Le adolescenti e la consapevolezza della fertilità
È possibile insegnare alle adolescenti come tenere traccia dei loro cicli mestruali?
Come insegnante del programma “Teen FEMM”, ho imparato che non solo è possibile, ma è molto più facile di quanto si pensi. Le adolescenti hanno esigenze completamente diverse rispetto alle coppie che stanno pianificando di avere un figlio con metodi naturali o semplicemente rispetto alle donne adulte interessate a tracciare i loro cicli.
Le ragazze in età puberale vivono non solo un cambiamento ormonale, un momento di crescita fisica e di cambiamento, ma hanno anche preoccupazioni emotive molto diverse da quelle degli adulti. Tutto ciò rende ancora più importante imparare a tracciare i loro cicli con un metodo basato sulla consapevolezza della fertilità (FABM).
Per me è un onore quando riesco ad avvicinarmi alle ragazze in questo processo educativo: i giovani, femmine e maschi, hanno una pessima reputazione in tema di educazione sessuale e invece sono spesso desiderosi di imparare, nonostante si trovino in una posizione scomoda.
Ci sono 3 falsi miti a proposito con cui mi scontro quotidianamente, e sono pronto a sfatarli uno per uno.
Le adolescenti non riescono a tenere traccia del ciclo mestruale perché è troppo difficile farlo
Mentre è vero che una ragazza di 13 anni potrebbe trovare scomodo usare un test ormonale o misurare la temperatura ogni giorno, ci sono altri metodi che potrebbe facilmente padroneggiare.
L’osservazione del muco cervicale, per esempio, è totalmente fattibile anche per le giovanissime e spesso è possibile raccogliere abbastanza informazioni per capire le variazioni ormonali durante i cicli dalla sola annotazione della mucosità.
Sicuramente, un’adolescente ha già notato il muco cervicale in ogni caso, ma con l’aiuto di applicazioni specifiche, la registrazione diventa semplice e diretta. Il modello che consiglio io, “TeenFEMM”, è codificato a colori ed è chiaro. Non mi è mai capitato che una ragazza mi dicesse che non riesce a compilare la tabella perché è troppo difficile.
Vale la pena tenere traccia del proprio ciclo mestruale, perché si impara per esempio che la settimana prima delle mestruazioni potrebbe essere burrascosa. E anche i genitori gioveranno di questa consapevolezza.
Le adolescenti non ne vogliono sapere di ovulazione perché è troppo imbarazzante
Imbarazzante? Forse, occasionalmente. Ma spesso succede quando mi occupo di educazione sessuale in classi miste. Quando mi rivolgo a un gruppo di due o tre ragazze, o anche singolarmente, trovo che queste giovani donne siano più mature persino delle coppie adulte: sono curiose, eccitate e di mentalità aperta.
Possiedono un utero da quando loro stesse erano in un utero, vogliono sapere come funzioni e cosa diamine stia succedendo con le loro emozioni: è un momento cruciale per creare un rapporto positivo con i loro corpi.
Durante questi incontri offro anche approfondimenti sulla salute del seno e spesso mi accorgo che potrebbe essere la prima volta che ne sentono parlare in termini diversi rispetto alla questione delle dimensioni e della desiderabilità.
In base alla mia esperienza, quando i giovani si trovano in un contesto sicuro e non si sentono giudicati, sono più curiosi e meno impacciati a parlare di riproduzione.
Le adolescenti vogliono solo contraccettivi ormonali
La maggior parte delle adolescenti preferisce la pillola anticoncezionale. Magari perché ha visto pubblicità o annunci sui giornali, ha letto messaggi subliminali sui social, nello studio medico o ne ha parlato con altri coetanei.
Ricordo che in terza media ero così invidiosa della mia migliore amica quando tirava fuori la sua confezione di pillole, sembrava qualcosa da grandi. Le giovani spesso non sanno nemmeno cosa faccia la pillola, solo che sembra un importante passaggio verso la femminilità.
Quando parlo alle adolescenti dei contraccettivi reversibili a lunga azione (LARC), come la spirale intrauterina (IUD) , sono generalmente diffidenti e a disagio, ma ho scoperto che quando capiscono cos’è la contraccezione ormonale, come funziona e quali sono le alternative, sono molto più propense a scegliere un metodo basato sulla consapevolezza della fertilità, che permette di accompagnare i processi naturali del loro corpo, non di ostacolarli.
C’è molta pressione sulle ragazze perché prendano la pillola, ma sappiamo che la somministrazione potrebbe avere effetti negativi a lungo termine sulla loro salute. Proponendo invece un metodo basato sulla consapevolezza della fertilità fin da giovani, non solo le si responsabilizza, ma si dà loro l’opportunità di lasciare che i loro ormoni (e i cicli mestruali) si sviluppino. Se provano forti crampi, flussi forti e cicli irregolari, una tabella ben compilata darà loro l’idea di ciò che sta accadendo nella loro maturazione ormonale.
A conti fatti, le giovanissime sono in realtà desiderose di saperne di più su ovulazione, salute ormonale, cicli mestruali e, sì, anche sul muco cervicale! Sono ben disposte e assolutamente in grado di tenerne nota. C’è un’enorme richiesta da parte di giovani donne, ma anche giovani uomini, che vogliono istruirsi e informarsi e io sono grata di prendere parte a questo percorso di crescita.
Risorse per l’educazione alla consapevolezza della fertilità
Programma madre-figlia
Le madri sono in una posizione privilegiata per coinvolgere le loro figlie sul dono della fertilità. Esistono associazioni, come la “Couple to Couple League”, che propongono programmi madre-figlia che permettono di scegliere le risorse più efficaci per comunicare tra generazioni sulla consapevolezza della fertilità.
Teen Star
Teen Star (Sexuality Teaching in the context of Adult Responsibility) è un programma di educazione sessuale realizzato dall’ostetrica e ginecologa Hanna Klaus. Aiuta gli adolescenti e i giovani adulti a venire a patti con la loro sessualità emergente e con la fertilità e li aiuta a prendere decisioni responsabili.
Guiding Star Cycle Show
Il “Cycle Show” è un laboratorio educativo, interattivo, multimediale, di consapevolezza della fertilità per le giovanissime.
FEMM
L’App FEMM aiuta le ragazze a comprendere la loro salute riproduttiva in tutta la sua complessità fisica ed emotiva.
Leggi l’articolo originale: 3 Myths About Teaching Teens About Fertility Awareness
Traduzione di Silvia Saitta
Revisione di Francesca Pamina Ros