un cambiamento così importante. Il nostro rapporto è cambiato dopo l’arrivo della sorella: spesso si rifiuta di starmi vicino o di lasciarsi confortare da me, ma una cosa che non respinge mai sono le “coccole in braccio”. Quando vedo e percepisco che si sente fisicamente sopraffatta, spiritualmente agitata, psicologicamente sfinita ed emotivamente disconnessa da me (quando, cioè, si comporta in modo provocatorio e si scontra con sua sorella, cercando di reprimere i suoi sentimenti), so che il babywearing le farà bene: nel momento in cui è sulla mia schiena, sento il suo corpo e la sua energia stabilizzarsi in un modo che raramente si verifica altrimenti.

Un aiuto per tutte le età

Di recente abbiamo acquistato una fascia per il babywearing adatta ai bambini fino ai 7 anni, e sono orgogliosa di dire che continuerò a portarla il più a lungo possibile. È un regalo per i nostri figli che li aiuta nel corpo, nella mente e nell’anima. A volte porto la mia bambina in fascia solo per dieci minuti mentre faccio la lavatrice, o più a lungo mentre andiamo a fare la spesa. Ogni volta che lo faccio, sento immediatamente il suo sollievo: si addolcisce, si rilassa e si accoccola a me. Percepisco che le dà l’occasione per resettarsi emotivamente, fornendo al suo corpo la stretta del grembo materno, il contatto ravvicinato e il movimento ritmico che la fanno sentire al sicuro. Permette anche al mio corpo di aiutare a co-regolare la sua energia: è come se le dessi una rinfrescata, eliminando ciò che non le serve e aumentando ciò di cui ha bisogno.
Nella nostra famiglia, il babywearing non è assolutamente solo per i neonati!


Dalla rivista The Green Parent
Revisione di Paola Tinto

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