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Istinto materno: la scienza lo conferma

Diventare mamma è un avvenimento meraviglioso, ma può essere anche fonte di ansie e preoccupazioni: ma non abbattetevi, listinto materno esiste, e la scienza lo conferma! Abbiamo tradotto per voi un articolo del blog Raised Good in cui Tracy, fondatrice del blog, condivide la sua personale esperienza, citando interessanti studi scientifici che dimostrano come le neomamme siano in grado di compiere piccoli miracoli quotidiani.

Piccoli miracoli quotidiani

Il dolore è insopportabile mentre siedo sul bordo del nostro divano, tremando mentre le lacrime scorrono lungo il mio viso. Non posso farlo ogni due ore, penso. Com’è possibile che sia normale? Ma guardando il mio bambino di cinque giorni mentre lo allatto, mi stupisco di come il mio corpo sia in grado di nutrirlo.
I suoi piccoli occhi azzurri incontrano i miei e ricordo una perla genitoriale che ho letto mentre ero incinta. Il campo visivo di un neonato è tra i 20 e i 40 centimetri, proprio la distanza tra il suo viso e quello della mamma durante l’allattamento. Si pensa che questo particolare campo visivo sia nato grazie all’allattamento al seno. Sapere che non sto solo nutrendo il mio bambino, ma sto anche promuovendo lo sviluppo della sua vista, mi dà conforto e mi aiuta a raccogliere le forze.
In qualità di nuovi genitori siamo sempre tesi a nuovi limiti che non sapevamo esistessero, e poi tesi ancora un po’.
Contemplare questi piccoli miracoli sconosciuti mi ha aiutato a fidarmi del mio istinto e a trovare la forza per affrontare le notti insonni e i lunghi giorni senza riposo. Spero che condividerne alcuni possa aiutare anche voi, indipendentemente da dove vi troviate in questa avventura chiamata genitorialità.

Potete ammetterlo: siete dipendenti dal vostro bambino

È scientificamente dimostrato che l’odore dei neonati dia dipendenza alle neomamme. Uno studio dell’Università di Montreal ha esaminato il cervello di 15 neomamme tramite risonanza magnetica, e ha rivelato che l’odore di un neonato innesca una risposta fisiologica piacevole simile alle voglie di cibo.
Johannes Frasnelli, dell’Università di Montreal, afferma: “I segnali chimici olfattivi — quindi non verbali e non visivi — sono molto intensi nella comunicazione tra madre e figlio. Il legame madre-figlio, che fa parte del sentimento dell’amore materno, è un prodotto dell’evoluzione attraverso la selezione naturale. In questo ambinete tale legame è essenziale per la sopravvivenza del neonato.”
Questo meccanismo offre notevoli vantaggi anche per le madri. “In quei primi mesi i bambini hanno bisogno soltanto di qualcuno che si prenda cura di loro, e pertanto non ci danno molti feedback positivi”, afferma la psicologa della salute materna Diane Sanford, “Pertanto, il fatto che i centri del piacere della mamma vengano attivati aiuta a rendere più gratificante un momento in cui la genitorialità è molto intensa e consumante”.

Le madri sono giuste: né troppo calde, né troppo fredde

Quando tenete il vostro bambino, soprattutto pelle a pelle, la sua temperatura corporea dipende da voi. Il calore del seno di una madre è naturalmente modulato per mantenere il suo bambino alla temperatura perfetta: favorisce un sonno riposante e una saturazione di ossigeno ottimale e, soprattuto, permette al bambino di risparmiare le energie che gli servirebbero per stare al caldo, così da poter reindirizzare calorie preziose in cose più importanti come la crescita.
Quando il bambino viene tenuto al caldo, la temperatura del seno può salire e scendere rapidamente: se il vostro bambino inizia a raffreddarsi, il vostro seno si riscalda di nuovo, fino a 2 gradi Celsius in due minuti. Quindi coccolate il vostro bambino se ha la febbre, e lo rinfrescherete. Tenetelo in braccio per portarlo alla temperatura perfetta quando fuori fa freddo, e dormite con il vostro bambino tenendolo al caldo nelle prime ore del mattino.

