“Il bambino primo patrimonio dell’umanità” àpre una finestra sull’origine della vita del bambino. Una realtà di cui abbiamo ancora scarsa consapevolezza, ma che è urgente scoprire. Gino Soldera, vuole portarla alla luce, per utilizzare le grandi risorse e potenzialità che abbiamo a disposizione, necessarie a dare un senso compiuto alla nostra azione educativa.
I genitori svolgono un ruolo determinante nella formazione e crescita del figlio fin dalla fase del preconcepimento, perché è a partire dal concepimento che inizia lo sviluppo di una relazione intima di natura creativa, come dimostrano i numerosi studi sulla vita prenatale.
L’obiettivo dichiarato è quello di consentire ai genitori di scoprire la bellezza del divenire “veri educatori”, facendo proprio il progetto di vita del figlio attraverso l’accettazione, il rispetto e la valorizzazione, così da creare le premesse per una sua felice attuazione.
In questa cornice le istituzioni sociali, sanitarie e scolastiche, possono svolgere una funzione significativa, diventando le migliori alleate dei genitori e delle famiglie, in modo da garantire una sana formazione e crescita delle nuove generazioni: i cittadini di domani.
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Condividiamo la richiesta dell’ANPEP, l’Associazione Nazionale di Psicologia e di Educazione Prenatale che si occupa di sostenere e diffondere le conoscenze scientifiche nell’ambito della psicologia e dell’educazione prenatale e perinatale e di realizzare iniziative e progetti per l’accompagnamento, il sostegno e l’aiuto alle famiglie nel corso della gravidanza e del primo periodo di vita del bambino. Nel nome del suo presidente, Gino Soldera, l’associazione chiede che il bambino sia dichiarato dall’UNESCO “primo patrimonio dell’umanità”, quale elemento fondamentale per la società e che la sua tutela e valorizzazione, a cura di tutte le nazioni del mondo, debba essere anteposta a qualsiasi altra tutela e valorizzazione di beni materiali e immateriali.
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