Il vostro bambino non deve dormire tutta la notte

È NORMALE che il vostro neonato (o bambino) non dorma tutta la notte. Mi dispiace essere portatrice di cattive notizie, ma sarà così per un po. Se si hanno aspettative realistiche sulla genitorialità notturna, accettare la realtà del sonno infantile diventa più facile e si è portati ad astenersi da pratiche potenzialmente pericolose, come il lasciar piangere il bambino durante la notte.
Tra i motivi per cui i bambini non dormono durante la notte c’è la natura bifasica del sonno di noi esseri umani: sperimentiamo un “primo sonno” (dal tramonto fino a mezzanotte) e un “secondo sonno” (dall’una o dalle due del mattino fino all’alba). Con linvenzione dell’elettricità il nostro ritmo naturale è cambiato, permettendoci di rimanere svegli fino a tardi e portando noi adulti a concentrare il sonno in un tratto di 8 ore.
Col tempo anche i ritmi del sonno del vostro bambino si stabilizzeranno. Fino ad allora, fidatevi del vostro istinto, spegnete le luci e infilatevi nel letto con il vostro bambino alla sera presto, in modo che svegliarsi a mezzanotte non sia così estenuante. E ricordate che il risveglio notturno offre una miriade di benefici per il bambino: protegge dalla sindrome della morte in culla, promuove un’alimentazione e una crescita sane e incoraggia la produzione di latte.

Le mamme hanno i superpoteri

Madri e bambini possono sincronizzare i loro battiti cardiaci in pochi millisecondi semplicemente guardandosi e sorridendosi. I ricercatori della Bar-Ilan University di Israele hanno osservato che laffetto dimostrato dalle madri ha causato effetti fisiologici rilevanti sui loro bambini di tre mesi.
Scrivendo su Infant Behavior and Development, i ricercatori spiegano: “Le madri e i loro bambini di 3 mesi sono stati osservati durante le interazioni faccia a faccia, e la gittata cardiaca di entrambi è stata misurata. L’analisi delle serie temporali ha mostrato che madre e bambino coordinano i ritmi cardiaci entro ritardi inferiori a 1 secondo”. Nonostante il contatto sia il modo migliore per sincronizzarsi, non è sempre possibile. Sapere che il solo guardare i nostri bambini con calore e tenerezza possa calmare le loro emozioni e i loro battiti cardiaci è molto rassicurante.

La voce della mamma incoraggia lo sviluppo del linguaggio

I ricercatori dell’Università di Montreal e del Centro di ricerca dell’Ospedale Universitario Sainte-Justine affermano che la voce di una madre attiva preferenzialmente le parti del cervello responsabili dello sviluppo del linguaggio. Il team di ricerca lo ha scoperto dopo aver eseguito registrazioni sui bambini entro 24 ore dalla nascita.
“Questa ricerca dimostra che il cervello del neonato risponde in maniera forte alla voce della madre e prova che, scientificamente parlando, la voce della madre è speciale per i bambini”, ha detto la ricercatrice Maryse Lassonde. “Abbiamo applicato elettrodi alle teste di 16 bambini mentre dormivano e abbiamo chiesto alla madre di fare il breve suono della vocale ‘A’. Abbiamo poi ripetuto l’esercizio con l’infermiera che ha portato il bambino al laboratorio. Quando la madre parlava, le scansioni mostravano molto chiaramente reazioni nell’emisfero sinistro del cervello, e in particolare nel circuito di elaborazione del linguaggio e delle abilità motorie. Al contrario, quando la sconosciuta parlava, l’emisfero destro del cervello reagiva. L’emisfero destro è associato al riconoscimento vocale.”

Festeggiate la maternità

Indipendentemente dallo stile genitoriale che sceglierete di seguire, la verità inevitabile è che l’incertezza della neogenitorialità ci prosciuga a tutti i livelli. Nessuno può prepararci agli effetti della privazione del sonno, né all’incredibile livello di sacrificio di sé stessi o alle prove che le nostre relazioni personali dovranno affrontare. Ma Madre Natura combatte queste sfide apparentemente insormontabili con il potente incantesimo dell’amore incondizionato. Quando sentiamo di non avere più nulla da dare, ci costringe a scavare più a fondo e ci spinge ad essere i migliori genitori (e persone) possibili.
Ricordo chiaramente di essermi seduta sul divano tre anni fa piangendo per il dolore. Eppure, ironia della sorte, tutto ciò mi fa sorridere, perché mi riporta a un momento della vita in cui l’emozione prevalente era la gioia intensa. Ero eccezionalmente felice come neomamma, nonostante le sfide che questa nuova condizione mi ha lanciato. Riconoscere che i grandi sacrifici della neo genitorialità abbiano sempre avuto un significato più profondo mi ha aiutato ad andare avanti nei momenti peggiori. Spero che questi lati positivi vi aiutino a trovare un po’ di gratitudine nei vostri momenti difficili.


Dalla rivista Raised Good
Traduzione e revisione di Paola Tinto

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